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I misteri della Storia. - Ai confini della realtà.



I rotoli del Mar Morto



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I segreti della Bibbia












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Il mistero delle linee di Nazca













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Il mistero degli Ittiti


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I segreti dei Templari
















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 Il manoscritto Voynich





















Il manoscritto si può scaricare liberamente da questo sito .
Cfr. anche :
http://wpage.unina.it/dellaval/Voynich.pdf;
http://www.windoweb.it/desktop_foto/foto_Manoscritto_Voynich.htm ;
http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=288 ;
https://archive.org/details/TheVoynichManuscript
https://ia700305.us.archive.org/6/items/TheVoynichManuscript/Voynich_Manuscript.pdf .

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I segreti delle piramidi
e altri misteri dell'antico Egitto.












 


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Nostradamus




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I misteri del nazismo




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11 settembre 2001












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A I  C O N F I N I
D E L L A  R E A L T A'



Il viaggio nel tempo




 














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La spedizione Dyatlov





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UFO











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(serie televisiva statunitense)
























6 commenti:

  1. A mio avviso il manoscritto di Voynich è uno dei misteri più interessanti che ci siano e ad esser sincero fino a qualche giorno fa neanche sapevo della sua esistenza.
    Ho guardato il video incuriosito e devo dire che per la prima volta History Channel mi lascia un po' con l'amaro in bocca. Nonostante questo canale faccia degli ottimi video, la logica di questo servizio ha lasciato molto a desiderare. Ad esempio la domanda che mi sorge spontanea è: come è possibile trarre delle conclusioni se prima non si conosce a fondo il materiale?
    Mi spiego meglio: per tutta la lunghezza del video c'è un susseguirsi di nomi e ipotesi, che poi sono tutte smentite alla fine, e in che modo? con un semplice carbonio 14. Se stai cercando di risolvere un mistero, e a quanto pare è uno dei più grandi che esistano, parti almeno dalle uniche certezze che puoi avere, ovvero la data d'appartenenza.
    Capisco che questo dia un effetto di spettacolarità al tutto, ma alla fine del video è come se non si fosse detto nulla di nuovo.
    Ritornando al manoscritto, devo dire che, secondo me, l'unica ipotesi “che regge” è quella fatta da Renè Isenberg (credo si scriva cosi). Questa studiosa sostiene che il libro sia stato scritto da un giovane Leonardo da Vinci. Molti indizi avvalorano la sua tesi, come ad esempio che quasi tutte le donne sono raffigurate anche con organi maschili (questo forse per la sua scarsa conoscenza dell'anatomia, vista la giovane età), oppure che sotto l'ariete ci sia scritto Lionardo (la sua firma) ed altro ancora.
    In conclusione, è un mistero affascinante e spero che qualcuno riesca a decifrarlo, anche se in questo modo perderebbe molto del suo fascino.
    Faenza Angelo 3O

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    1. Il Voynich è un manoscritto alchemico databile alla prima metà del XV secolo D.C., scritto in un codice che, ancora oggi, non è stato possibile decifrare.
      Il nome Voynich viene dall'antiquario Wilfrid Voynich, che ritrovò il libro agli inizi del secolo scorso a Dragona (vicino Roma), presso il collegio gesuita di Villa Mondragone.
      Parlare del manoscritto di Voynich non è semplice. Si tratta di uno dei capitoli più misteriosi dell'età moderna, in molti hanno provato a dare delle risposte, ma per ora i risultati (con le eccezioni che vