tag:blogger.com,1999:blog-91007169506814175762024-03-12T21:20:02.000-07:00Corsi serali"La democrazia è il peggiore dei regimi, fatta eccezione per tutti gli altri che sono stati sperimentati finora." (Winston Churchill)Unknownnoreply@blogger.comBlogger310125tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-90885229484156879982016-12-28T21:42:00.000-08:002017-01-01T17:18:14.306-08:00Parata con uniformi naziste. Giuste sanzioni contro studenti di Taiwan.<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ecco che cosa accade quando gli studenti ignorano la Storia.</span><br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="293" src="https://www.youtube.com/embed/t5NshkHUKXA?rel=0" width="520"></iframe></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-82700163468036590642016-12-27T12:58:00.000-08:002016-12-27T16:58:17.571-08:00Cerchi lavoro ? Potresti andare a fare il "Bounty Hunter" negli Stati Uniti.<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nonostante la tecnologia e il progresso abbiano eliminato molti mestieri del passato, negli Stati Uniti è ancora possibile fare il cacciatore di taglie professionista. In un articolo di qualche tempo fa, l’<em style="margin: 0px; padding: 0px;">Economist </em><a href="http://www.economist.com/news/united-states/21706279-bounty-hunters-are-arguing-about-whether-they-should-be-regulated-delivery-men" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">spiegava</a> in cosa consiste oggi questo mestiere, analizzando anche le diverse posizioni degli addetti ai lavori rispetto alla prospettiva di una maggiore regolamentazione del settore. Ciò che manca, secondo alcuni, è una legge federale che regoli i requisiti minimi e la formazione che ogni aspirante cacciatore di taglie debba possedere prima di svolgere la professione. Infatti, eccetto che in Oregon, Wisconsin, Kentucky e Illinois dove il mestiere è espressamente vietato, ogni stato ha una sua diversa regolamentazione.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il mestiere del “bounty-hunter” – che naturalmente non sono più “bounty killers”, con licenza di consegnare i ricercati “vivi o morti” – ruota intorno all’industria dei <em style="margin: 0px; padding: 0px;">bail bondsmen</em>, cioè i garanti per le cauzioni di chi è stato accusato di un reato e deve essere giudicato. Spesso negli Stati Uniti, quando viene data la notizia di un arresto, si rende nota anche la cifra della cauzione. Nel caso in cui la persona venga liberata in vista del processo, per esempio perché non ritenuta pericolosa, la cauzione funziona come una specie di garanzia che l’accusato si presenti di fronte alla corte: se non lo fa, oltre al motivo per cui è in corso un procedimento a suo carico, gli verrà assegnata una multa pari alla cifra della cauzione, che varia a seconda della gravità del reato.</span></div>
<div class="adv_inread" style="background-color: white; margin: 0px; padding: 0px;">
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<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nei casi in cui il patrimonio dell’accusato sia inferiore alla cifra della cauzione, possono intervenire i <em style="margin: 0px; padding: 0px;">bail bondsmen</em> a garantire per lui e pagare la cauzione. Possono quindi succedere due cose: che l’accusato si presenti di fronte alla corte il giorno dell’udienza oppure no. Nel primo caso, il garante riceverà il 10 per cento del valore della cauzione: e questo è l’incentivo che spinge qualcuno a fare il <em style="margin: 0px; padding: 0px;">bail bondsmen</em>. Se invece l’accusato non si presenta – cosa che accade nel 20 per cento dei casi – il garante sarà tenuto a pagare l’intera cauzione. E qui inizia il lavoro del cacciatore di taglie, che ha il compito di cercare e catturare l’accusato. Il cacciatore può essere assunto dal garante o lavorare come freelance: in ogni caso, a cattura avvenuta, riceverà come pagamento una somma che varia tra il 10 e il 20 per cento del valore della cauzione.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Chi decide di fare il cacciatore di taglie deve avere alcune doti: essere abile nell’autodifesa, nell’investigazione e riuscire a cavarsela in situazioni pericolose. I requisiti specifici però variano molto da stato a stato: in California bisogna avere 18 anni, essere cittadini statunitensi, non avere condanne e completare due corsi (uno da 40 e uno da 20 ore) tenuti rispettivamente dalla polizia e dall’ufficio del lavoro; nell’Idaho è richiesto soltanto di essere residenti nello stato.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Spesso i cacciatori di taglie sono investigatori privati o poliziotti, ma non è necessario avere esperienze di questo genere. Sul sito <a href="http://www.bountyhunteredu.org/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">Bounty Hunter Edu</a> si trovano molte informazioni sulla professione odierna del cacciatore di taglie: dalle norme di ciascuno stato alla descrizione passo passo di ciò che prevede un incarico-tipo. Per esempio, la ricerca inizia solitamente utilizzando database e social network, che servono a determinare gli ultimi luoghi in cui il ricercato è stato e che verranno quindi sorvegliati per giorni o settimane; poi si interrogano i familiari, gli amici e i conoscenti del ricercato per ottenere più informazioni possibili; infine si localizza il ricercato e lo si arresta, senza dimenticare che per la buona riuscita della cattura è sempre necessario l’effetto sorpresa. La carriera da cacciatore di taglie permette di avere molto tempo libero, guadagnare bene e non richiede grandi requisiti iniziali, anche se ovviamente può comportare qualche rischio.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gli stati americani non stanno facendo nulla per avviare una regolamentazione del settore davvero seria. Tra coloro che vorrebbero più regole c’è la National Association of Fugitive Recovery Agents (NAFRA), l’associazione che rappresenta i cacciatori di taglie. Chuck Jordan, il presidente, preme affinché entrino in vigore leggi federali – quindi che valgano per tutti gli Stati Uniti – e regolino la formazione e i requisiti minimi rispetto ai precedenti degli effettivi o aspiranti cacciatori di taglie (per esempio per scartare subito quelli che “potrebbero aver ucciso qualcuno”). Jordan si dice stanco delle pessima immagine della sua professione, che si deve secondo lui all’eccesso di zelo di alcuni agenti: dato che la mancata cattura equivale al mancato pagamento, non è raro che i cacciatori di taglie finiscano sul giornale in seguito a scontri particolarmente violenti con i ricercati.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Altri cacciatori di taglie però sono ostili all’introduzione di regole più stringenti. Al momento, grazie a una sentenza della Corte Suprema del 1873, possono fare tutto ciò che è consentito ai poliziotti: se è noto che un ricercato si trova in un certo edificio, hanno il diritto di sfondare la porta anche senza un mandato. Quello che rafforza la difesa dello status quo è l’efficacia del sistema: secondo una stima della National Association of Bail Enforcement Agents, un’altra associazione ora assorbita dalla NAFRA, circa il 90 per cento dei ricercati viene catturato grazie a loro.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><i><a href="http://www.ilpost.it/2016/12/25/cacciatori-di-taglie/">I cacciatori di taglie esistono ancora</a></i>, "Il Post", 25-12-16.</b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-24683655347552162622016-12-24T16:29:00.000-08:002016-12-27T16:30:02.431-08:00Perché i terroristi si lasciano dietro i documenti d'identità ?<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/12/amri2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/12/amri2.jpg" height="200" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il principale sospettato per l’</span><a href="http://www.ilpost.it/2016/12/21/berlino-ricerche-attentato/" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">attentato di Berlino</a><span style="background-color: white; color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">, compiuto lunedì e rivendicato dallo Stato Islamico (o ISIS), </span><a href="http://www.ilpost.it/2016/12/22/anis-amri-cosa-sappiamo/" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">si chiama Anis Amri</a><span style="background-color: white; color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> ed è un cittadino tunisino di 24 anni. La polizia lo sta cercando perché un suo documento d’identità è stato trovato a bordo del camion usato per investire la folla in un mercatino di Natale nel centro città, attentato nel quale sono state uccise 12 persone. Le autorità tedesche hanno specificato di non avere ancora la sicurezza che Amri sia il responsabile dell’attacco, ma per ora sembra che sia l’unico ricercato. Il ritrovamento del documento ha generato diverse discussioni e ipotesi, anche perché non è la prima volta che un documento di riconoscimento viene trovato su un mezzo usato per compiere un attentato terroristico. Era già successo dopo gli attacchi a Parigi del gennaio e del novembre 2015, e anche dopo quello di Nizza del 14 luglio 2016. Perché i terroristi vogliono far trovare i loro documenti, rendendosi più rapidamente identificabili dalle autorità?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non c’è una risposta certa a questa domanda – se uno vuole restare nel campo dei fatti e del buon senso, e non spostarsi in quello delle teorie complottiste – ma si possono dire alcune cose. Da una parte, lasciare il documento è un gesto comprensibile quanto la successiva rivendicazione: chi ha compiuto l’attacco vuole che si sappia che è stato lui a farlo. Non sembra però che lasciare i documenti sul posto di un attentato sia una richiesta diretta delle organizzazioni terroristiche dietro gli attacchi o che li hanno ispirati, quanto piuttosto il risultato dell’iniziativa personale degli attentatori. Non si può nemmeno identificare questa pratica con un solo gruppo terroristico, visto che è successo sia negli attentati compiuti da al Qaida che in quelli rivendicati dallo Stato Islamico. Sembra quindi essere una specie di “firma” di chi compie gli attacchi: una forma di rivendicazione più personale.</span></div>
<div class="adv_inread" style="background-color: white; margin: 0px; padding: 0px;">
</div>
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<div class="Tweet-brand u-floatRight" style="float: right !important; position: relative; z-index: 1;">
<span class="u-hiddenInNarrowEnv"><a class="FollowButton follow-button profile" data-scribe="component:followbutton" href="https://twitter.com/charliewinter" role="button" style="border-radius: 4px; border: 1px solid rgb(85, 172, 238); display: inline-block; font-weight: 700; line-height: 1; outline: 0px; padding: 5.5px 13px 6.5px 11.5px; text-decoration: none;" title="Segui Charlie Winter su Twitter"><span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="FollowButton-bird" style="display: inline-block; position: relative; top: 1px;"><div aria-label="" class="Icon Icon--twitter " role="presentation" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2072%2072%22%3E%3Cpath%20fill%3D%22none%22%20d%3D%22M0%200h72v72H0z%22%2F%3E%3Cpath%20class%3D%22icon%22%20fill%3D%22%2355acee%22%20d%3D%22M68.812%2015.14c-2.348%201.04-4.87%201.744-7.52%202.06%202.704-1.62%204.78-4.186%205.757-7.243-2.53%201.5-5.33%202.592-8.314%203.176C56.35%2010.59%2052.948%209%2049.182%209c-7.23%200-13.092%205.86-13.092%2013.093%200%201.026.118%202.02.338%202.98C25.543%2024.527%2015.9%2019.318%209.44%2011.396c-1.125%201.936-1.77%204.184-1.77%206.58%200%204.543%202.312%208.552%205.824%2010.9-2.146-.07-4.165-.658-5.93-1.64-.002.056-.002.11-.002.163%200%206.345%204.513%2011.638%2010.504%2012.84-1.1.298-2.256.457-3.45.457-.845%200-1.666-.078-2.464-.23%201.667%205.2%206.5%208.985%2012.23%209.09-4.482%203.51-10.13%205.605-16.26%205.605-1.055%200-2.096-.06-3.122-.184%205.794%203.717%2012.676%205.882%2020.067%205.882%2024.083%200%2037.25-19.95%2037.25-37.25%200-.565-.013-1.133-.038-1.693%202.558-1.847%204.778-4.15%206.532-6.774z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; vertical-align: text-bottom; width: 1.25em;" title="">
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</span> Segui</span></a></span></div>
<div class="TweetAuthor " data-scribe="component:author" style="line-height: 0; margin-top: 2px; max-width: 100%; overflow: hidden !important; text-overflow: ellipsis !important; word-wrap: normal !important;">
<span style="background-color: transparent; color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span class="TweetAuthor-avatar Identity-avatar" style="background-color: transparent; border-radius: 4px; display: inline-block; height: 36px; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; text-align: justify; top: 0px; width: 36px;"><a aria-label="Charlie Winter (nome visualizzato: charliewinter)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/charliewinter" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><img alt="" class="Avatar" data-scribe="element:avatar" data-src-1x="https://pbs.twimg.com/profile_images/652436170232733696/VEku0adA_normal.jpg" data-src-2x="https://pbs.twimg.com/profile_images/652436170232733696/VEku0adA_bigger.jpg" src="https://pbs.twimg.com/profile_images/652436170232733696/VEku0adA_bigger.jpg" style="border: 0px; max-height: 100%; max-width: 100%;" /></a></span><span class="TweetAuthor-name Identity-name customisable-highlight" data-scribe="element:name" style="font-weight: 700;" title="Charlie Winter"><div style="text-align: justify;">
<a aria-label="Charlie Winter (nome visualizzato: charliewinter)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/charliewinter" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="TweetAuthor-name Identity-name customisable-highlight" data-scribe="element:name" title="Charlie Winter">Charlie Winter</span> <span class="TweetAuthor-screenName Identity-screenName" data-scribe="element:screen_name" dir="ltr" title="@charliewinter">@charliewinter</span></span></a></div>
</span></span></div>
</div>
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<div class="Tweet-text e-entry-title" dir="ltr" lang="en" style="border: none; cursor: text; direction: ltr; list-style: none; padding: 0px;">
</div>
<div style="text-align: justify; white-space: initial;">
<span style="background-color: initial; color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; white-space: initial;">Why would a jihadist who expressly rejects all notions of modern citizenship take his passport on a suicide mission?</span><span style="background-color: initial; color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; white-space: initial;"> </span></div>
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="white-space: initial;"><div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: initial; white-space: initial;">So it gets found.</span></div>
</span></span><br />
<div class="Tweet-metadata dateline" style="margin-top: 3.2px; text-align: justify; white-space: initial;">
<a class="u-linkBlend u-url customisable-highlight long-permalink" data-datetime="2015-11-15T08:26:05+0000" data-scribe="element:full_timestamp" href="https://twitter.com/charliewinter/status/665807972161863680" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">09:26 - 15 Nov 2015</span></a></div>
<ul aria-label="Azioni del Tweet" class="Tweet-actions" data-scribe="component:actions" role="menu" style="border: none; list-style: none; margin: 8.4px 0px 0px; padding: 0px; white-space: initial;"><span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
<li class="Tweet-action" style="display: inline-block;"><a class="TweetAction TweetAction--reply web-intent" data-scribe="element:reply" href="https://twitter.com/intent/tweet?in_reply_to=665807972161863680" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><div aria-label="Risposta" class="Icon Icon--reply TweetAction-icon" role="img" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2062%2072%22%3E%3Cpath%20class%3D%22icon%22%20fill%3D%22%23697882%22%20d%3D%22M41%2031h-9V19c0-1.14-.647-2.183-1.668-2.688-1.022-.507-2.243-.39-3.15.302l-21%2016C5.438%2033.18%205%2034.064%205%2035s.437%201.82%201.182%202.387l21%2016c.533.405%201.174.613%201.82.613.453%200%20.908-.103%201.33-.312C31.354%2053.183%2032%2052.14%2032%2051V39h9c5.514%200%2010%204.486%2010%2010%200%202.21%201.79%204%204%204s4-1.79%204-4c0-9.925-8.075-18-18-18z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; transform: scaleX(1); vertical-align: text-bottom; width: 1.07639em;" title="Risposta">
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</div>
</a></li>
<li class="Tweet-action" style="display: inline-block; margin-left: 14px;"><a class="TweetAction TweetAction--retweet web-intent" data-scribe="element:retweet" href="https://twitter.com/intent/retweet?tweet_id=665807972161863680" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><div aria-label="Retweet" class="Icon Icon--retweet TweetAction-icon" role="img" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2074%2072%22%3E%3Cpath%20class%3D%22icon%22%20fill%3D%22%23697882%22%20d%3D%22M70.676%2036.644C70.166%2035.636%2069.13%2035%2068%2035h-7V19c0-2.21-1.79-4-4-4H34c-2.21%200-4%201.79-4%204s1.79%204%204%204h18c.552%200%20.998.446%201%20.998V35h-7c-1.13%200-2.165.636-2.676%201.644-.51%201.01-.412%202.22.257%203.13l11%2015C55.148%2055.545%2056.046%2056%2057%2056s1.855-.455%202.42-1.226l11-15c.668-.912.767-2.122.256-3.13zM40%2048H22c-.54%200-.97-.427-.992-.96L21%2036h7c1.13%200%202.166-.636%202.677-1.644.51-1.01.412-2.22-.257-3.13l-11-15C18.854%2015.455%2017.956%2015%2017%2015s-1.854.455-2.42%201.226l-11%2015c-.667.912-.767%202.122-.255%203.13C3.835%2035.365%204.87%2036%206%2036h7l.012%2016.003c.002%202.208%201.792%203.997%204%203.997h22.99c2.208%200%204-1.79%204-4s-1.792-4-4-4z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; transform: scaleX(1); vertical-align: text-bottom; width: 1.28472em;" title="Retweet">
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<span aria-hidden="true" class="TweetAction-stat" data-scribe="element:retweet_count" style="display: inline-block; vertical-align: text-bottom;">730</span><span class="u-hiddenVisually" style="border: 0px !important; clip: rect(1px 1px 1px 1px) !important; height: 1px !important; overflow: hidden !important; padding: 0px !important; position: absolute !important; text-align: justify; width: 1px !important;">730 Retweet</span></a></li>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: initial; white-space: initial;"> </span>
<li class="Tweet-action" style="background-color: initial; display: inline-block; margin-left: 14px; white-space: initial;"><a class="TweetAction TweetAction--heart web-intent" data-scribe="element:heart" href="https://twitter.com/intent/like?tweet_id=665807972161863680" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><div aria-label="Mi Piace" class="Icon Icon--heart TweetAction-icon" role="img" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2054%2072%22%3E%3Cpath%20class%3D%22icon%22%20fill%3D%22%23697882%22%20d%3D%22M38.723%2012c-7.187%200-11.16%207.306-11.723%208.13-.563-.824-4.496-8.13-11.723-8.13C8.79%2012%203.533%2018.163%203.533%2024.647%203.533%2039.964%2021.89%2055.907%2027%2056c5.11-.093%2023.467-16.036%2023.467-31.353C50.467%2018.163%2045.21%2012%2038.723%2012z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; vertical-align: text-bottom; width: 0.9375em;" title="Mi Piace">
</div>
<span aria-hidden="true" class="TweetAction-stat" data-scribe="element:heart_count" style="display: inline-block; vertical-align: text-bottom;">507</span></a></li>
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<li class="Tweet-action" style="display: inline-block; margin-left: 14px;"><a class="TweetAction TweetAction--heart web-intent" data-scribe="element:heart" href="https://twitter.com/intent/like?tweet_id=665807972161863680" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><span class="u-hiddenVisually" style="border: 0px !important; clip: rect(1px 1px 1px 1px) !important; height: 1px !important; overflow: hidden !important; padding: 0px !important; position: absolute !important; text-align: justify; width: 1px !important;">507 Mi piace</span></a></li>
</span></ul>
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</blockquote>
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<div class="resize-sensor" style="bottom: 0px; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; right: 0px; top: 0px; visibility: hidden; white-space: initial; z-index: -1;">
<div class="resize-sensor-expand" style="bottom: 0px; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; right: 0px; top: 0px; visibility: hidden; z-index: -1;">
<div style="height: 259px; left: 0px; position: absolute; top: 0px; transition: 0s; width: 459px;">
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<div class="resize-sensor-shrink" style="bottom: 0px; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; right: 0px; top: 0px; visibility: hidden; z-index: -1;">
<div style="height: 498.375px; left: 0px; position: absolute; top: 0px; transition: 0s; width: 898.667px;">
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</twitterwidget><div style="line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
</div>
</div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dopo l’<a href="https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=charlie+hebdo+ilpost" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">attacco alla redazione di <em style="margin: 0px; padding: 0px;">Charlie Hebdo</em></a> del 7 gennaio 2015, rivendicato da al Qaida in Yemen, gli investigatori trovarono la carta d’identità di uno dei due attentatori, Saïd Kouachi, sull’auto usata per arrivare alla sede del giornale. Una cosa simile successe dopo gli <a href="http://www.ilpost.it/2015/11/18/guida-attentati-parigi/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">attacchi terroristici di Parigi</a> il 13 novembre dello stesso anno, rivendicati dallo Stato Islamico. Salah Abdeslam, l’unico sopravvissuto tra gli attentatori di Parigi, raccontò ai suoi amici che lo stavano aiutando a scappare di avere lasciato il documento d’identità del fratello Ibrahim, anche lui coinvolto negli attentati, in una delle macchine usate per l’attacco. Lo aveva fatto per imitare il gesto degli attentatori di <em style="margin: 0px; padding: 0px;">Charlie Hebdo</em>, cosicché suo fratello «sarebbe diventato noto in tutto il mondo». Anche l’<a href="http://www.ilpost.it/2016/07/15/strage-nizza-in-breve/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">attentatore di Nizza</a> lasciò un suo documento di riconoscimento sul camion con il quale investì la folla sul lungomare della città, il 14 luglio.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non è chiaro se oltre all’emulazione e a una sorta di rivendicazione diretta dell’attacco ci siano altri motivi politici. Uno dei casi del genere di cui si parlò di più fu quello di uno degli attentatori di Parigi che si fece esplodere di fronte allo Stade de France. Vicino al suo corpo <a href="http://www.bbc.com/news/world-europe-34832512" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">fu trovato</a> un passaporto intestato a Ahmad al Mohammad, identificato come un uomo di 25 anni proveniente dalla città siriana di Idlib. Le impronte digitali dell’uomo corrispondevano a quelle che erano state registrate il 3 ottobre precedente dalle autorità di frontiera greche nell’isola di Lero, prese da un uomo che era arrivato lì insieme a molti altri migranti. Poi però si scoprì che probabilmente il passaporto era falso: il giornale serbo <em style="margin: 0px; padding: 0px;">Bilic</em> scrisse che un passaporto con lo stesso nome e le stesse date, ma con una foto diversa, era stato trovato in possesso di un altro migrante, e si concluse che probabilmente entrambi avevano comprato un documento falso dallo stesso trafficante. Alcuni osservatori sostennero che il passaporto abbandonato di fronte allo Stade de France rispondeva a una precisa strategia dello Stato Islamico allo scopo di creare confusione e tensione tra migranti musulmani e governi europei; una strategia che sembra azzardata e che sembra avere risvolti troppo complicati e imprevedibili per potere essere stata pianificata a tavolino.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il fatto che non ci sia una risposta definitiva e certa a questa storia dei passaporti abbandonati dai terroristi alimenta da anni diverse teorie complottiste. <a href="http://plus.lesoir.be/74398/article/2016-12-22/ces-terroristes-qui-sement-leurs-documents-didentite#_ga=1.186510368.866319786.1482395972" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">Come ha raccontato il quotidiano belga <em style="margin: 0px; padding: 0px;">Le Soir</em></a>, se ne cominciò a parlare dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York, quando tra le macerie degli edifici fu trovato il passaporto intatto di uno dei dirottatori dei due aerei. Il “mistero del passaporto” alimentò molte delle teorie complottiste dell’epoca, che sostenevano che il documento fosse stato messo lì dalla CIA per nascondere il coinvolgimento nell’attacco del governo americano. Queste idee – considerate per lo più deliranti – sono arrivate fino a oggi, ha scritto <em style="margin: 0px; padding: 0px;">Le Soir</em>, e spiegano il motivo per cui si continuano a ricamare teorie del complotto anche attorno agli attentati più recenti in Europa.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b><i><a href="http://www.ilpost.it/2016/12/22/perche-i-terroristi-si-lasciano-dietro-i-documenti/">Perché i terroristi si lasciano dietro i documenti ?</a></i>, "Il Post", 22-12-16.</b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-64923776199347082952016-12-22T14:49:00.000-08:002017-01-01T18:02:17.195-08:00Sanzioni contro i bulli. Dalla Russia, un esempio da imitare.<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Con l'auspicio che i responsabili della nostra politica scolastica vedano questo filmato e decidano (una buona volta) di introdurre anche in Italia quelle forme di contrasto al bullismo e ad altre forme di devianza disciplinare studentesca che si sono rivelate efficaci in Russia e in altri paesi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;">-----------------------------------------------</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="293" src="https://www.youtube.com/embed/5NwezhPe-xE?rel=0" width="520"></iframe></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-1436713616619703082016-12-08T15:24:00.000-08:002016-12-27T15:24:26.885-08:00Alla ricerca della lingua con più suoni.<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sentire parlare lingue straniere, soprattutto quelle molto diverse dalla nostra, è una cosa affascinante che ci può far scoprire dei suoni che non pensavamo potessero essere usati per costruire delle parole di senso compiuto. Non è facile, tuttavia, contare il numero di suoni appartenenti a una certa lingua e spesso sono gli stessi linguisti a non essere d’accordo tra loro. Molti che hanno provato a fare una specie di inventario dei suoni di una lingua sostengono che quella che ne usa il maggior numero sia la lingua Taa, parlata da poche migliaia di persone del Botswana e della Namibia, due stati dell’Africa meridionale confinanti con il Sudafrica. Il Taa contiene più di 100 consonanti (alcuni linguisti arrivano a contarne 164), cinque diversi tipi di clic (gli schiocchi) e diversi toni e vocali stridenti.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: center;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><iframe allowfullscreen="allowfullscreen" frameborder="0" height="450" src="https://www.google.com/maps/embed?pb=!1m14!1m12!1m3!1d14964405.192008827!2d19.444497613265384!3d-23.696718372580673!2m3!1f0!2f0!3f0!3m2!1i1024!2i768!4f13.1!5e0!3m2!1sit!2sit!4v1480341381597" style="border-style: initial; border-width: 0px; clear: both; display: inline-block; margin: 1em auto; max-width: 100%; padding: 0px; width: 449.333px;" width="600"></iframe></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: center;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_tuu" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">Taa</a> è studiato da tempo – di recente la sua origine e le sue caratteristiche <a href="http://www.nytimes.com/2016/11/25/world/what-in-the-world/click-languages-taa-xoon-xoo-botswana.html?ref=world&_r=0" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">sono stati raccontati dal <em style="margin: 0px; padding: 0px;">New York Times</em></a> – ed è conosciuto anche con il nome di !Xoo, quello di una delle due varianti del Taa, l’unica ad esistere ancora. Fa parte delle lingue khoisan, il più piccolo raggruppamento linguistico africano che ha la particolarità di avere tra i suoi suoni i clic (gli schiocchi), cioè quelle consonanti non polmonari prodotte facendo schioccare la lingua contro il palato o contro i denti (non tutte le lingue con i clic comunque sono khoisan).</span></div>
<div class="video-container" style="background-color: white; height: 0px; margin: 0px 0px 3.4em; padding: 252.75px 0px 0px; position: relative; width: 449.333px;">
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</div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<small style="margin: 0px; padding: 0px;"><span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">Un esempio di come si pronunciano le consonanti clic</span></small></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il Taa ha cinque clic, ciascuno indicato con un segno diverso. Il primo è il clic dentale (indicato nella scrittura con il simbolo |), che si riproduce appoggiando la lingua dietro agli incisivi, come quando si chiama un gatto; il secondo è il clic del palato (indicato con il simbolo ǂ), e si fa appoggiando la lingua in mezzo al palato, con un piccolo schiocco; il terzo è il clic alveolare (indicato con il simbolo !), che si riproduce mettendo la lingua sulla cresta alveolare, tra i denti superiori e il palato duro (a metà strada tra i punti dei primi due casi); il quarto è il click laterale (indicato con il simbolo ǁ), che si fa appoggiando la lingua sul lato del palato, come quando si chiama un cavallo; il quinto e più raro è il clic bilabiale (indicato con il simbolo ʘ), che si fa con entrambe le labbra, come quando si cerca di distribuire con omogeneità il rossetto dopo esserselo applicato sulle labbra.</span></div>
<div class="video-container" style="background-color: white; height: 0px; margin: 0px 0px 3.4em; padding: 252.75px 0px 0px; position: relative; width: 449.333px;">
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</div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Combinando questi cinque clic con altri suoni, la lingua Taa è in grado di produrre 43 consonanti clic diverse. Bonn Sands, linguista della Northern Arizona University, ha detto al <em style="margin: 0px; padding: 0px;">New York Times</em> che l’uso dei clic consente di raggruppare molte informazioni all’interno di parole brevi: «Nella lingua Taa molti concetti possono essere espressi in una singola sillaba, gli stessi che in inglese richiederebbero l’impiego di tre o quattro sillabe». Nella lingua Taa sono state inventate anche parole per indicare dei suoni molto particolari, che in italiano – così come in molte altre lingue – non sono definibili con un termine solo: per esempio esiste una parola per descrivere il rumore prodotto dall’impatto di un oggetto affilato sulla sabbia, oppure quello del momento in cui l’erba viene strappata da un animale che bruca, oppure quello che si sente quando si scuote un uovo marcio. È anche una lingua molto rumorosa, diciamo così, ed è molto difficile riuscire a parlarla sussurrando. Richiede grandi capacità di coniugare la pronuncia e la respirazione: spesso si devono pronunciare delle sillabe che cominciano con una consonante clic e che richiedono un’immediata inspirazione, e che poi si trasformano molto rapidamente in una vocale pronunciata buttando fuori il respiro.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nel corso degli ultimi decenni molte lingue khoisan si sono estinte: per esempio tra le lingue tuu, quelle parlate nell’Africa sudoccidentale (Namibia, Botswana, Angola e Sudafrica), l’unica rimasta vitale è proprio la !Xoo, mentre le altre sono praticamente scomparse.</span></div>
<i><a href="http://www.ilpost.it/2016/12/04/lingua-suoni-del-mondo/"> </a></i><span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b><i><a href="http://www.ilpost.it/2016/12/04/lingua-suoni-del-mondo/">La lingua con più suoni del mondo</a></i>, "Il Post", 4-12-16.</b></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-80371248817835960882016-10-22T22:48:00.000-07:002016-10-23T20:00:53.596-07:00L'importanza di conoscere le parole.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/_i3A3da1-xM/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/_i3A3da1-xM?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/pQge5xOr8wY/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/pQge5xOr8wY?feature=player_embedded" width="320"></iframe> </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-77658144375140995972016-10-20T18:58:00.000-07:002016-10-26T16:39:03.102-07:00Una lettera molto particolare.<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 35px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Pubblichiamo la bella lettera di Elio Scagnetti di Nepi (Viterbo) che si racconta attraverso queste parole: «Sono affetto fin dalla nascita da una grave disabilità ma ciò non mi ha impedito di diplomarmi. Purtroppo lungo il mio percorso ho incontrato persone insensibili ed incompetenti ed ora vorrei occuparmi dei diritti dei disabili ed anche impegnarmi per vederli applicati. Con questa lettera voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto e tutelato nella mia avventura».</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 35px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vorrei esprimere tutto il mio ringraziamento ai docenti del <b><a href="http://www.itisfermi-serale.it/">corso serale</a> dell’<a href="http://www.itisfermi.it/">Itis Enrico Fermi di Roma</a></b>, in particolare a <b>Luca Neri</b>, insegnante di sostegno, che mi ha consentito di ottenere il diploma in Informatica e comunicazioni nel 2016.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 35px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una lode particolare va al coordinatore della mia classe, <b>Emanuele Fanti</b>, che mi ha seguito nel mio percorso scolastico di diversamente abile con competenza e con il dovuto sostegno psicologico.</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 35px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel corso serale è la prima volta che mi è stato assegnato un professore di sostegno e vorrei ringraziare la ministra Giannini che mi ha fatto sentire con una lettera la sua vicinanza e il suo incoraggiamento.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 35px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vorrei ringraziare tutte le Autorità del nostro Paese in particolare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti perché hanno contribuito a farmi affrontare gli Esami di maturità nel migliore dei modi in quanto io, gravemente disabile, ho potuto contare sulle istituzioni per andare avanti e per essere considerato alunno tra gli alunni.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 35px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><i>Vorrei che anche in futuro continuasse questa attenzione sul tema della disabilità a scuola ma anche sull’applicazione della Legge 104/92 e dei diritti in essa contenuti.</i></b></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 35px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ho intenzione di continuare negli studi e continuare a collaborare con enti ed associazioni che si occupano dei diritti dei disabili. Penso a quante scuole ancora hanno le barriere architettoniche, penso alla mancanza di parcheggi per disabili e all’assenza di attenzione nei nostri confronti.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 35px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel percorso della mia vita ho incontrato persone insensibili nei miei confronti soprattutto sui diritti dei disabili. Lascio la scuola con grande riconoscenza per quello che ho ottenuto ed entro nella società sapendo che tutto si può superare solo se c’è la coscienza civica necessaria.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 35px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Elio Scagnetti</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 35px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><i><a href="http://scuoladivita.corriere.it/2016/09/28/la-maturita-di-elio-disabile-il-mio-diploma-e-una-vittoria-di-tutti/">La maturità di Elio, disabile, </a></i><span style="letter-spacing: -0.015em;"><i><a href="http://scuoladivita.corriere.it/2016/09/28/la-maturita-di-elio-disabile-il-mio-diploma-e-una-vittoria-di-tutti/">«Il mio diploma è una vittoria di tutti»</a></i>, "Corriere.it", 28-09-16.</span></b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-42349246760434878002016-10-15T18:59:00.000-07:002016-10-23T19:35:49.936-07:00Dormire poco fa ingrassare.<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Dormire poco fa ingrassare? </span>Ebbene si. L’insonnia aumenta il rischio di obesità.</span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Studi di brain imaging (visualizzazione dell’attività celebrale) mostrano che una notte povera di sonno può rendere le persone più desiderose di cibo spazzatura piuttosto che di cibo sano.</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I ricercatori della Berkeley University of California ritengono che il loro studio sia il primo a scoprire i meccanismi cerebrali associati con il desiderio di cibo. </span><a href="http://www.psicosocial.it/dormire-poco-effetti-psicologici/" style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;">Dormire poco</a><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> fa ingrassare a causa degli effetti fisiologici che si creano.</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Esperimento:</span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I ricercatori hanno usato la<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Risonanza_magnetica_funzionale" rel="external nofollow" style="box-sizing: border-box; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;" target="_blank"> risonanza magnetica funzionale </a>(FMRI) per eseguire la scansione del cervello di 23 giovani adulti sani. La prima è stata effettuata dopo una notte di sonno normale e la seconda dopo una notte insonne.</span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box;">Hanno riscontrato che dormire poco altera l’attività celebrare nel lobo frontale che governa il complesso processo decisionale. Inoltre crea anche una maggiore attività nei centri cerebrali profondi che rispondono alle ricompense. H</span>anno verificato poi che i partecipanti hanno preferito ad uno spuntino sano, i cibi spazzatura quando sono stati privati del sonno.</span></div>
<h3 style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-weight: 300; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 24px; text-align: justify;">
<span id="Dormire_poco_fa_ingrassare_influenza_motivazione_e_desiderio" style="box-sizing: border-box;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Dormire poco fa ingrassare: influenza motivazione e desiderio.</span></span></h3>
<blockquote style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin: 40px 40px 24px;">
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quello che abbiamo scoperto è che le regioni cerebrali di alto livello, necessarie per i giudizi complessi e le decisioni, si indeboliscono a seguito della mancanza di sonno. Invece le attività delle strutture cerebrali più primitive come <span style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box;">il controllo</span> <span style="box-sizing: border-box;">di</span> <a href="http://www.psicosocial.it/la-motivazione/" style="box-sizing: border-box; outline: 0px; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;" target="_blank">motivazione</a></span> e il desiderio sono amplificate.</span></div>
</blockquote>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">ha detto Matthew Walker, Ph.D., professore di psicologia alla U.C. – Berkeley.</span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lo studio è pubblicato sulla rivista <a href="http://www.nature.com/ncomms/2013/130806/ncomms3259/pdf/ncomms3259.pdf" rel="external nofollow" style="box-sizing: border-box; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;" target="_blank"><em style="box-sizing: border-box;">Nature Communications</em></a></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Secondo Walker: gli alimenti ad alto contenuto calorico sono diventati molto più desiderabili quando i partecipanti sono stati privati del sonno. Questa combinazione di attività cerebrale alterata e di decisione può aiutare a spiegare perché le persone che dormono meno tendono inoltre ad essere in sovrappeso o obesi.</span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Precedenti studi hanno collegato la carenza di sonno al maggior appetito. In particolare per i cibi dolci e salati. Le ultime scoperte forniscono un meccanismo cerebrale specifico che spiega perché <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">le scelte alimentari cambiano in peggio dopo una notte insonne</span>.</span></div>
<blockquote style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin: 40px 40px 24px;">
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questi risultati fanno luce su come il cervello sia compromesso dalla privazione del sonno, che porta alla selezione di cibi meno sani e, in ultima analisi, più alti tassi di obesità.</span></div>
</blockquote>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ha detto Stephanie Greer, dottorando e autore principale del documento.</span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In questo recente studio, i ricercatori hanno misurato l’attività cerebrale dei partecipanti. Gli esaminati hanno visualizzato una serie di 80 immagini di cibo che variava da alto a basso contenuto calorico, da sano a non sano. Inoltre è stato valutato il loro desiderio per ognuno degli elementi.</span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le scelte alimentari presentati nell’esperimento variavano con uno spettro di scelte molto vasto. Le scelte erano frutta e verdura, come fragole, mele e carote, oppure hamburger ad alto contenuto calorico, pizza e ciambelle.</span></div>
<h3 style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-weight: 300; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 24px; text-align: justify;">
<span id="Dormire_a_sufficienza_migliora_le_scelte_alimentari" style="box-sizing: border-box;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Dormire a sufficienza migliora le scelte alimentari</span></span></h3>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I cibi ipercalorici e molto grassi erano le scelte più popolari a seguito di una notte insonne.</span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La nota positiva di questa ricerca? Walker sostiene che i risultati indicano che:</span></div>
<blockquote style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin: 40px 40px 24px;">
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">dormire a sufficienza è un fattore che può contribuire a favorire il controllo del peso innescando dei meccanismi cerebrali che regolano opportune scelte alimentari.</span></div>
</blockquote>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Fonte articolo: <span style="box-sizing: border-box;"><a href="http://newscenter.berkeley.edu/2013/08/06/poor-sleep-junk-food/" rel="external nofollow" style="box-sizing: border-box; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;" target="_blank"><span style="box-sizing: border-box;">UC-Berkeley</span></a></span></span></div>
<h2 style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-weight: 300; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 24px; text-align: justify;">
<span id="Conclusioni" style="box-sizing: border-box;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Conclusioni</span></span></h2>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 26px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dormire poco fa ingrassare! Nonostante si pensi che il sonno sia l’attività sedentaria per eccellenza, rappresenta in realtà un elemento di prevenzione fondamentale dall’obesità!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Alessandro Cuminetti, <i><a href="https://www.blogger.com/gli%20alimenti%20ad%20alto%20contenuto%20calorico%20sono%20diventati%20molto%20pi%C3%B9%20desiderabili%20quando%20i%20partecipanti%20sono%20stati%20privati%20del%20sonno.%20Questa%20combinazione%20di%20attivit%C3%A0%20cerebrale%20alterata%20e%20di%20decisione%20pu%C3%B2%20aiutare%20a%20spiegare%20perch%C3%A9%20le%20persone%20che%20dormono%20meno%20tendono%20inoltre%20ad%20essere%20in%20sovrappeso%20o%20obesi.%20%20Precedenti%20studi%20hanno%20collegato%20la%20carenza%20di%20sonno%20al%20maggior%20appetito.%20In%20particolare%20per%20i%20cibi%20dolci%20e%20salati.%20Le%20ultime%20scoperte%20forniscono%20un%20meccanismo%20cerebrale%20specifico%20che%20spiega%20perch%C3%A9%20le%20scelte%20alimentari%20cambiano%20in%20peggio%20dopo%20una%20notte%20insonne.%20%20Questi%20risultati%20fanno%20luce%20su%20come%20il%20cervello%20sia%20compromesso%20dalla%20privazione%20del%20sonno,%20che%20porta%20alla%20selezione%20di%20cibi%20meno%20sani%20e,%20in%20ultima%20analisi,%20pi%C3%B9%20alti%20tassi%20di%20obesit%C3%A0.%20%20Ha%20detto%20Stephanie%20Greer,%20dottorando%20e%20autore%20principale%20del%20documento.%20%20In%20questo%20recente%20studio,%20i%20ricercatori%20hanno%20misurato%20l%E2%80%99attivit%C3%A0%20cerebrale%20dei%20partecipanti.%20Gli%20esaminati%20hanno%20visualizzato%20una%20serie%20di%2080%20immagini%20di%20cibo%20che%20variava%20da%20alto%20a%20basso%20contenuto%20calorico,%20da%20sano%20a%20non%20sano.%20Inoltre%20%C3%A8%20stato%20valutato%20il%20loro%20desiderio%20per%20ognuno%20degli%20elementi.%20%20Le%20scelte%20alimentari%20presentati%20nell%E2%80%99esperimento%20variavano%20con%20uno%20spettro%20di%20scelte%20molto%20vasto.%20Le%20scelte%20erano%20frutta%20e%20verdura,%20come%20fragole,%20mele%20e%20carote,%20oppure%20hamburger%20ad%20alto%20contenuto%20calorico,%20pizza%20e%20ciambelle.%20%20Dormire%20a%20sufficienza%20migliora%20le%20scelte%20alimentari%20%20I%20cibi%20ipercalorici%20e%20molto%20grassi%20erano%20le%20scelte%20pi%C3%B9%20popolari%20a%20seguito%20di%20una%20notte%20insonne.%20%20La%20nota%20positiva%20di%20questa%20ricerca?%20Walker%20sostiene%20che%20i%20risultati%20indicano%20che:%20%20dormire%20a%20sufficienza%20%C3%A8%20un%20fattore%20che%20pu%C3%B2%20contribuire%20a%20favorire%20il%20controllo%20del%20peso%20innescando%20dei%20meccanismi%20cerebrali%20che%20regolano%20opportune%20scelte%20alimentari.%20%20Fonte%20articolo:%20UC-Berkeley%20%20Conclusioni%20%20Dormire%20poco%20fa%20ingrassare!%20Nonostante%20si%20pensi%20che%20il%20sonno%20sia%20l%E2%80%99attivit%C3%A0%20sedentaria%20per%20eccellenza,%20rappresenta%20in%20realt%C3%A0%20un%20elemento%20di%20prevenzione%20fondamentale%20dall%E2%80%99obesit%C3%A0!" target="_blank">Dormire poco fa ingrassare</a></i>, "PsicoSocial.it", 6-10-16.</b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-52620869731838147552016-10-08T09:03:00.000-07:002016-10-09T17:44:33.438-07:00Il lavoro ? Non sempre è una dannazione.<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In Germania alcune imprese hanno scoperto il modo per accrescere la motivazione dei dipendenti, con ottimi risultati.</span><br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="293" src="https://www.youtube.com/embed/Y3g3rrXwPD4" width="520"></iframe></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-10522685486833735622016-10-08T08:39:00.000-07:002016-10-09T16:10:25.028-07:00Venti di guerra ?<div style="text-align: left;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Clima sempre più teso tra Stati Uniti e Russia.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="293" src="https://www.youtube.com/embed/NfdrIQ-waBA" width="520"></iframe>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<a name='more'></a><br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="293" src="https://www.youtube.com/embed/qoTxOG7nT4s" width="520"></iframe>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-59578059918490316952016-10-05T08:59:00.000-07:002016-10-09T14:00:45.051-07:00I prodigi delle nuove tecniche di imaging.<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Un rotolo carbonizzato reso leggibile grazie ad una rivoluzionaria applicazione di imaging.</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="293" src="https://www.youtube.com/embed/0qe4mOUP12E" width="520"></iframe></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-39144824631847273692016-10-01T22:55:00.000-07:002016-10-09T12:55:11.323-07:00Appuntamento con un maestro del cinema: Alfred Hitchcock.<div style="text-align: left;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Sabotaggio_(film)">"Sabotaggio"</a></b> (1936) .</span></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="293" src="https://www.youtube.com/embed/TrBwhpt-gJg" width="520"></iframe></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<b><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=Zbj639HthYE">"Sabotatori"</a> (1942) .</span></b></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="293" src="https://www.youtube.com/embed/Zbj639HthYE" width="520"></iframe>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-20080533817021711382016-10-01T14:18:00.000-07:002016-10-01T14:32:28.962-07:00Reintrodurre la coscrizione obbligatoria ? La Svezia ci sta già pensando.<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/09/GettyImages-81824433.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/09/GettyImages-81824433.jpg" height="200" width="400" /></a></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il governo della Svezia, composto da una coalizione fra Socialdemocratici e Verdi, </span><a href="http://www.wsj.com/articles/sweden-proposes-reintroduction-of-compulsory-military-service-1475101834" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">ha proposto di reintrodurre il servizio militare obbligatorio</a><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> che era stato abolito nel 2010. La proposta prevede che il processo di reclutamento cominci nel luglio del prossimo anno e che i nuovi militari siano pronti per l’inizio del 2018. Verrebbero chiamati alle armi i ragazzi nati a partire dal 1999, circa 4 mila ogni anno.</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<a name='more'></a><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il provvedimento deve ancora essere approvato dal parlamento. La proposta sarà sottoposta all’analisi di una serie di soggetti coinvolti, dalle organizzazioni degli imprenditori ai partiti di opposizione, per assicurare un ampio sostegno alla modifica. Quando questo processo sarà completato, entro la fine del gennaio 2017, i pareri di ciascuno saranno utilizzati per decidere come procedere, ha detto il ministro della Difesa Peter Hultqvist.</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="color: #073763; font-family: arial, helvetica, sans-serif;">La scelta è dovuta in parte ai problemi nati dopo l’abolizione della leva obbligatoria e alla riduzione significativa dei reclutamenti volontari. Il governo svedese ha poi deciso negli ultimi mesi di aumentare gli investimenti in campo militare e di fare degli accordi di cooperazione per la difesa con Stati Uniti, Finlandia e Regno Unito. Infine ha deciso che, dopo diversi anni di assenza, i militari torneranno sull’isola di Gotland nel Mar Baltico prima del previsto: la prossima estate invece che nel 2018.</span><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C’è poi la cosiddetta crisi dei rifugiati, nella cui gestione è stato coinvolto anche l’esercito svedese. La Svezia è da sempre uno dei paesi europei storicamente più accoglienti nei confronti di migranti e rifugiati, ma dalla fine del 2015 <a href="http://www.ilpost.it/2016/01/28/svezia-rifugiati/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">ha cambiato atteggiamento</a>: dopo aver detto nel 2013 che avrebbe garantito ospitalità a tutti i richiedenti asilo siriani che fossero entrati nel proprio territorio – facendo sì che molti migranti percorressero la cosiddetta “rotta Balcanica” per fare richiesta di asilo in Svezia – le richieste di asilo ricevute sono state tantissime, se rapportate al numero di abitanti; il governo ha cominciato ad avere difficoltà nella gestione e ha introdotto nuovi controlli.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gli osservatori dicono che questa nuova attenzione della Svezia per le forze armate è cominciata dopo il 2014, dopo cioè l’annessione da parte della Russia della Crimea, penisola che prima apparteneva all’Ucraina, e la recente aggressività del governo di Putin verso i paesi dell’Europa dell’est e del nord. Negli ultimi tempi alcuni giornali locali hanno parlato anche di una “minaccia russa” tenuta segreta dal governo e di una situazione potenzialmente critica nel mar Baltico: il primo ministro Stefan Löfven ha comunque smentito che ci sia il rischio di un attacco militare al suo paese.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><i><a href="http://www.ilpost.it/2016/09/30/la-svezia-vorrebbe-di-nuovo-il-servizio-militare-obbligatorio/">La Svezia vorrebbe di nuovo il servizio militare obbligatorio</a></i>, "Il Post", 30-09-16.</b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-17965860907564077562016-10-01T12:01:00.000-07:002016-10-01T17:14:14.336-07:00Blaine Alan Gisbon e la sua ricerca dell'MH370.<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/09/blaine-gibson.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/09/blaine-gibson.jpg" height="200" width="400" /></a></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="margin: 0px; padding: 0px;">Il <em style="margin: 0px; padding: 0px;">Guardian</em> ha <a href="https://www.theguardian.com/world/2016/sep/26/the-man-on-a-solo-mission-to-find-the-wreckage-of-flight-mh370" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">raccontato</a> la storia di Blaine Alan Gisbon, un avvocato di Seattle che da diciotto mesi si dedica a una ricerca indipendente e solitaria dei resti del volo MH370, l’aereo della Malaysia Airlines scomparso in mare l’8 marzo 2014 con 239 persone a bordo a metà della tratta Kuala Lumpur-Beijing. </span><span style="margin: 0px; padding: 0px;">Dopo due anni e mezzo, l’aereo <a href="http://www.ilpost.it/2016/07/21/ricerche-volo-mh370-posto-sbagliato/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">non è ancora stato trovato</a> e non si sa con certezza cosa lo abbia fatto precipitare: nel corso delle ricerche ufficiali (costate per ora diversi milioni di dollari) solo <a href="http://www.ilpost.it/2016/05/12/nuovi-pezzi-volo-mh370/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">due pezzi</a> dell’aereo sono stati rinvenuti in un’isola sperduta dell’Oceano Indiano. Gibson, patito di viaggi e misteri da risolvere, è rimasto tanto colpito dalla vicenda da mettersi a cercare i resti dell’aereo da solo, spiaggia dopo spiaggia, subito dopo aver partecipato alla cerimonia a Kuala Lumpur per il primo anniversario della scomparsa dell’aereo. Da allora è diventato amico di alcuni familiari dei dispersi e le sue ricerche hanno portato a risultati notevoli, viste </span><span style="margin: 0px; padding: 0px;">soprattutto la povertà dei suoi mezzi di ricerca e la mancanza di una formazione professionale in merito.</span></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="margin: 0px; padding: 0px;"></span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="margin: 0px; padding: 0px;"><span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">All’inizio di settembre il ministro dei Trasporti malesi Datuk Seri Liow Tiong Lai aveva detto che 22 presumibili parti dell’aereo sono state trovate molto lontane tra loro, lungo le coste di Sudafrica, Mozambico, Mauritius e Tanzania. Di queste, quattordici frammenti sono frutto delle ricerche di Gibson. Alcuni frammenti sono sotto osservazione, altri ancora in attesa di essere prelevati dalle autorità, ma uno di questi è, quasi certamente, una parte dell’MH370: un supporto orizzontale con la scritta “NO STEP” che Gibson ha trovato in una spiaggia in Mozambico alla fine di febbraio.</span></span></div>
<div class="adv_inread" style="background-color: white; margin: 0px; padding: 0px;">
</div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Gibson è un avvocato, ma preferisce definirsi un avventuriero. Parla sei lingue e dice che prima di morire vorrebbe visitare tutti gli stati del mondo. Per il momento la ricerca dell’aereo lo ha fermato al Mozambico, il 177esimo paese della sua lista. Si veste come Indiana Jones e porta al collo un badge con la scritta <em style="margin: 0px; padding: 0px;">“The search for MH370: Keep it on”.</em>Raramente ha praticato la professione di avvocato, comunque: figlio di un giudice, ha passato i cinquanta, non ha figli ed è scapolo. Dice di spendere tutti i suoi soldi in viaggi e di scegliere le mete quando è mosso da uno scopo, oltre che dall’interesse. Questo ha significato l’essere presente a momenti di importanza storica (per esempio, si trovava nella piazza Rossa nel momento in cui la bandiera rossa è stata calata).</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="margin: 0px; padding: 0px;">Nell’anno successivo alla scomparsa dell’aereo, Gibson si interessò alla ricerca dei resti e seguì le evoluzioni di questa nei gruppi di discussione su Facebook: uno di quelli di cui fa parte (<em style="margin: 0px; padding: 0px;"><a href="https://www.facebook.com/In-Search-Of-The-Truth-MH370-825189577496492/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">MH370 In Search of the Truth</a></em></span><span style="margin: 0px; padding: 0px;"><span style="margin: 0px; padding: 0px;">)</span> conta ora più di 3.600 membri attivi. </span><span style="margin: 0px; padding: 0px;">In occasione del primo anniversario dalla scomparsa dell’aereo, Gibson andò a Kuala Lumpur e partecipò alla cerimonia dove ascoltò il discorso di Grace Subathirai Nathan, figlia di una dei passeggeri dell’MH370 e tuttora portavoce dei familiari dei dispersi. Il discorso impressionò molto Gibson, che pensò di aver trovato il suo scopo: fare qualcosa per Nathan e gli altri familiari delle vittime. </span><span style="margin: 0px; padding: 0px;">Per prima cosa andò in Myanmar e Cambogia, per escludere la possibilità che l’aereo fosse caduto a nord. Poi intervistò alcune persone che alle Maldive avevano detto di aver visto un jet la mattina in cui l’MH370 è scomparso (informazione che, contraddicendo i dati rilevati dal satellite, era stata fino ad allora accantonata). Il campo di ricerca di Gibson si è ristretto a giugno 2015, dopo il ritrovamento di un pezzo di ala a Reunion Island, a est del Madagascar.</span></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dal suo ritrovamento di febbraio a ora, la ricerca di Gibson è sembrata più veloce e efficace di quella delle autorità malesi, lente anche nel prelevare i resti trovati da Gibson per verificarne l’origine. Il suo metodo è abbastanza semplice: va nelle spiagge, si guarda intorno, parla con le persone del posto per ottenere informazioni e controlla anche le strutture delle baracche presenti, perché, dice, un grosso pezzo di metallo trovato sulla spiaggia potrebbe essere risultato molto utile al momento della costruzione. <span style="margin: 0px; padding: 0px;">Si tratta di una ricerca lenta, molto diversa da quella immediatamente successiva alla scomparsa, che ha coinvolto 22 velivoli e 19 navi provenienti da otto paesi diversi, coprendo una superficie di 4,6 milioni di chilometri quadrati. Le ricerche coordinate da Malesia, Cina e Australia sono continuate, ma a luglio 2016 <a href="http://www.bloomberg.com/news/articles/2016-07-22/world-s-longest-plane-search-to-be-suspended-as-mh370-hopes-fade" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">è stato comunicato</a> dalle stesse autorità che le avrebbero sospese una volta analizzata tutta l’area di 120 mila chilometri quadrati sulla quale erano concentrati in quel momento.</span></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="margin: 0px; padding: 0px;">Tra gli organi coinvolti c’è l’Australian Transport Safety Bureau (ATSB) ma i responsabili finali delle ricerche continuano a essere le autorità malesi, che avrebbero anche il compito di prelevare i materiali ritrovati da Gibson. Gibson li critica per la loro lentezza mentre elogia il lavoro dell’ATSB, che ha anche incontrato a Fremantle, in Australia, all’inizio di settembre, insieme a un gruppo di familiari</span><span style="margin: 0px; padding: 0px;"> dei dispersi. </span><span style="margin: 0px; padding: 0px;">Gibson dice di essere stato criticato online, in particolare dopo che il sito </span><span style="margin: 0px; padding: 0px;"><em style="margin: 0px; padding: 0px;">The Hunt for MH370</em> ha pubblicato il suo report su un possibile avvistamento alle Maldive. La parte più frustrante e fastidiosa di tutta la vicenda, dice, sono le teorie che circolano, dal suicidio del pilota al dirottamento in Kazakistan voluto da Vladimir Putin. A volte, dice, sentendo affermare queste ricostruzioni mi sembra di essere l’unico a non sapere dove sia l’MH370. Gibson spera che l’interesse per l’argomento non si dissolva e che le ricerche, sue e delle autorità, arrivino a risolvere il mistero. “Non solo per le famiglie, ma per il trasporto aereo in generale. Bisogna essere certi che ciò che è successo non capiti di nuovo. Quando prendiamo un aereo, sappiamo tutti che potremmo avere un incidente, sono cose che possono capitare. Ma non può succedere che, semplicemente, un aereo sparisca”.</span></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="margin: 0px; padding: 0px;"><b><i><a href="http://www.ilpost.it/2016/10/01/ricerca-aereo-scomparso-mh370/">L'uomo che cerca ancora l'MH370</a></i>, "Il Post", 1-10-16.</b></span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-18325101446298408942016-09-29T22:46:00.000-07:002016-10-01T14:53:41.972-07:00Elon Musk e il suo piano per colonizzare Marte.<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L’imprenditore statunitense Elon Musk ha sempre detto di voler rendere il genere umano una “specie multiplanetaria”: dare la possibilità, a chi lo desidera, di lasciare la Terra e stabilirsi su un altro pianeta per colonizzarlo, come secoli fa fecero gli europei in America. Ieri Musk – che è la persona vivente più simile a <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Iron_Man" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">Tony Stark</a> e tra molte altre cose è CEO di SpaceX, tra le più importanti compagnie private spaziali statunitensi – è salito sul palco del 67esimo <a href="https://www.iac2016.org/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">International Astronautical Congress</a> a Guadalajara, in Messico, per tenere una presentazione che a molti ha ricordato gli eventi organizzati dalle grandi aziende tecnologiche per mostrare i loro nuovi prodotti, prima tra tutte Apple. Invece di annunciare uno smartphone o un computer di ultima generazione, però, Musk ha presentato al mondo un nuovo veicolo di trasporto spaziale alto più di 100 metri e il suo piano per colonizzare il nostro Sistema solare, iniziando con la costruzione di una colonia su Marte entro i prossimi 40-100 anni. Per una specie che non si è mai spinta oltre l’orbita lunare, è un obiettivo senza precedenti e complicatissimo da realizzare, ma secondo Musk non è impossibile: e dice che è l’unico scopo per cui ha messo insieme la sua fortuna economica. Per alcuni, invece, è semplicemente una follia.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;">Premessa</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nelle prossime righe leggerete di viaggi interplanetari, di razzi giganteschi, di astronavi che fanno rifornimento in orbita e molte altre cose da libri di fantascienza. In passato ci sono già stati annunci di questo tipo da parte di società e personaggi in cerca di visibilità o poco raccomandabili, che in molti casi si sono rivelati per ciò che erano: trovate pubblicitarie o grandi truffe. SpaceX invece è una società che esiste davvero: porta regolarmente cose nello Spazio, impiega più di 4mila persone, ha contratti in corso con la NASA e conti in ordine. Il piano di Musk va preso con la giusta dose di scetticismo, ma nel suo essere incredibile è a oggi la cosa più concreta e articolata mai presentata per portare esseri umani su altri mondi.</span></div>
<br />
<div class="adv_inread" style="background-color: white; margin: 0px; padding: 0px;">
</div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;"><span style="color: #073763;">Perché Marte</span></span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tra tutti i pianeti del Sistema solare, Marte è quello con più caratteristiche in comune con la Terra: è roccioso, si presenta come una landa desertica e desolata e si ipotizza che un tempo ospitasse oceani, ma soprattutto si trova lontano dal Sole a sufficienza per evitare di finire carbonizzati. La distanza tra il nostro pianeta e Marte varia a seconda dei periodi dell’anno e delle orbite che seguono i due corpi celesti: attualmente è pari a circa 160 milioni di chilometri. Proprio per le sue caratteristiche che lo rendono simile alla Terra, le principali agenzie spaziali, come la statunitense NASA e l’europea ESA, negli ultimi decenni hanno dedicato grandi attenzioni a <a href="http://www.ilpost.it/tag/marte/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">Marte</a> con l’invio di sonde e robot automatici per esplorarne i dintorni e la superficie, grazie ai quali abbiamo imparato molte cose sul pianeta e fatto ipotesi sulla sua storia passata. La NASA progetta da tempo una missione con esseri umani su Marte, ma gli scarsi fondi e la pericolosità di un viaggio spaziale così lungo finora non hanno portato a grandi risultati (di recente comunque <a href="http://www.ilpost.it/2015/12/24/uomo-su-marte/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">ha annunciato un rilancio dell’iniziativa con maggiori concretezze</a>).</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
<img alt="marte-pianeta" class="aligncenter size-full wp-image-1157539" src="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2015/09/marte-pianeta.jpg" height="400" style="border: 1px solid rgb(204, 204, 204); display: block; height: auto; margin: 0px auto; max-width: 100%; padding: 0px; text-align: justify;" width="800" /></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Con gli attuali ritmi di crescita della popolazione e di aumento di consumo delle risorse naturali, tra qualche secolo la Terra non potrebbe essere più sufficiente per sostenere l’esistenza del genere umano. Prima o poi, pensa Musk, arriveremo al punto in cui dovremo espanderci nel Sistema solare per garantirci la sopravvivenza, e visto che per farlo potrebbe volerci più di un secolo, è meglio mettersi subito al lavoro. Musk ha spiegato:</span></div>
<blockquote style="background-color: white; border-left: 2px solid rgb(41, 166, 196); display: inline-block; margin: 0px 0px 3em; padding: 0px; position: relative; quotes: none;">
<div style="background: none 0% 0% repeat scroll rgb(247, 247, 247); line-height: 1.3em; padding: 2em !important; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Non ho da rivelarvi una profezia sul giorno del giudizio. Però le cose sono due: possiamo stare per sempre sulla Terra, e prima o poi ci sarà un evento che ci farà estinguere; oppure possiamo diventare una specie multiplanetaria, e spero concordiate che sia la cosa giusta da fare»</span></div>
</blockquote>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per le sue caratteristiche e la relativa vicinanza, Marte è il pianeta ideale per sperimentare il colonialismo spaziale e creare un primo avamposto fuori dalla Terra, o il secondo se si considera la <a href="http://www.ilpost.it/2014/11/24/stazione-spaziale-internazionale/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">Stazione Spaziale Internazionale (ISS)</a> in orbita intorno al nostro pianeta su cui vivono stabilmente sei astronauti.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;"><span style="color: #073763;">Ok, ma come ci andiamo?</span></span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nessun uomo è mai stato su Marte per molti motivi, e il primo è l’enorme costo che avrebbe una missione di questo tipo. Siamo ancora al punto in cui la volontà di andarci e la possibilità di spendere così tanto denaro per farlo non si sono incrociate: secondo le stime di Musk con i metodi attuali un viaggio verso Marte non costerebbe meno di 10 miliardi di dollari a persona, una spesa insostenibile praticamente per chiunque. Il primo obiettivo deve essere quindi creare un sistema per viaggiare nello Spazio molto più economico che abbatta progressivamente i costi fino a 200-500mila dollari per un biglietto: in un certo senso l’idea è di adottare i <a href="http://www.ilpost.it/2016/06/26/voli-low-cost/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">meccanismi che usano le compagnie aeree low cost</a>, applicandoli su una scala enormemente più grande e per voli che durano milioni di chilometri.</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L’industria spaziale sostiene tuttora costi enormi perché i sistemi che utilizza per andare in orbita sono quasi tutti usa e getta: è come se una compagnia aerea buttasse ogni suo aeroplano dopo un viaggio. SpaceX, che esiste da poco meno di 15 anni, ha sperimentato un approccio diverso<a href="http://www.ilpost.it/2015/12/22/spacex-falcon9-rientro-video/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">sviluppando razzi che hanno la capacità di trasportare il loro carico in orbita e di tornare sulla Terra</a>, con un atterraggio controllato che permette di preservare buona parte del lanciatore e di riutilizzarlo per altre missioni. SpaceX ha ottenuto importanti successi con questo sistema, facendo tornare indietro integri diversi razzi Falcon 9 (a tornare è il primo stadio del razzo, la parte inferiore che sviluppa più potenza al lancio), ed entro fine anno dovrebbe sperimentare il loro riutilizzo.</span></div>
<div class="video-container" style="background-color: white; height: 0px; margin: 0px 0px 3.4em; padding: 309.375px 0px 0px; position: relative; width: 550px;">
<div class="embed" style="margin: 0px; padding: 0px;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="380" src="https://www.youtube.com/embed/ZCBE8ocOkAQ?feature=oembed" style="height: 309.375px; left: 0px; margin: 0px; padding: 0px; position: absolute; text-align: justify; top: 0px; width: 550px;" width="675"></iframe></div>
</div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Queste soluzioni riducono moltissimo i costi per i lanci spaziali e stanno garantendo a SpaceX molti contratti – oltre a quello con la NASA per il trasporto di satelliti, merci e in futuro astronauti sulla ISS – che stanno fruttando centinaia di milioni di dollari. Musk confida di applicare lo stesso schema, su una scala molto più grande, per i viaggi verso Marte. L’idea è impiegare sistemi di trasporto riutilizzabili, ottimizzare il consumo di risorse al lancio rifornendo le astronavi in orbita, usare un’alimentazione per i razzi più efficiente e produrre il propellente non solo sulla Terra, ma anche su Marte per i viaggi di ritorno.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;"><span style="color: #073763;">Mars Vehicle (MV)</span></span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gli ingeneri spaziali hanno un rapporto di amore e odio con la gravità: è un’ottima alleata per calibrare le orbite dei satelliti o calcolare le traiettorie che devono seguire le sonde per viaggiare nello Spazio, ma è una vera piaga quando è necessario vincere la sua inesorabile attrazione per portare qualcosa fuori dal Pianeta. Più sono pesanti i carichi, più serve potenza per spingerli verso l’alto: per questo i razzi di alcune missioni spaziali sono così grandi. Mars Vehicle (MV), il nuovo veicolo spaziale presentato da Musk, non fa eccezione e sarà il più grande razzo mai realizzato nella storia, più grande ancora del Saturn V, il leggendario lanciatore che alla fine degli anni Sessanta spinse per la prima volta l’uomo verso la Luna.</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><img alt="" src="http://i.imgur.com/H11xT1g.gif" style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;" width="100%" /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Stando ai progetti di SpaceX, il MV sarà in fibra di carbonio, alto 122 metri (quanto un edificio di 40 piani) con un diametro di 12 metri e sarà spinto da motori Raptor, costruiti come un’evoluzione dei Merlin usati già oggi sui Falcon 9, ma con la differenza di essere alimentati a metano. Un primo test di accensione a terra di un Raptor è stato eseguito pochi giorni fa dai tecnici di SpaceX, con esiti soddisfacenti, ma saranno ancora necessari molti test prima di avere una versione definitiva e funzionante del motore. Il MV è diviso in due parti: il primo stadio occupa più spazio, è un cilindro altro 77,5 metri contenente i serbatoi per il propellente e alla sua base ospita 42 Raptor che forniscono la potenza necessaria per portare in orbita intorno alla Terra il secondo stadio, cioè l’astronave vera e propria alta 49,5 metri. Questa ha sulla sua sommità una grande area in cui secondo Musk potranno essere ospitati tra i 100 e i 200 passeggeri, una sezione per il trasporto delle merci, e i grandi serbatoi per il propellente che azionano altri 9 motori Raptor, per spingerla durante il viaggio interplanetario.</span></div>
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<div class="SandboxRoot env-bp-350" data-twitter-event-id="0" style="background: 0px 0px; direction: ltr; font-stretch: normal; line-height: 1.4; position: relative; white-space: initial;">
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<div class="Tweet-brand u-floatRight" style="float: right !important; position: relative; z-index: 1;">
<span class="u-hiddenInNarrowEnv"><span style="border-radius: 4px; border: 1px solid rgb(85 , 172 , 238); color: #073763; display: inline-block; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700; line-height: 1; outline: 0px; padding: 5.5px 13px 6.5px 11.5px; text-decoration: none;"><span class="FollowButton-bird" style="display: inline-block; position: relative; top: 1px;"></span></span></span><br />
<div aria-label="" class="Icon Icon--twitter " role="presentation" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2072%2072%22%3E%3Cpath%20fill%3D%22none%22%20d%3D%22M0%200h72v72H0z%22%2F%3E%3Cpath%20class%3D%22icon%22%20fill%3D%22%2355acee%22%20d%3D%22M68.812%2015.14c-2.348%201.04-4.87%201.744-7.52%202.06%202.704-1.62%204.78-4.186%205.757-7.243-2.53%201.5-5.33%202.592-8.314%203.176C56.35%2010.59%2052.948%209%2049.182%209c-7.23%200-13.092%205.86-13.092%2013.093%200%201.026.118%202.02.338%202.98C25.543%2024.527%2015.9%2019.318%209.44%2011.396c-1.125%201.936-1.77%204.184-1.77%206.58%200%204.543%202.312%208.552%205.824%2010.9-2.146-.07-4.165-.658-5.93-1.64-.002.056-.002.11-.002.163%200%206.345%204.513%2011.638%2010.504%2012.84-1.1.298-2.256.457-3.45.457-.845%200-1.666-.078-2.464-.23%201.667%205.2%206.5%208.985%2012.23%209.09-4.482%203.51-10.13%205.605-16.26%205.605-1.055%200-2.096-.06-3.122-.184%205.794%203.717%2012.676%205.882%2020.067%205.882%2024.083%200%2037.25-19.95%2037.25-37.25%200-.565-.013-1.133-.038-1.693%202.558-1.847%204.778-4.15%206.532-6.774z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; vertical-align: text-bottom; width: 1.25em;" title="">
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<span class="u-hiddenInNarrowEnv"><span style="border-radius: 4px; border: 1px solid rgb(85 , 172 , 238); color: #073763; display: inline-block; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700; line-height: 1; outline: 0px; padding: 5.5px 13px 6.5px 11.5px; text-decoration: none;"><span class="FollowButton-bird" style="display: inline-block; position: relative; top: 1px;">
</span><div style="text-align: justify;">
<a class="FollowButton follow-button profile" data-scribe="component:followbutton" href="https://twitter.com/SpaceX" role="button" style="background-color: initial; border-radius: 4px; border: 1px solid rgb(85, 172, 238); display: inline-block; line-height: 1; outline: 0px; padding: 5.5px 13px 6.5px 11.5px; text-decoration: none;" title="Segui SpaceX su Twitter"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> Segui</span></a></div>
</span></span></div>
<div class="TweetAuthor" data-scribe="component:author" style="line-height: 0; margin-top: 2px; max-width: 100%; overflow: hidden !important; text-overflow: ellipsis !important; word-wrap: normal !important;">
<span style="background-color: transparent; color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span class="TweetAuthor-avatar Identity-avatar" style="background-color: transparent; border-radius: 4px; display: inline-block; height: 36px; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; text-align: justify; top: 0px; width: 36px;"><a aria-label="SpaceX (nome visualizzato: SpaceX)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/SpaceX" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><img alt="" class="Avatar" data-scribe="element:avatar" data-src-1x="https://pbs.twimg.com/profile_images/671865418701606912/HECw8AzK_normal.jpg" data-src-2x="https://pbs.twimg.com/profile_images/671865418701606912/HECw8AzK_bigger.jpg" src="https://pbs.twimg.com/profile_images/671865418701606912/HECw8AzK_normal.jpg" style="border: 0px; max-height: 100%; max-width: 100%;" /></a></span><span class="TweetAuthor-name Identity-name customisable-highlight" data-scribe="element:name" style="font-weight: 700;" title="SpaceX"></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span class="TweetAuthor-name Identity-name customisable-highlight" data-scribe="element:name" style="font-weight: 700;" title="SpaceX"><span style="background-color: transparent; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><a aria-label="SpaceX (nome visualizzato: SpaceX)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/SpaceX" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span class="TweetAuthor-name Identity-name customisable-highlight" data-scribe="element:name" title="SpaceX">SpaceX</span> </a></span></span></span></div>
<span style="background-color: transparent; color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span class="TweetAuthor-name Identity-name customisable-highlight" data-scribe="element:name" style="font-weight: 700;" title="SpaceX">
</span><span class="TweetAuthor-verifiedBadge" data-scribe="element:verified_badge" style="position: absolute; top: 0px;"><div aria-label="Account verificato" class="Icon Icon--verified " role="img" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2064%2072%22%3E%3Cpath%20fill%3D%22none%22%20d%3D%22M0%200h64v72H0z%22%2F%3E%3Cpath%20fill%3D%22%2388c9f9%22%20d%3D%22M3%2037.315c0%204.125%202.162%207.726%205.363%209.624-.056.467-.09.937-.09%201.42%200%206.103%204.72%2011.045%2010.546%2011.045%201.295%200%202.542-.234%203.687-.686C24.22%2062.4%2027.827%2064.93%2032%2064.93c4.174%200%207.782-2.53%209.49-6.213%201.148.45%202.39.685%203.69.685%205.826%200%2010.546-4.94%2010.546-11.045%200-.483-.037-.953-.093-1.42C58.83%2045.04%2061%2041.44%2061%2037.314c0-4.37-2.42-8.15-5.933-9.946.427-1.203.658-2.5.658-3.865%200-6.104-4.72-11.045-10.545-11.045-1.302%200-2.543.232-3.69.688-1.707-3.685-5.315-6.216-9.49-6.216-4.173%200-7.778%202.53-9.492%206.216-1.146-.455-2.393-.688-3.688-.688-5.827%200-10.545%204.94-10.545%2011.045%200%201.364.23%202.662.656%203.864C5.42%2029.163%203%2032.944%203%2037.314z%22%2F%3E%3Cpath%20fill%3D%22%23FFF%22%20d%3D%22M17.87%2039.08l7.015%206.978c.585.582%201.35.873%202.116.873.77%200%201.542-.294%202.127-.883.344-.346%2015.98-15.974%2015.98-15.974%201.172-1.172%201.172-3.07%200-4.243-1.17-1.17-3.07-1.172-4.242%200l-13.87%2013.863-4.892-4.868c-1.174-1.168-3.074-1.164-4.242.01-1.168%201.176-1.163%203.075.01%204.244z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; vertical-align: text-bottom; width: 1.11111em;" title="Account verificato">
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a aria-label="SpaceX (nome visualizzato: SpaceX)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/SpaceX" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"></a><br />
<div style="text-align: center;">
</div>
<a aria-label="SpaceX (nome visualizzato: SpaceX)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/SpaceX" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;">
</a></div>
<span class="u-hiddenVisually" style="border: 0px !important; clip: rect(1px 1px 1px 1px) !important; height: 1px !important; overflow: hidden !important; padding: 0px !important; position: absolute !important; text-align: justify; width: 1px !important;"><a aria-label="SpaceX (nome visualizzato: SpaceX)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/SpaceX" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;">✔</a></span></span><span class="TweetAuthor-screenName Identity-screenName" data-scribe="element:screen_name" dir="ltr" title="@SpaceX"><div style="text-align: justify;">
<a aria-label="SpaceX (nome visualizzato: SpaceX)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/SpaceX" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="TweetAuthor-screenName Identity-screenName" data-scribe="element:screen_name" dir="ltr" title="@SpaceX">@SpaceX</span></span></a></div>
</span></span></div>
</div>
<div class="Tweet-body e-entry-content" data-scribe="component:tweet" style="margin-top: 14px;">
<div class="Tweet-text e-entry-title" dir="ltr" lang="en" style="border: none; cursor: text; direction: ltr; list-style: none; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">First test of the Raptor Interplanetary Transport Engine</span></div>
<div class="Tweet-metadata dateline" style="margin-top: 3.2px; text-align: justify;">
<a class="u-linkBlend u-url customisable-highlight long-permalink" data-datetime="2016-09-27T20:10:08+0000" data-scribe="element:full_timestamp" href="https://twitter.com/SpaceX/status/780862107478654976" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">22:10 - 27 Set 2016</span></a></div>
<ul aria-label="Azioni del Tweet" class="Tweet-actions" data-scribe="component:actions" role="menu" style="border: none; list-style: none; margin: 8.4px 0px 0px; padding: 0px;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
<li class="Tweet-action" style="display: inline-block;"><a class="TweetAction TweetAction--reply web-intent" data-scribe="element:reply" href="https://twitter.com/intent/tweet?in_reply_to=780862107478654976" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><div aria-label="Risposta" class="Icon Icon--reply TweetAction-icon" role="img" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2062%2072%22%3E%3Cpath%20class%3D%22icon%22%20fill%3D%22%23697882%22%20d%3D%22M41%2031h-9V19c0-1.14-.647-2.183-1.668-2.688-1.022-.507-2.243-.39-3.15.302l-21%2016C5.438%2033.18%205%2034.064%205%2035s.437%201.82%201.182%202.387l21%2016c.533.405%201.174.613%201.82.613.453%200%20.908-.103%201.33-.312C31.354%2053.183%2032%2052.14%2032%2051V39h9c5.514%200%2010%204.486%2010%2010%200%202.21%201.79%204%204%204s4-1.79%204-4c0-9.925-8.075-18-18-18z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; transform: scaleX(1); vertical-align: text-bottom; width: 1.07639em;" title="Risposta">
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
</div>
</a></li>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: initial; white-space: initial;"> </span>
<br />
<li class="Tweet-action" style="background-color: initial; display: inline-block; margin-left: 14px; white-space: initial;"><a class="TweetAction TweetAction--retweet web-intent" data-scribe="element:retweet" href="https://twitter.com/intent/retweet?tweet_id=780862107478654976" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><div aria-label="Retweet" class="Icon Icon--retweet TweetAction-icon" role="img" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2074%2072%22%3E%3Cpath%20class%3D%22icon%22%20fill%3D%22%23697882%22%20d%3D%22M70.676%2036.644C70.166%2035.636%2069.13%2035%2068%2035h-7V19c0-2.21-1.79-4-4-4H34c-2.21%200-4%201.79-4%204s1.79%204%204%204h18c.552%200%20.998.446%201%20.998V35h-7c-1.13%200-2.165.636-2.676%201.644-.51%201.01-.412%202.22.257%203.13l11%2015C55.148%2055.545%2056.046%2056%2057%2056s1.855-.455%202.42-1.226l11-15c.668-.912.767-2.122.256-3.13zM40%2048H22c-.54%200-.97-.427-.992-.96L21%2036h7c1.13%200%202.166-.636%202.677-1.644.51-1.01.412-2.22-.257-3.13l-11-15C18.854%2015.455%2017.956%2015%2017%2015s-1.854.455-2.42%201.226l-11%2015c-.667.912-.767%202.122-.255%203.13C3.835%2035.365%204.87%2036%206%2036h7l.012%2016.003c.002%202.208%201.792%203.997%204%203.997h22.99c2.208%200%204-1.79%204-4s-1.792-4-4-4z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; transform: scaleX(1); vertical-align: text-bottom; width: 1.28472em;" title="Retweet">
</div>
<span aria-hidden="true" class="TweetAction-stat" data-scribe="element:retweet_count" style="display: inline-block; vertical-align: text-bottom;">3.865</span></a></li>
</div>
<li class="Tweet-action" style="display: inline-block; margin-left: 14px;"><a class="TweetAction TweetAction--retweet web-intent" data-scribe="element:retweet" href="https://twitter.com/intent/retweet?tweet_id=780862107478654976" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><span class="u-hiddenVisually" style="border: 0px !important; clip: rect(1px 1px 1px 1px) !important; height: 1px !important; overflow: hidden !important; padding: 0px !important; position: absolute !important; text-align: justify; width: 1px !important;">3.865 Retweet</span></a></li>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: initial; white-space: initial;"> </span>
<br />
<li class="Tweet-action" style="background-color: initial; display: inline-block; margin-left: 14px; white-space: initial;"><a class="TweetAction TweetAction--heart web-intent" data-scribe="element:heart" href="https://twitter.com/intent/like?tweet_id=780862107478654976" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><div aria-label="Mi Piace" class="Icon Icon--heart TweetAction-icon" role="img" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2054%2072%22%3E%3Cpath%20class%3D%22icon%22%20fill%3D%22%23697882%22%20d%3D%22M38.723%2012c-7.187%200-11.16%207.306-11.723%208.13-.563-.824-4.496-8.13-11.723-8.13C8.79%2012%203.533%2018.163%203.533%2024.647%203.533%2039.964%2021.89%2055.907%2027%2056c5.11-.093%2023.467-16.036%2023.467-31.353C50.467%2018.163%2045.21%2012%2038.723%2012z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; vertical-align: text-bottom; width: 0.9375em;" title="Mi Piace">
</div>
<span aria-hidden="true" class="TweetAction-stat" data-scribe="element:heart_count" style="display: inline-block; vertical-align: text-bottom;">7.619</span></a></li>
</div>
<li class="Tweet-action" style="display: inline-block; margin-left: 14px;"><a class="TweetAction TweetAction--heart web-intent" data-scribe="element:heart" href="https://twitter.com/intent/like?tweet_id=780862107478654976" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><span class="u-hiddenVisually" style="border: 0px !important; clip: rect(1px 1px 1px 1px) !important; height: 1px !important; overflow: hidden !important; padding: 0px !important; position: absolute !important; text-align: justify; width: 1px !important;">7.619 Mi piace</span></a></li>
</span></ul>
</div>
</blockquote>
</div>
</div>
<div class="resize-sensor" style="bottom: 0px; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; right: 0px; top: 0px; visibility: hidden; z-index: -1;">
<div class="resize-sensor-expand" style="bottom: 0px; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; right: 0px; top: 0px; visibility: hidden; z-index: -1;">
<div style="height: 461px; left: 0px; position: absolute; top: 0px; transition: 0s; width: 560px;">
</div>
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<div class="resize-sensor-shrink" style="bottom: 0px; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; right: 0px; top: 0px; visibility: hidden; z-index: -1;">
<div style="height: 902.75px; left: 0px; position: absolute; top: 0px; transition: 0s; width: 1100px;">
</div>
</div>
</div>
</div>
<br />
<div style="line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
</div>
</div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;"><span style="color: #073763;">Come funziona un viaggio verso Marte</span></span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Semplificando moltissimo, un razzo spaziale è alimentato da due ingredienti principali: un gas combustibile e l’ossigeno per consentirgli di bruciare sviluppando la spinta attraverso i motori. Questi ingredienti vengono compressi e inseriti in due distinti serbatoi all’interno del razzo, in modo che si incontrino quando vengono convogliati verso il motore. Ne servono grandi quantità per vincere la forza di gravità e il paradosso è che più il carico da trasportare è pesante, più serve propellente che a sua volta fa aumentare il peso del razzo al momento del lancio. Nel caso del MV, trasportare in orbita il secondo stadio già con i serbatoi pieni richiederebbe un grande dispendio di energia e un razzo ancora più grande di quello progettato, per questo motivo SpaceX ha pensato a una soluzione alternativa: portare l’astronave in orbita con il suo carico per Marte e i serbatoi vuoti, da rifornire in un secondo momento prima di intraprendere il viaggio interplanetario. Eh?!</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ok, proviamo con un esempio pratico a spiegare come funzionerà secondo il progetto di Musk. Sulla Terra viene assemblato e preparato al lancio un MV, nel primo stadio viene caricato il propellente, mentre nel secondo stadio (l’astronave) solo il materiale da portare su Marte e i passeggeri. Quando tutto è pronto, il razzo parte fragorosamente da Cape Canaveral in Florida spinto dai 42 motori del primo stadio, che raggiunge l’orbita e lascia parcheggiato il secondo stadio, che inizia a girare intorno alla Terra. Il primo stadio fa manovra, torna sulla Terra e atterra automaticamente sulla rampa da dove era partito, come fanno già oggi i Falcon 9. A questo punto gli viene agganciato sopra un nuovo secondo stadio, questa volta costituito da un’unica grande cisterna. Il primo stadio riparte e porta in orbita la cisterna, che si collega all’astronave portata in precedenza per rifornirla di propellente. A seconda delle necessità, il rifornimento può essere eseguito più di una volta: quando è stato fatto il pieno, l’astronave accende infine i suoi motori, lascia l’orbita terrestre e inizia il suo viaggio verso Marte.</span></div>
<div class="video-container" style="background-color: white; height: 0px; margin: 0px 0px 3.4em; padding: 309.375px 0px 0px; position: relative; width: 550px;">
<div class="embed" style="margin: 0px; padding: 0px;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="380" src="https://www.youtube.com/embed/0qo78R_yYFA?feature=oembed" style="height: 309.375px; left: 0px; margin: 0px; padding: 0px; position: absolute; text-align: justify; top: 0px; width: 550px;" width="675"></iframe></div>
</div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il viaggio dura in media 80 giorni, ma può variare a seconda della posizione della Terra e di Marte arrivando a 150 (sulla durata non sono stati diffusi ancora molti dettagli). Musk ha assicurato che a bordo ci saranno diverse attrazioni e aree di svago per i passeggeri, un po’ come su una nave da crociera o come le carte da gioco e il grog sui galeoni che viaggiavano per settimane dall’Europa all’America. Arrivata nei dintorni di Marte, l’astronave fa manovra per entrare nella sua sottile atmosfera frenando la discesa con i motori e infine atterra sul pianeta. Per tornare indietro avrà bisogno di fare rifornimento su Marte, sfruttando le risorse del pianeta per produrre il metano necessario per alimentare i suoi sistemi. Su Marte la forza di gravità è circa un terzo rispetto a quella terrestre, quindi l’astronave potrebbe ripartire verso la Terra usando i suoi motori, senza la necessità di una spinta maggiore fornita da un lanciatore.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;"><span style="color: #073763;">Costi</span></span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I costi di partenza per un’impresa di questo tipo sono enormi e nell’ordine delle decine di miliardi di dollari, ma secondo Musk si ridurranno all’aumentare della produzione delle astronavi e degli altri componenti. Il costo di produzione del primo stadio è stimato intorno ai 230 milioni di dollari, per la cisterna saranno necessari 130 milioni e altri 200 milioni di dollari serviranno per costruire l’astronave. SpaceX potrà tenere bassi i costi, e di conseguenza i prezzi dei biglietti, se riuscirà a utilizzare molte volte i vari componenti del MV: l’astronave dovrà resistere ad almeno 12 viaggi, la cisterna a 100 e il primo stadio a mille. A queste condizioni, un viaggio verso Marte potrebbe avere un costo per l’azienda intorno ai 62 milioni di dollari, con la possibilità di portare sul pianeta circa 450 tonnellate di materiale ogni volta.</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;"><span style="color: #073763;">Tempi</span></span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Elon Musk è noto per essere un po’ troppo ottimista quando deve indicare i tempi per la realizzazione delle sue iniziative, anche se negli ultimi anni ha iniziato a dare scadenze un po’ più realistiche. Durante la sua presentazione ha detto che il nuovo sistema interplanetario potrebbe essere pronto per i primi test a partire dalla fine del 2018 e che i voli sperimentali verso Marte potrebbero iniziare già nel 2023, tra meno di sette anni. I tempi dovranno essere coordinati con quelli degli incroci più favorevoli tra l’orbita seguita dalla Terra e quella di Marte, per ridurre la durata dei viaggi e renderli sostenibili con il MV.</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
<img alt="marte-tempi" class="aligncenter size-full wp-image-1579377" src="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/09/marte-tempi.jpg" height="400" style="border: 1px solid rgb(204, 204, 204); display: block; height: auto; margin: 0px auto; max-width: 100%; padding: 0px; text-align: justify;" width="800" /></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;"><span style="color: #073763;">Cosa c’è già</span></span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">SpaceX sta già lavorando ai test per il nuovo motore Raptor e pochi giorni fa ha eseguito con successo una prima accensione, durata pochi secondi ma sufficiente per proseguire con la messa a punto. L’azienda ha anche costruito un primo serbatoio sperimentale in fibra di carbonio, un pezzo di uno degli stadi del MV, ma lo sviluppo delle strutture di volo e di supporto sulla Terra inizierà nei prossimi mesi.</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><br />
<div class="embed" style="background-color: white; margin: 0px; padding: 0px;">
<twitterwidget class="twitter-tweet twitter-tweet-rendered" data-tweet-id="780859793443401728" id="twitter-widget-1" style="display: block; margin: 10px 0px; max-width: 100%; min-width: 220px; padding: 0px; position: static; transform: rotate(0deg); visibility: visible; width: 550px;"></twitterwidget><br />
<div class="SandboxRoot env-bp-350" data-twitter-event-id="1" style="background: 0px 0px; direction: ltr; font-stretch: normal; line-height: 1.4; position: relative; white-space: initial;">
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<br />
<article class="MediaCard
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<div class="MediaCard-widthConstraint js-cspForcedStyle" data-style="max-width: 1200px" style="margin: 0px auto; max-width: 1200px;">
<div class="MediaCard-mediaContainer js-cspForcedStyle" data-style="padding-bottom: 66.6667%" style="padding-bottom: 346.663px; position: relative;">
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</div>
</article><br />
<div class="EmbeddedTweet-tweet" style="border-color: rgb(225, 232, 237); border-image: initial; border-radius: 0px 0px 4px 4px; border-style: solid; border-width: 0px 1px 1px; padding: 14.4px 20px 11.6px;">
<blockquote cite="https://twitter.com/SpaceX/status/780859793443401728" class="Tweet h-entry js-tweetIdInfo subject expanded
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<div class="Tweet-header u-cf" style="padding-left: 45px; position: relative; white-space: nowrap;">
<div class="Tweet-brand u-floatRight" style="float: right !important; position: relative; z-index: 1;">
<span class="u-hiddenInNarrowEnv"><span style="border-radius: 4px; border: 1px solid rgb(85 , 172 , 238); color: #073763; display: inline-block; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700; line-height: 1; outline: 0px; padding: 5.5px 13px 6.5px 11.5px; text-decoration: none;"><span class="FollowButton-bird" style="display: inline-block; position: relative; top: 1px;"></span></span></span><br />
<div aria-label="" class="Icon Icon--twitter " role="presentation" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2072%2072%22%3E%3Cpath%20fill%3D%22none%22%20d%3D%22M0%200h72v72H0z%22%2F%3E%3Cpath%20class%3D%22icon%22%20fill%3D%22%2355acee%22%20d%3D%22M68.812%2015.14c-2.348%201.04-4.87%201.744-7.52%202.06%202.704-1.62%204.78-4.186%205.757-7.243-2.53%201.5-5.33%202.592-8.314%203.176C56.35%2010.59%2052.948%209%2049.182%209c-7.23%200-13.092%205.86-13.092%2013.093%200%201.026.118%202.02.338%202.98C25.543%2024.527%2015.9%2019.318%209.44%2011.396c-1.125%201.936-1.77%204.184-1.77%206.58%200%204.543%202.312%208.552%205.824%2010.9-2.146-.07-4.165-.658-5.93-1.64-.002.056-.002.11-.002.163%200%206.345%204.513%2011.638%2010.504%2012.84-1.1.298-2.256.457-3.45.457-.845%200-1.666-.078-2.464-.23%201.667%205.2%206.5%208.985%2012.23%209.09-4.482%203.51-10.13%205.605-16.26%205.605-1.055%200-2.096-.06-3.122-.184%205.794%203.717%2012.676%205.882%2020.067%205.882%2024.083%200%2037.25-19.95%2037.25-37.25%200-.565-.013-1.133-.038-1.693%202.558-1.847%204.778-4.15%206.532-6.774z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; vertical-align: text-bottom; width: 1.25em;" title="">
<span class="u-hiddenInNarrowEnv"><span style="border-radius: 4px; border: 1px solid rgb(85 , 172 , 238); color: #073763; display: inline-block; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700; line-height: 1; outline: 0px; padding: 5.5px 13px 6.5px 11.5px; text-decoration: none;"><span class="FollowButton-bird" style="display: inline-block; position: relative; top: 1px;"><a class="FollowButton follow-button profile" data-scribe="component:followbutton" href="https://twitter.com/SpaceX" role="button" style="border-radius: 4px; border: 1px solid rgb(85, 172, 238); display: inline-block; font-weight: 700; line-height: 1; outline: 0px; padding: 5.5px 13px 6.5px 11.5px; text-decoration: none;" title="Segui SpaceX su Twitter"></a></span></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<span class="u-hiddenInNarrowEnv"><span style="border-radius: 4px; border: 1px solid rgb(85 , 172 , 238); color: #073763; display: inline-block; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700; line-height: 1; outline: 0px; padding: 5.5px 13px 6.5px 11.5px; text-decoration: none;"><span class="FollowButton-bird" style="display: inline-block; position: relative; top: 1px;"><a class="FollowButton follow-button profile" data-scribe="component:followbutton" href="https://twitter.com/SpaceX" role="button" style="border-radius: 4px; border: 1px solid rgb(85, 172, 238); display: inline-block; font-weight: 700; line-height: 1; outline: 0px; padding: 5.5px 13px 6.5px 11.5px; text-decoration: none;" title="Segui SpaceX su Twitter">
<div style="text-align: center;">
</div>
</a></span></span></span></div>
<span class="u-hiddenInNarrowEnv"><span style="border-radius: 4px; border: 1px solid rgb(85 , 172 , 238); color: #073763; display: inline-block; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700; line-height: 1; outline: 0px; padding: 5.5px 13px 6.5px 11.5px; text-decoration: none;"><span class="FollowButton-bird" style="display: inline-block; position: relative; top: 1px;">
</span><div style="text-align: justify;">
<a class="FollowButton follow-button profile" data-scribe="component:followbutton" href="https://twitter.com/SpaceX" role="button" style="background-color: initial; border-radius: 4px; border: 1px solid rgb(85, 172, 238); display: inline-block; line-height: 1; outline: 0px; padding: 5.5px 13px 6.5px 11.5px; text-decoration: none;" title="Segui SpaceX su Twitter"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> Segui</span></a></div>
</span></span></div>
<div class="TweetAuthor" data-scribe="component:author" style="line-height: 0; margin-top: 2px; max-width: 100%; overflow: hidden !important; text-overflow: ellipsis !important; word-wrap: normal !important;">
<span style="background-color: transparent; color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span class="TweetAuthor-avatar Identity-avatar" style="background-color: transparent; border-radius: 4px; display: inline-block; height: 36px; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; text-align: justify; top: 0px; width: 36px;"><a aria-label="SpaceX (nome visualizzato: SpaceX)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/SpaceX" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><img alt="" class="Avatar" data-scribe="element:avatar" data-src-1x="https://pbs.twimg.com/profile_images/671865418701606912/HECw8AzK_normal.jpg" data-src-2x="https://pbs.twimg.com/profile_images/671865418701606912/HECw8AzK_bigger.jpg" src="https://pbs.twimg.com/profile_images/671865418701606912/HECw8AzK_normal.jpg" style="border: 0px; max-height: 100%; max-width: 100%;" /></a></span><span class="TweetAuthor-name Identity-name customisable-highlight" data-scribe="element:name" style="font-weight: 700;" title="SpaceX"></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span class="TweetAuthor-name Identity-name customisable-highlight" data-scribe="element:name" style="font-weight: 700;" title="SpaceX"><span style="background-color: transparent; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><a aria-label="SpaceX (nome visualizzato: SpaceX)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/SpaceX" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span class="TweetAuthor-name Identity-name customisable-highlight" data-scribe="element:name" title="SpaceX">SpaceX</span> </a></span></span></span></div>
<span style="background-color: transparent; color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span class="TweetAuthor-name Identity-name customisable-highlight" data-scribe="element:name" style="font-weight: 700;" title="SpaceX">
</span><span class="TweetAuthor-verifiedBadge" data-scribe="element:verified_badge" style="position: absolute; top: 0px;"><div aria-label="Account verificato" class="Icon Icon--verified " role="img" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2064%2072%22%3E%3Cpath%20fill%3D%22none%22%20d%3D%22M0%200h64v72H0z%22%2F%3E%3Cpath%20fill%3D%22%2388c9f9%22%20d%3D%22M3%2037.315c0%204.125%202.162%207.726%205.363%209.624-.056.467-.09.937-.09%201.42%200%206.103%204.72%2011.045%2010.546%2011.045%201.295%200%202.542-.234%203.687-.686C24.22%2062.4%2027.827%2064.93%2032%2064.93c4.174%200%207.782-2.53%209.49-6.213%201.148.45%202.39.685%203.69.685%205.826%200%2010.546-4.94%2010.546-11.045%200-.483-.037-.953-.093-1.42C58.83%2045.04%2061%2041.44%2061%2037.314c0-4.37-2.42-8.15-5.933-9.946.427-1.203.658-2.5.658-3.865%200-6.104-4.72-11.045-10.545-11.045-1.302%200-2.543.232-3.69.688-1.707-3.685-5.315-6.216-9.49-6.216-4.173%200-7.778%202.53-9.492%206.216-1.146-.455-2.393-.688-3.688-.688-5.827%200-10.545%204.94-10.545%2011.045%200%201.364.23%202.662.656%203.864C5.42%2029.163%203%2032.944%203%2037.314z%22%2F%3E%3Cpath%20fill%3D%22%23FFF%22%20d%3D%22M17.87%2039.08l7.015%206.978c.585.582%201.35.873%202.116.873.77%200%201.542-.294%202.127-.883.344-.346%2015.98-15.974%2015.98-15.974%201.172-1.172%201.172-3.07%200-4.243-1.17-1.17-3.07-1.172-4.242%200l-13.87%2013.863-4.892-4.868c-1.174-1.168-3.074-1.164-4.242.01-1.168%201.176-1.163%203.075.01%204.244z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; vertical-align: text-bottom; width: 1.11111em;" title="Account verificato">
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a aria-label="SpaceX (nome visualizzato: SpaceX)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/SpaceX" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"></a><br />
<div style="text-align: center;">
</div>
<a aria-label="SpaceX (nome visualizzato: SpaceX)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/SpaceX" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;">
</a></div>
<span class="u-hiddenVisually" style="border: 0px !important; clip: rect(1px 1px 1px 1px) !important; height: 1px !important; overflow: hidden !important; padding: 0px !important; position: absolute !important; text-align: justify; width: 1px !important;"><a aria-label="SpaceX (nome visualizzato: SpaceX)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/SpaceX" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;">✔</a></span></span><span class="TweetAuthor-screenName Identity-screenName" data-scribe="element:screen_name" dir="ltr" title="@SpaceX"><div style="text-align: justify;">
<a aria-label="SpaceX (nome visualizzato: SpaceX)" class="TweetAuthor-link Identity u-linkBlend" data-scribe="element:user_link" href="https://twitter.com/SpaceX" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; line-height: 1.2; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="TweetAuthor-screenName Identity-screenName" data-scribe="element:screen_name" dir="ltr" title="@SpaceX">@SpaceX</span></span></a></div>
</span></span></div>
</div>
<div class="Tweet-body e-entry-content" data-scribe="component:tweet" style="margin-top: 14px;">
<div class="Tweet-text e-entry-title" dir="ltr" lang="en" style="border: none; cursor: text; direction: ltr; list-style: none; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">First development tank for Mars ship</span></div>
<div class="Tweet-metadata dateline" style="margin-top: 3.2px; text-align: justify;">
<a class="u-linkBlend u-url customisable-highlight long-permalink" data-datetime="2016-09-27T20:00:57+0000" data-scribe="element:full_timestamp" href="https://twitter.com/SpaceX/status/780859793443401728" style="background-color: transparent; font-weight: inherit; outline: 0px; text-decoration: inherit;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">22:00 - 27 Set 2016</span></a></div>
<ul aria-label="Azioni del Tweet" class="Tweet-actions" data-scribe="component:actions" role="menu" style="border: none; list-style: none; margin: 8.4px 0px 0px; padding: 0px;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
<li class="Tweet-action" style="display: inline-block;"><a class="TweetAction TweetAction--reply web-intent" data-scribe="element:reply" href="https://twitter.com/intent/tweet?in_reply_to=780859793443401728" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><div aria-label="Risposta" class="Icon Icon--reply TweetAction-icon" role="img" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2062%2072%22%3E%3Cpath%20class%3D%22icon%22%20fill%3D%22%23697882%22%20d%3D%22M41%2031h-9V19c0-1.14-.647-2.183-1.668-2.688-1.022-.507-2.243-.39-3.15.302l-21%2016C5.438%2033.18%205%2034.064%205%2035s.437%201.82%201.182%202.387l21%2016c.533.405%201.174.613%201.82.613.453%200%20.908-.103%201.33-.312C31.354%2053.183%2032%2052.14%2032%2051V39h9c5.514%200%2010%204.486%2010%2010%200%202.21%201.79%204%204%204s4-1.79%204-4c0-9.925-8.075-18-18-18z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; transform: scaleX(1); vertical-align: text-bottom; width: 1.07639em;" title="Risposta">
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
</div>
</a></li>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: initial; white-space: initial;"> </span>
<br />
<li class="Tweet-action" style="background-color: initial; display: inline-block; margin-left: 14px; white-space: initial;"><a class="TweetAction TweetAction--retweet web-intent" data-scribe="element:retweet" href="https://twitter.com/intent/retweet?tweet_id=780859793443401728" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><div aria-label="Retweet" class="Icon Icon--retweet TweetAction-icon" role="img" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2074%2072%22%3E%3Cpath%20class%3D%22icon%22%20fill%3D%22%23697882%22%20d%3D%22M70.676%2036.644C70.166%2035.636%2069.13%2035%2068%2035h-7V19c0-2.21-1.79-4-4-4H34c-2.21%200-4%201.79-4%204s1.79%204%204%204h18c.552%200%20.998.446%201%20.998V35h-7c-1.13%200-2.165.636-2.676%201.644-.51%201.01-.412%202.22.257%203.13l11%2015C55.148%2055.545%2056.046%2056%2057%2056s1.855-.455%202.42-1.226l11-15c.668-.912.767-2.122.256-3.13zM40%2048H22c-.54%200-.97-.427-.992-.96L21%2036h7c1.13%200%202.166-.636%202.677-1.644.51-1.01.412-2.22-.257-3.13l-11-15C18.854%2015.455%2017.956%2015%2017%2015s-1.854.455-2.42%201.226l-11%2015c-.667.912-.767%202.122-.255%203.13C3.835%2035.365%204.87%2036%206%2036h7l.012%2016.003c.002%202.208%201.792%203.997%204%203.997h22.99c2.208%200%204-1.79%204-4s-1.792-4-4-4z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; transform: scaleX(1); vertical-align: text-bottom; width: 1.28472em;" title="Retweet">
</div>
<span aria-hidden="true" class="TweetAction-stat" data-scribe="element:retweet_count" style="display: inline-block; vertical-align: text-bottom;">3.460</span></a></li>
</div>
<li class="Tweet-action" style="display: inline-block; margin-left: 14px;"><a class="TweetAction TweetAction--retweet web-intent" data-scribe="element:retweet" href="https://twitter.com/intent/retweet?tweet_id=780859793443401728" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><span class="u-hiddenVisually" style="border: 0px !important; clip: rect(1px 1px 1px 1px) !important; height: 1px !important; overflow: hidden !important; padding: 0px !important; position: absolute !important; text-align: justify; width: 1px !important;">3.460 Retweet</span></a></li>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: initial; white-space: initial;"> </span>
<br />
<li class="Tweet-action" style="background-color: initial; display: inline-block; margin-left: 14px; white-space: initial;"><a class="TweetAction TweetAction--heart web-intent" data-scribe="element:heart" href="https://twitter.com/intent/like?tweet_id=780859793443401728" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><div aria-label="Mi Piace" class="Icon Icon--heart TweetAction-icon" role="img" style="background-image: url("data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns%3D%22http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%22%20viewBox%3D%220%200%2054%2072%22%3E%3Cpath%20class%3D%22icon%22%20fill%3D%22%23697882%22%20d%3D%22M38.723%2012c-7.187%200-11.16%207.306-11.723%208.13-.563-.824-4.496-8.13-11.723-8.13C8.79%2012%203.533%2018.163%203.533%2024.647%203.533%2039.964%2021.89%2055.907%2027%2056c5.11-.093%2023.467-16.036%2023.467-31.353C50.467%2018.163%2045.21%2012%2038.723%2012z%22%2F%3E%3C%2Fsvg%3E"); background-repeat: no-repeat; background-size: contain; display: inline-block; height: 1.25em; vertical-align: text-bottom; width: 0.9375em;" title="Mi Piace">
</div>
<span aria-hidden="true" class="TweetAction-stat" data-scribe="element:heart_count" style="display: inline-block; vertical-align: text-bottom;">7.295</span></a></li>
</div>
<li class="Tweet-action" style="display: inline-block; margin-left: 14px;"><a class="TweetAction TweetAction--heart web-intent" data-scribe="element:heart" href="https://twitter.com/intent/like?tweet_id=780859793443401728" style="background-color: transparent; outline: 0px; text-decoration: none;"><span class="u-hiddenVisually" style="border: 0px !important; clip: rect(1px 1px 1px 1px) !important; height: 1px !important; overflow: hidden !important; padding: 0px !important; position: absolute !important; text-align: justify; width: 1px !important;">7.295 Mi piace</span></a></li>
</span></ul>
</div>
</blockquote>
</div>
</div>
<div class="resize-sensor" style="bottom: 0px; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; right: 0px; top: 0px; visibility: hidden; z-index: -1;">
<div class="resize-sensor-expand" style="bottom: 0px; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; right: 0px; top: 0px; visibility: hidden; z-index: -1;">
<div style="height: 513px; left: 0px; position: absolute; top: 0px; transition: 0s; width: 560px;">
</div>
</div>
<div class="resize-sensor-shrink" style="bottom: 0px; left: 0px; overflow: hidden; position: absolute; right: 0px; top: 0px; visibility: hidden; z-index: -1;">
<div style="height: 1006.92px; left: 0px; position: absolute; top: 0px; transition: 0s; width: 1100px;">
</div>
</div>
</div>
</div>
<br />
<div style="line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
</div>
</div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;"><span style="color: #073763;">Cosa manca</span></span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tutto quello che c’è intorno al MV non solo deve essere ancora costruito, ma in molti casi progettato. Ci sono un sacco di temi e aspetti che devono essere ancora affrontati e su cui Musk non ha dato dettagli: non sappiamo come sarà organizzata la prima colonia su Marte, quali sistemi potrà usare per vivere stabilmente sul pianeta e per espandere la colonia; non abbiamo informazioni su chi metterà i soldi per tutto questo oltre a SpaceX, anche se Musk ha parlato genericamente di interessi da parte di altre aziende e auspicato contributi dalle istituzioni pubbliche. Ma, soprattutto, non sappiamo quali sistemi ci saranno a bordo dell’astronave per proteggere i passeggeri dalle radiazioni cosmiche e per mantenerli in forma, considerato che vivranno in parziale assenza di gravità per mesi, se non per tutto il resto della loro esistenza.</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;"><span style="color: #073763;">Red Dragon</span></span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">SpaceX ha un piano intermedio, per il breve periodo, che aiuterà a raccogliere dati e informazioni su viaggi spaziali verso Marte. L’azienda ha quasi completato la realizzazione del suo Falcon Heavy, una versione più potente del Falcon 9 che sarà utilizzata per inviare verso Marte la capsula spaziale Dragon 2, evoluzione di quella attuale utilizzata per il trasporto di merci verso la ISS. Il piano, in scala molto ridotta rispetto a quello annunciato ieri, rientra nelle missioni Red Dragon per testare sistemi di lancio e di atterraggio su Marte, con una prima missione in programma per i primi mesi del 2018.</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;"><span style="color: #073763;">È uno scherzo, vero?</span></span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il piano di Elon Musk sta facendo molto discutere esperti e semplici appassionati dei viaggi spaziali, con polemiche che in un certo senso ricordano quelle che circolarono nei primi anni Sessanta, quando l’allora presidente John Fitzgerald Kennedy <a href="https://www.jfklibrary.org/JFK/Historic-Speeches/Multilingual-Rice-University-Speech/Multilingual-Rice-University-Speech-in-Italian.aspx" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">annunciò</a> che gli Stati Uniti avrebbero portato l’uomo sulla Luna “entro la fine del decennio”. Quell’annuncio apparve a molti come una folle enormità, un piano irrealizzabile: eppure grazie a investimenti senza precedenti e alla dedizione di migliaia di scienziati, ingegneri e ricercatori nel luglio del 1969 Neil Armstrong scese una scaletta esplorando per la prima volta un mondo diverso dal nostro. L’idea di frontiera si spostò di colpo a quasi 400mila chilometri da noi, grazie a tecnologie che oggi ci appaiono rudimentali e quasi da incoscienti, a usarle per lasciare la rassicurante orbita terrestre.</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Musk, ma non è il solo, pensa che sia arrivato il momento di spostare di nuovo la frontiera e di farla corrispondere a un piccolo punto nel cielo, lontano milioni di chilometri da noi e già oggi popolato da un nutrito gruppo di robot che abbiamo inviato in avanscoperta. Le conoscenze e le tecnologie di base per farlo ci sono già, ma sono comunque necessari molti soldi e investimenti per rendere concreto e fattibile il progetto. Nel mezzo potrebbero andare storte moltissime cose, con incidenti disastrosi e l’alta probabilità che muoiano molte persone durante lo sviluppo del nuovo sistema di trasporto o mentre i coloni costruiranno il loro primo avamposto marziano. Musk durante la presentazione ha detto che i primi equipaggi verso Marte dovranno essere pronti ad accettare il fatto che un’avventura così incredibile potrebbe anche essere la causa della loro morte, che non ci potranno essere ripensamenti.</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white;"></span></span><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="color: #073763;">“Abbiamo deciso di andare sulla Luna in questo decennio e di impegnarci in altre imprese, non perché sono semplici, ma perché sono ardite, perché questo obiettivo ci permetterà di organizzare e di mettere alla prova il meglio delle nostre energie e delle nostre capacità”, disse nel suo famoso discorso Kennedy, immaginando che un giorno l’umanità non si sarebbe fermata alla Luna, ma si sarebbe spinta verso altri pianeti. Musk non è presidente degli Stati Uniti, non ha la Guerra Fredda, non ha le capacità retoriche di JFK, spesso balbetta e inciampa nelle parole, forse è un visionario, forse è completamente pazzo, ma crede in ogni numero del suo piano. Ora deve dimostrare c</span>he funziona.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>E. Menietti, <i><a href="http://www.ilpost.it/2016/09/28/elon-musk-piano-marte/">ll piano di Elon Musk per colonizzare Marte</a></i>, "Il Post", 28-09-16.</b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-71379851270987508902016-09-24T14:49:00.000-07:002016-10-02T18:10:31.846-07:00Appuntamento con il cinema d'autore. "Seven Days in May".<div style="text-align: center;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><a href="http://www.filmtv.it/film/6419/sette-giorni-a-maggio/recensioni/851055/#rfr:film-6419">"Sette giorni a maggio"</a></b>, di John Frankenheimer (1964), un classico della cinematografia sulla Guerra Fredda e un omaggio alla grande vitalità del sistema democratico statunitense.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="281" src="https://www.youtube.com/embed/hHNno4zpUO8" width="500"></iframe></div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-17305740649603646362016-09-21T09:41:00.000-07:002016-10-09T15:24:35.223-07:00Encyclomedia: il sapere alla portata di tutti.<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Da Umberto Eco un regalo per tutti. Su Oilproject.org, dal 20 settembre, chiunque potrà leggere gratuitamente <a href="http://www.oilproject.org/lezioni/encyclomedia" shape="rect" style="margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;" title="www.oilproject.org">3 mila saggi di Encyclomedia Online</a> sulla storia della civiltà europea, ideata e diretta dal semiologo. Una liberazione di sapere che è frutto della collaborazione tra <a href="http://www.oilproject.org/" shape="rect" style="margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;" title="www.oilproject.org">Oilproject</a>, scuola italiana online gratuita visitata ogni mese da quasi due milioni di studenti, ed <a href="http://www.encyclomedia.it/" shape="rect" style="margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;" title="www.encyclomedia.it">EM Publishers</a>, casa editrice della famiglia di Corrado Passera. </span></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Encyclomedia è una monumentale opera collettiva, un’enciclopedia che spazia attraverso la storia. Tra i vari saggi, sono stati “liberati” anche 75 libri curati dallo stesso Umberto Eco: «Si tratta di un’enciclopedia storica multimediale - ha dichiarato in passato lo scrittore - si avvale di suoni, immagini, diagrammi mobili. La sua caratteristica principale è l’intertestualità». </span></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/77yhpJzxjoQ" style="background-color: white; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;" width="560"></iframe><span style="background-color: white; text-align: justify;"></span></span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una rivoluzione dell’idea stessa di enciclopedia: non una lista di lemmi, ma infiniti percorsi tra epoche e discipline, personaggi ed opere, affrontati con un taglio interdisciplinare che permette di vedere i collegamenti che uniscono ogni storia a tutte le storie. «Quando ero al liceo - ha spiegato Corrado Passera - mi rendevo conto di studiare le materie separatamente, perdendo la possibilità di capire come le diverse discipline funzionassero tra loro. Encyclomedia è nata proprio per questo motivo. Con Umberto Eco, abbiamo analizzato i secoli vedendoli nelle loro dinamiche internazionali e interdisciplinari». </span></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: x-small;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/RV9WLdNhVT0" style="background-color: white; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;" width="560"></iframe></span><span style="background-color: white; text-align: justify;"></span></span></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«La vastità di Encyclomedia è impressionante - dichiara Luca Ghirimoldi, responsabile della didattica di Oilproject -. Non solo abbiamo raddoppiato la quantità di contenuti presenti sul sito, ma stiamo offrendo ai milioni di utenti di un’opera collettiva pensata da uno dei più grandi intellettuali dell’ultimo secolo». </span></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Stefano Guadagni, amministratore di EM Publishers, ricorda la genesi del progetto: «“Ma così, allora, possiamo raccontare la storia del mondo!” esclamò Umberto Eco scoprendo, negli anni ’90 con i primi cd e poi con Internet, la multimedialità e l’ipertesto. Era la nascita di Encyclomedia». </span></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il comitato scientifico scelto e diretto da Umberto Eco ha coinvolto 400 tra autori, studiosi e consulenti. Lo stesso Umberto Eco ha presentato il progetto in una straordinaria lectio magistralis alle Nazioni Unite nel 2013: <a href="http://webtv.un.org/watch/against-the-loss-of-memory-a-lecture-by-professor-umberto-eco/2759428883001#full-text" shape="rect" style="margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;" title="webtv.un.org">“Against the loss of memory”</a>. Contro la perdita della memoria. </span></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sul sito di Encyclomedia è disponibile la versione completa del progetto che include risorse multimediali e strumenti di ricerca che guidano in un percorso in cui comprendere, collegare e contestualizzare idee, eventi, personaggi e opere del passato. Navigando nel tempo e nello spazio si attraversano le diverse discipline, si approfondiscono i contenuti e ci si muove tra i 3 mila saggi, 40 mila schede su eventi, personaggi, opere e luoghi, 10 mila tra immagini, animazioni, brani musicali, citazioni e spezzoni cinematografici. </span></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><br /></b></span></div>
<div style="background-color: white; padding: 0px; text-align: justify;">
<b><span style="color: #073763;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Simone Vazzana, </span><i style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="http://www.lastampa.it/2016/09/20/tecnologia/idee/encyclomedia-il-sapere-pensato-da-umberto-eco-EDPzmj2AeV6IMIpbAFqPAO/pagina.html">Encyclomedia, il sapere pensato da Umberto Eco</a></i><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">, "La Stampa.it", 20-09-16.</span></span></b></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-15515143243271664812016-09-21T08:42:00.000-07:002016-10-01T14:50:41.833-07:0020 settembre 1870. Il contributo dei militari ebrei alla conquista di Roma.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14358717_1080902288652798_7633524193906091718_n.jpg?oh=d46275666848986c00c50b9a81ba02cf&oe=586FF1AA" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14358717_1080902288652798_7633524193906091718_n.jpg?oh=d46275666848986c00c50b9a81ba02cf&oe=586FF1AA" width="288" /></a></div>
<span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_57e1c94fa66a52328856866" style="display: inline;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">" Mia amatissima Annetta, ieri fu giornata abbastanza calda. Contro la mia aspettazione, le truppe pontificie fecero resistenza e si dovette coi cannoni aprire la breccia che poi fu presa d' assalto dalla fanteria e bersaglieri. La mia batteria prese parte all' azione e se ne levò con onore. Rimase morto un caporale, ferito gravemente </span><span class="text_exposed_show" style="color: #073763; display: inline; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">il mio tenente che morì stamane. Povero bel giovinottino di ventiquattro anni! Feriti ugualmente altro caporale che forse non camperà fino a stasera, e più leggermente altri quattro cannonieri. Basta, Roma è nostra e domani andrò a visitarla. Io continuo a star bene e non ti so dire con quanta soddisfazione abbia ricevuto la tua ultima lettera. Dopo tanto tempo! L' ho letta e riletta, e la portavo addosso quando andai al combattimento, a cui si marcia allegramente ma colla recondita apprensione che si sa che vi si va, ma non si sa se si avrà la fortuna di ritornarne. Fu un talismano che mi preguardò da quel nuvolo di palle che mi fischiavano d' attorno".</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline;"></span></span><br />
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: arial, helvetica, sans-serif;">Queste le parole di Giacomo Segre inviate alla fidanzata all'indomani della Breccia di Porta Pia. E' proprio il Capitano ebreo ad ordinare la prima cannonata sulle mura di cinta per porre fine al regno pontificio e realizzare quell'Unità d'Italia tanto agognata. Il Papa Pio IX aveva promesso la scomunica a chiunque avesse aperto il fuoco contro le sue truppe, e forse proprio per quello, è Segre a dare l'ordine di procedere. </span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In sua memoria, e in quella di tutti i bersaglieri ebrei, è posta una lapide nella sezione ebraica del cimitero di Chieri dove è sepolto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><a href="https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/1080902288652798/?type=3&theater"><b><br /></b></a></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><a href="https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/1080902288652798/?type=3&theater">20 settembre 1870, Giacomo Segre apre la Breccia di Porta Pia</a></i>, "Progetto Dreyfus", 20-09-16.</b> </div>
</span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-20833202324533675082016-09-19T22:48:00.000-07:002016-10-02T18:03:57.130-07:00Appuntamento con la fantascienza. "La meteora infernale".<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/La_meteora_infernale">"La meteora infernale"</a> ("The Monolith Monster", 1957), di John Sherwood.</span></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="//www.dailymotion.com/embed/video/x10wc8v" width="480"></iframe><br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="//www.dailymotion.com/embed/video/x10wenu" width="480"></iframe><br />
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="//www.dailymotion.com/embed/video/x10wgag" width="480"></iframe><br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-42853889510148621392016-09-19T21:42:00.000-07:002016-10-02T18:02:00.315-07:00L'Europa riscopre la leva obbligatoria.<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L’Europa ripensa alla leva e l’Italia potrebbe essere costretta a seguirla per far fronte ai diversi contesti operativi in campo nazionale ed estero.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La legge Martino sospese il servizio di leva dal 1 gennaio 2005, seguendo un pensiero largamente condiviso in Europa svanita la minaccia sovietica. Erano gli anni in cui i grandi eserciti erano concepiti solo come dei costosi relitti della guerra fredda. Francia, Italia, Germania, decisero per la professionalizzazione delle forze armate. Nel 2010 anche il Parlamento svedese, sposò la linea della non più necessaria difesa su larga scala. Passano pochi anni e la coscrizione ritorna ad essere considerata non più un’idea dei nostalgici, ma un’esigenza. Il problema nasce dalle difficoltà riscontrate nella transizione ad una esclusiva forza di volontari. La cultura europea dell’arruolamento volontario è ben diversa da quella statunitense. Le stesse forze armate europee difficilmente riescono a competere sul mercato del lavoro, principalmente nei paese con un’economia sana che genera opportunità di lavoro. La Svezia, ad esempio, sta considerando l’opportunità di censire, a partire dal prossimo anno, tutti i diciassettenni arruolabili nel 2019. Il nuovo progetto, che attende il via libera dal parlamento, includerà le donne. Molti altri paesi europei stanno prendendo in considerazione tale opportunità. La Norvegia è il primo paese della NATO ad introdurre la coscrizione per le donne.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per i francesi, una delle risposte al terrorismo, ormai concepito come minaccia universale e non localizzata, è il ricorso alla leva obbligatoria. Il progetto proposto, fortemente sostenuto dal Partito Socialista, prevede una formazione militare obbligatoria di sei mesi. La coscrizione in Germania è stata sospesa il 24 marzo del 2011. Soltanto cinque anni fa, il governo tedesco riteneva non più necessario il mantenimento di un grande esercito, svanita la minaccia sovietica. La coscrizione, prevista nella costituzione tedesca, può essere reintrodotta con una semplice legge approvata dal parlamento, anche se lo scorso giugno, il Ministro della Difesa Ursula Von der Leyen, ha negato tale possibilità. Nel pacchetto Civil Defense Concept di 69 pagine, si analizzano le misure precauzionali da attuare in presenza di minacce reali.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L’arruolamento obbligatorio è citato nel capitolo Civil support for the armed forces del documento e si focalizza sugli adempimenti obbligatori della Bundeswehr per difendere la frontiera esterna della NATO. Al culmine della guerra fredda la Bundeswehr annoverava, tra civili e militari, 670.000 unità. Attualmente, l’esercito tedesco è formato da 177 mila militari ed 87 mila civili. Aggirato, quindi, il limite imposto nel 2011 fissato a 185 mila unità. Anche considerando i tagli, la Germania possiede il secondo esercito d’Europa, dietro solo il Regno Unito. Berlino ha già dato il via libera al reclutamento di altri 14.300 soldati “per contrastare le minacce moderne in tutti i settori”. Il reclutamento sarà completato entro i prossimi sette anni. Il Ministero della Difesa tedesco ha già annunciato che il bilancio per la spesa militare crescerà dagli attuali 34,2 ai 39,2 miliardi di euro entro il 2020. Il primo step di 4.400 unità riguarderà in parte il personale civile che già presta servizio con le forze armate tedesche. L’idea per la nuova leva tedesca, prende spunto dal progetto destinato ai volontari attualmente in vigore: breve formazione iniziale di sei mesi e ventitré mesi di servizio attivo. Sul modello tedesco, potrebbe basarsi il progetto della leva obbligatoria italiana. Sei mesi di addestramento e possibilità di continuare il proprio iter militare partecipando ai concorsi. Ogni anno si addestrerebbero 500mila 18enni, donne comprese.Tra supporto logistico, difesa del territorio nazionale, gestione immigrati, rotazione delle truppe e missioni all’estero, l’Italia annovera 100 mila soldati tra uomini e donne su quindici brigate. La Lituania, che ha sospeso la leva nel 2008, ha reintrodotto il servizio lo scorso anno e per i prossimi cinque. L’intenzione del Parlamento è quella di rendere la coscrizione definitiva con la creazione di una seconda brigata. Quando i paesi dell'Unione Europea decisero di abbandonare l'arruolamento, alcuni dei problemi di oggi erano già prevedibili. In parte, l’esigenza di riportare in vigore la coscrizione, riflette la preoccupazione (reale o meno) delle nazioni baltiche per un attacco russo. Solo in parte dicevamo perché la necessità è ben stratificata. Gli attacchi terroristici hanno richiesto enormi risorse in termini di sicurezza (Francia) ed appurato le criticità nel numero del personale (Germania) nel gestire il costante flusso di rifugiati. C’è poi quel contributo europeo nella NATO, mai concettualizzato come militare, ma come un supporto logistico per la presenza in Europa degli Stati Uniti. Questi ultimi hanno incoraggiato le nazioni europee a costruire forze orientate verso missioni di proiezione come in Afghanistan, con l'invio di truppe lontane dai confini nazionali. Convogliando i fondi in questa direzione, la spesa militare interna è diventata opzionale. Oggi la coscrizione potrebbe diventare elemento vincolante per le società multiculturali in continua evoluzione. Fino a pochi anni fa, tali teorie venivano bollate come eretiche. Le esigenze attuali tra missioni all'estero, lotta contro lo Stato islamico in Siria ed Iraq, monitoraggio dei flussi dei rifugiati provenienti da tutto il Mediterraneo, supporto per gli alleati della NATO e future (reali o meno che siano), dovranno comunque confrontarsi con i bilanci europei destinati alla difesa, di gran lunga inferiori a quello degli Stati Uniti. Sulla carta, tutti i membri della NATO dovrebbero spendere il 2 per cento del PIL sulla spesa militare. Soglia chiaramente ipotetica. Ideale, per certi versi, ma solo in un paese con una forte e stabile economia. L’economia tedesca, ad esempio, non può attualmente garantire un investimento superiore all’1,2 per cento. Non avrebbe quindi senso riempire le caserme con migliaia di reclute senza poi fornire loro attrezzature e mezzi moderni. Per anni l’Europa si è crogiolata della presenza statunitense, a cui è stata affidata la “prima linea”, concepita tradizionalmente. Non aver previsto l’evoluzione di quella prima linea è stato un errore.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Franco Iacch, <i><a href="http://www.ilgiornale.it/news/mondo/leuropa-ricorre-leva-e-litalia-potrebbe-seguirla-1306470.html">L'Europa ricorre alla leva e l'Italia potrebbe seguirla</a></i>, "Il Giornale.it", 14-09-16.</b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-73166080870730565222016-09-18T14:53:00.000-07:002016-09-18T14:50:05.739-07:00Ecco perché alle Paralimpiadi l'Ucraina ha vinto tante medaglie.<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Alle Paralimpiadi di Atlanta del 1996, le prime a cui partecipò come nazione indipendente, l’Ucraina ottenne solamente una medaglia d’oro e nel medagliere finale si piazzò al 44esimo posto. A Sydney, quattro anni dopo, i risultati degli atleti ucraini migliorarono, seppur di poco: tre medaglie d’oro e 35esimo posto nel medagliere. Nell’edizione successiva l’Ucraina ottenne sorprendentemente ventiquattro ori, ben ventuno in più rispetto a Sydney. Da allora la delegazione Ucraina non è mai scesa sotto la sesta posizione nel medagliere e anzi, si è praticamente sempre migliorata. A Pechino, nel 2008, ottenne gli stessi risultati del 2004, mentre a Londra 2012 di ori ne vinse 32. Oggi, alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, l’Ucraina si trova al terzo posto nel medagliere con 38 ori, 33 argenti e 35 bronzi. Se dovesse mantenere questa posizione, sarebbe il miglior risultato di sempre e terminerebbe la manifestazione sopra squadre storicamente più forti e attrezzate come gli Stati Uniti e l’Australia.</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><img alt="medagliere" class="alignnone size-full wp-image-1568643" src="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/09/medagliere.png" style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;" width="100%" /></span></div>
<div class="adv_inread" style="background-color: white; margin: 0px; padding: 0px;">
</div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I risultati dell’Ucraina alle Paralimpiadi sono ancora più incredibili se si considera che è una nazione in guerra dal 2014 e che parte dei suoi territori orientali è ancora occupata dalle milizie filo-russe. Da almeno tre anni inoltre la sua economia si trova in una profonda recessione. Ma non è finita qua, dato che alle Olimpiadi di agosto l’Ucraina ha ottenuto il suo peggior risultato dal 1996, piazzandosi al 31esimo posto nel medagliere con solamente due ori.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gran parte del sorprendente successo della nazionale ucraina è da attribuire a Valeriy Sushkevych, presidente del Comitato paralimpico ucraino. Sushkevych, che si muove in sedie a rotelle dopo che si ammalò di poliomielite da bambino, è il responsabile del progetto Invasport, un programma per sviluppare capillarmente l’organizzazione e le strutture sportive riservate ai disabili. Grazie a Invasport, ogni regione ucraina è oggi dotata di scuole e centri sportivi pensati per accogliere persone con disabilità. La maggior parte degli atleti paralimpici ucraini ha iniziato a praticare sport in questi centri, dove inizialmente le persone vengono invitate per praticare attività di riabilitazione. Sushkevych sostiene che più o meno cinque fra circa cento persone impegnate nella riabilitazione scoprono di cavarsela bene in un determinato sport nei centri Invasport, e da lì decidono di iniziare gli allenamenti.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel 2014, quando la Russia invase la Crimea, Invasport perse il suo centro di Yevpatoria, il più importante per grandezza e numero di atleti. Ma nonostante questo, la diffusione omogenea in tutto il paese dei centri Invasport attutì la perdita delle strutture in Crimea. Sushkevych, <a href="http://www.bbc.com/news/world-europe-37348969" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">intervistato recentemente da <em style="margin: 0px; padding: 0px;">BBC</em></a>, ha detto che a causa dei problemi causati dalla perdita della Crimea prima e dalla guerra nella parte orientale del paese poi, la preparazione degli atleti ucraini non è stata ottimale e a Rio de Janeiro i risultati sarebbero potuti essere ancora migliori.</span></div>
<blockquote style="background-color: white; border-left: 2px solid rgb(41, 166, 196); display: inline-block; margin: 0px 0px 3em; padding: 0px; position: relative; quotes: none;">
<div style="background: none 0% 0% repeat scroll rgb(247, 247, 247); line-height: 1.3em; padding: 2em !important; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Posso dire con certezza che avremmo potuto ottenere risultati migliori se non ci fosse stata la guerra. E l’obiettivo per il mio team nel movimento paralimpico ucraino è di mostrare sempre il meglio possibile.</span></div>
</blockquote>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white;"></span></span><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L’assistenza ai disabili e la mancanza di strutture adeguate ad ospitarli è da tempo un problema per il governo ucraino, che però negli ultimi anni non si è trovato nelle condizioni per poter garantire dei miglioramenti. Con la guerra questo problema è diventato ancora più urgente, per via dei molti soldati che ritornano dall’est del paese con ferite e menomazioni. Per far fronte a un problema così urgente quindi, il governo ucraino ha deciso di appoggiarsi all’organizzazione di Invasport, già ben avviata e funzionante. Di conseguenza, anche se come detto da Sushkevych c’è ancora molto da fare, a partire dalle strutture, Invasport ha ricevuto più fondi statali e i suoi centri accolgono sempre più persone.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><i><a href="http://www.ilpost.it/2016/09/17/ucraina-paralimpiadi-2016/">Alle Paralimpiadi l'Ucraina va fortissimo</a></i>, "Il Post.it", 17-09-16.</b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-37686985504248865182016-09-18T12:42:00.000-07:002016-09-18T15:18:15.957-07:00Chi ha issato la bandiera a Jwo Jma ?<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/08/iwo-jima-2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/08/iwo-jima-2.jpg" height="200" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: white; text-align: start;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-small;"><b>I Marines americani in posa dopo aver issato la seconda bandiera <br />sul monte Suribachi sull'isola giapponese di Iwo Jima, <br />il 23 febbraio 1945 (United States Marines Corps)</b></span></span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In un </span><a href="http://www.marines.mil/News/Press-Releases/Press-Release-Display/Article/924206/marine-corps-updates-its-official-records-of-first-flag-raising-over-iwo-jima/" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">comunicato</a><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> diffuso il 24 agosto, il Corpo dei Marines degli Stati Uniti ha detto di aver sbagliato a identificare due uomini che si pensava avessero aiutato a issare la prima delle due bandiere americane sulla cima del monte Suribachi durante la violenta battaglia per la conquista dell’isola giapponese di Iwo Jima nel 1945. La notizia è arrivata poco più di due mesi dopo che i Marines avevano detto di aver identificato in modo sbagliato una delle persone che avevano issato la seconda bandiera, </span><a href="http://www.ilpost.it/2016/05/04/foto-iwo-jima/" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">il momento immortalato dalla famosissima fotografia scattata dal fotografo di <em style="margin: 0px; padding: 0px;">Associated Press</em> Joe Rosenthal</a><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">, che</span><a href="http://www.ilpost.it/2011/03/29/pulitzer-fotografia/" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;"> vinse il premio Pulitzer</a><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> e divenne un’icona.</span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/08/iwo-jima.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="iwo jima" border="0" class="alignnone size-full wp-image-1551841" src="http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/08/iwo-jima.jpg" height="310" style="border: 0px; color: #073763; font-family: arial, helvetica, sans-serif; margin-top: 0px; padding: 0px;" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 12.8px; text-align: center;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;"><b><span style="background-color: white; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;">La foto di Rosenthal (AP Photo/Joe Rosenthal)</span></b></span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;">La vicenda delle due bandiere e degli uomini che le issarono il 23 febbraio 1945 fa parte della storia del Corpo dei Marines. I dettagli su cosa successe quel giorno, però, sono oggetto di maggiore attenzione da quando un </span><a href="http://www.omaha.com/columnists/hansen-spurred-in-part-by-omaha-man-s-research-marine/article_514348e0-0e47-11e6-9bd9-c39b126f962c.html" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-decoration: none;">articolo </a><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;">dell’</span><em style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;">Omaha World-Herald</em><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;"> raccontò nel 2014 la ricerca di due storici amatoriali, che dimostrava che una delle persone nella celebre foto di Rosenthal era stata identificata in modo sbagliato. A maggio, il Corpo dei Marines aveva annunciato di aver avviato un’indagine sulla fotografia, che seguiva quelle fatte per alcuni documentari. Il mese successivo, i Marines avevano detto che un gruppo di esperti – guidato da un generale dei Marines in pensione – era giunto alla conclusione che uno dei Marines nella seconda foto era stato identificato in maniera sbagliata. L’uomo che inizialmente si pensava essere l’ufficiale farmacista della Marina John Bradley era in realtà un Marine di Detroit chiamato Harold Schultz. Bradley, che era stato insignito della </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Navy_Cross" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-decoration: none;">Navy Cross</a><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;"> e divenne il soggetto del libro (da cui poi venne tratto un film) </span><em style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;"><a href="https://www.amazon.it/Flags-our-fathers-battaglia-Jima/dp/881701432X" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">Flags of Our Fathers</a>, </em><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;">scritto dal figlio James, era invece tra i soldati che issarono la prima e meno famosa bandiera.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dopo aver terminato l’indagine sul momento in cui venne issata la seconda bandiera, il gruppo di esperti dei Marines aveva iniziato a investigare sulla prima, usando in parte le stesse prove fotografiche e gli stessi materiali dell’indagine iniziale. Il gruppo ha concluso che, contrariamente a quanto sostenuto in precedenza, i due Marines Louis C. Charlo e James R. Michels non erano tra i soldati che issarono la prima bandiera. Charlo aveva preso parte a un pattugliamento di ricognizione sul monte Suribachi con altri tre soldati, mentre Michels si era occupato della sicurezza della zona circostante mentre veniva issata la prima bandiera. Il direttore della Divisione di Storia del Corpo dei Marines Charles P. Neimeyer ha detto durante un’intervista telefonica che nel 2011 un ricercatore indipendente aveva contattato il suo reparto per la prima volta, portando prove che dimostravano che Charlo e Michels non avevano issato la prima bandiera. Dopo l’indagine sulla foto di Rosenthal, Neimeyer aveva deciso che sarebbe stato prudente cercare di aggiornare i dati sul momento in cui venne issata la prima bandiera.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Secondo il comunicato dei Marines del 24 agosto, gli uomini che issarono la prima bandiera furono Bradley, il primo luogotenente Harold G. Schrier, il sergente Ernest I. Thomas Jr., il sergente Henry O. Hansen, il caporale Charles W. Lindberg e il soldato semplice Philip L. Ward. A differenza della seconda bandiera, non esistono foto del momento in cui venne issata la prima. Ma per i Marines che stavano combattendo sotto la cima del monte, quello fu un momento molto più significativo: fu il primo segnale della conquista del territorio più importante dell’isola e che un giorno la sanguinosa battaglia sarebbe potuta finire. Sulla vetta del monte Suribachi, l’unica macchina fotografica nei paraggi nel momento in cui venne issata la prima bandiera apparteneva al sergente Louis Lowery, che era anche un fotografo per la rivista <em style="margin: 0px; padding: 0px;">Leatherneck</em>, ma che in quel frangente era impegnato a ricaricare la pellicola della sua macchina dopo aver scattato una serie di foto qualche istante prima. «La nostra storia è importante e dobbiamo far sì che sia il più accurata possibile per i nostri Marines e le loro famiglie. Dopo aver analizzato il momento in cui venne issata la seconda bandiera e aver trovato alcune incoerenze, abbiamo deciso di riesaminare anche il momento della prima bandiera, per essere certi di averlo raccontato correttamente», ha detto in un comunicato il generale Robert Neller, comandante del Corpo dei Marines.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Negli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale, quando gli aerei da guerra americani <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Boeing_B-29_Superfortress" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">B-29 Superfortress</a> bombardavano regolarmente il Giappone continentale, gli Stati Uniti decisero che Iwo Jima e il suo campo d’aviazione erano un posto ideale in cui far atterrare gli aerei danneggiati durante il lungo ritorno verso le <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Isole_Marianne_Settentrionali" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">Isole Marianne Settentrionali</a>. L’operazione militare per la conquista dell’isola, nota come Operation Detachment, andò avanti per più di un mese e portò alla morte di oltre cinquemila Marines americani e di quasi tutti i circa 21mila soldati giapponesi a difesa dell’isola vulcanica, la cui forma ricorda vagamente quella di una bistecca.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: center;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><iframe allowfullscreen="allowfullscreen" frameborder="0" height="450" src="https://www.google.com/maps/embed?pb=!1m18!1m12!1m3!1d231914.8803976303!2d141.24618572893024!3d24.738206912841576!2m3!1f0!2f0!3f0!3m2!1i1024!2i768!4f13.1!3m3!1m2!1s0x60ec20bd85e79d1d%3A0xee0bf18f78f4f09b!2sIwo+Jima!5e0!3m2!1sit!2sit!4v1472554529590" style="border-style: initial; border-width: 0px; clear: both; display: inline-block; margin: 1em auto; max-width: 100%; padding: 0px; width: 530px;" width="600"></iframe></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quando il 23 febbraio vennero issate le bandiere americane, i Marines stavano combattendo da quasi quattro giorni. Le mitragliatrici e i cecchini giapponesi appostati nelle trincee della base di Suribachi colpivano i soldati americani che cercavano di avvicinarsi alla montagna alta 169 metri. La mattina del 23 febbraio, però, il primo pattugliamento di ricognizione statunitense salito sul monte non incontrò nessuna resistenza, stando ai documenti del Corpo dei Marines. Quando la pattuglia scese dalla montagna, un’altra di circa 30 Marines, guidata da Schrier, iniziò a salire sul monte Suribachi. Schrier aveva ricevuto una piccola bandiera americana da un altro luogotenente, a cui era stato ordinato di assicurasi che la pattuglia la portasse con sé, sempre secondo i documenti del Corpo dei Marines. Gli uomini di Schrier iniziarono la salita e dopo quasi due ore di cammino raggiunsero la cima della montagna, dove organizzarono alcune postazioni di difesa mentre un gruppetto di soldati cercava un punto in cui issare la bandiera. Due soldati trovarono un tubo di scolo giapponese, mentre altri cinque piantarono la bandiera. Alle 10.30 circa venne issata la prima bandiera americana su Iwo Jima. Le navi a largo della costa suonarono le sirene, mentre i Marines nelle trincee guardarono i loro orologi e alzarono lo sguardo. Neimeyer ha raccontato che nel corso degli anni molti testimoni oculari si sono ricordati della prima bandiera, mentre quasi nessuno aveva idea dell’orario preciso in cui venne issata la seconda.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Poco dopo il momento in cui Lowrey scattò le sue foto e Schrier comunicò via radio che la cima della montagna era sicura, la prima bandiera venne tirata giù e rimandata ai soldati ai piedi della montagna: sarebbe dovuta diventare un trofeo di guerra, mentre sul monte Suribachi doveva essere piazzata una bandiera più vistosa. Circa due ore dopo, una pattuglia di rifornimento tornò in vetta alla montagna: questa volta con una bandiera più grande e Rosenthal al seguito.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><i><a href="http://www.ilpost.it/2016/09/18/la-storia-della-prima-bandiera-di-iwo-jima/">La storia della prima bandiera di Jwo Jma</a></i>, "Il Post", 18-09-16.</b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-54595240578039247062016-09-18T12:14:00.000-07:002016-09-18T14:51:21.436-07:00Identikit del nuovo segretario generale delle Nazioni Unite.<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<em style="margin: 0px; padding: 0px;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questa è la traduzione di un <a href="https://www.bloomberg.com/view/articles/2016-09-13/what-it-takes-to-lead-the-united-nations" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">articolo</a> pubblicato da Bloomberg View, la divisione di Bloomberg News che pubblica editoriali su temi di attualità, diretta dall’ex giornalista del New York Times David Shipley.</span></em></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mentre l’attuale segretario generale della Nazioni Unite (ONU) Ban Ki-moon partecipa alla sua ultima assemblea generale, i delegati di tutti gli stati membri stanno cercando di capire chi potrebbe essere il suo successore. I quattro <em style="margin: 0px; padding: 0px;">straw poll</em> segreti – una sorta di simulazione dell’elezione che serve a sondare le intenzioni di voto – già svolti dal Consiglio di Sicurezza non offrono molti indizi in questo senso. Nonostante siano già trapelati, i <a href="http://fingfx.thomsonreuters.com/gfx/rngs/UN-ELECTION/0100213T2QL/index.html" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">risultati</a> degli <em style="margin: 0px; padding: 0px;">straw poll</em> non rivelano come hanno votato i cinque membri con diritto di veto dell’ONU. Il presunto favorito, l’ex primo ministro portoghese Antonio Guterres, potrebbe quindi essere fuori dalla corsa.</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Capire che tipo di persona dovrebbe assumere l’incarico è in realtà molto più semplice. Dovrebbe essere qualcuno in grado di spingere la comunità internazionale ad affrontare l’unica vera sfida esistenziale del genere umano: il cambiamento climatico. Far sì che i paesi facciano progressi sullo storico accordo di Parigi di dicembre sarà il compito più importante del nuovo segretario generale dell’ONU. Il prossimo capo delle Nazioni Unite dovrebbe poi essere capace di spingere con decisione per le riforme istituzionali. È fondamentale, per esempio, che le <a href="http://blogs.cfr.org/patrick/2016/09/06/un-peacekeeping-challenges-loom-ahead-of-london-summit/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">operazioni di pace</a> dell’ONU proteggano le persone invece che <a href="http://www.un.org/News/dh/infocus/centafricrepub/Independent-Review-Report.pdf" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">abusarne</a>, o che siano usate come <a href="http://peaceoperationsreview.org/featured-data" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">programmi di formazione professionale</a> per membri incapaci delle forze militari di nazioni povere e con governi repressivi. Più in generale, il prossimo segretario generale dovrebbe rafforzare l’attività di vigilanza, abolire i programmi inefficaci o ridondanti e rivedere il<a href="http://www.heritage.org/research/reports/2015/06/the-us-should-push-for-fundamental-changes-to-the-united-nations-scale-of-assessments" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;"> bilancio dell’ONU</a> in modo da garantire che tutti i paesi paghino la loro parte.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In altre parole, l’ONU ha bisogno di un capo che abbia comprovate capacità politiche e di gestione, e la volontà di fronteggiare <a href="http://www.humanosphere.org/world-politics/2016/07/a-lone-hand-raised-on-the-question-of-u-n-responsibility-for-cholera-in-haiti/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">verità spiacevoli</a>. Da questo punto di vista, sarebbe utile che il segretario generale non avesse un mandato rinnovabile di cinque anni, ma uno solo di sette anni, così da avere più tempo per ottenere cambiamenti al riparo dalle<a href="http://blogs.cfr.org/patrick/2016/08/02/help-wanted-staffing-the-next-secretary-generals-united-nations/" style="font-weight: 600; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;"> pressioni politiche</a>.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.8em; padding: 0px 0px 2em; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Prima del voto finale del mese prossimo ci saranno altri <em style="margin: 0px; padding: 0px;">straw poll</em>. Sarebbe il caso di renderli trasparenti, in modo da dare al vincitore finale la possibilità di ottenere un sostegno più diffuso da parte dell’istituzione che inizierà a guidare.</span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><i><a href="http://www.ilpost.it/2016/09/17/segretario-generale-onu/">Come dovrà essere il nuovo capo dell'ONU</a></i>, "Il Post", 17-09-16.</b></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-61551571059212640152016-09-18T10:48:00.000-07:002016-09-18T15:15:31.715-07:00In Svizzera si preferisce il lavoro socialmente utile alla prigione.<h3 style="box-sizing: border-box; letter-spacing: 0.01em; line-height: 1.4em; margin: 0px auto; max-width: 40rem; padding: 1em 0px; text-align: justify; text-rendering: optimizeLegibility;">
<strong style="box-sizing: border-box; line-height: inherit;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">L’anno scorso, nel canton Zurigo, 6'300 giorni di detenzione sono stati scontati non dietro alle sbarre, ma eseguendo un lavoro socialmente utile. Grazie alla Fondazione per l’assistenza a carcerati ed ex carcerati, le persone hanno la possibilità di lavorare in una struttura diurna invece di pagare una multa o di scontare una pena inferiore a 180 giorni.</span></strong></h3>
<div style="box-sizing: border-box; letter-spacing: 0.01em; line-height: 1.5em; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 40rem; padding: 1em 0px; text-align: justify; text-rendering: optimizeLegibility;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dal 1997, qui si possono scontare pene detentive e pecuniarie con lavori di pubblica utilità e ottenere un sostegno in vista di un reinserimento nel mercato del lavoro.</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="color: #073763; font-family: arial, helvetica, sans-serif; letter-spacing: 0.01em;">Nella struttura c’è un centro di raccolta di rifiuti elettronici, a cui si rivolgono anche le grandi aziende. Al pianterreno si smontano i vecchi apparecchi e si recuperano le materie prime di valore quali il rame e altri metalli. Queste vengono poi portate altrove e riutilizzate in nuovi prodotti.</span></div>
<div style="box-sizing: border-box; letter-spacing: 0.01em; line-height: 1.5em; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 40rem; padding: 1em 0px; text-align: justify; text-rendering: optimizeLegibility;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nell’atelier della <a href="http://zsge.ch/" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; box-sizing: border-box; line-height: inherit; text-decoration: none;" target="_blank">Fondazione per l’assistenza a carcerati ed ex carcerati di Zurigo</a>, i materiali riciclati sono utilizzati anche per realizzare prodotti venduti sul posto oppure nel <a href="http://zsge.ch/shop/" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; box-sizing: border-box; line-height: inherit; text-decoration: none;" target="_blank">negozio online</a>. Si possono ad esempio trovare orologi fatti con dischi in vinile oppure agendine ricoperte da circuiti elettrici stampati.</span></div>
<div style="box-sizing: border-box; letter-spacing: 0.01em; line-height: 1.5em; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 40rem; padding: 1em 0px; text-align: justify; text-rendering: optimizeLegibility;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Il lavoro di pubblica utilità è meno costoso della prigione. E comporta un valore aggiunto», afferma il responsabile della struttura Hape Ottlik. Dal canto loro, i partecipanti al programma ottengono un aiuto per reintegrarsi nel mondo del lavoro e <i><a href="http://www.swissinfo.ch/ita/un-altro-modo-di-scontare-la-pena_il-lavoro-invece-della-prigione/42445846?&linkType=guid&ns_mchannel=rss&srg_evsource=rss">nella società.</a></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><i><a href="http://www.swissinfo.ch/ita/un-altro-modo-di-scontare-la-pena_il-lavoro-invece-della-prigione/42445846?&linkType=guid&ns_mchannel=rss&srg_evsource=rss">Il lavoro invece della prigione</a></i>, "Swiss-info", 17-09-16.</b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9100716950681417576.post-86910009208448229822016-09-18T09:58:00.000-07:002016-10-09T16:04:07.896-07:00Impariamo l'inglese con i film. "The Conflict" .<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><a href="http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=6138">"The Conflict"</a></b> (1973), di Jack Gold.</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In originale inglese, con sottotitoli in italiano.</span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="293" src="https://www.youtube.com/embed/7L9ctIVcDiw" width="520"></iframe>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0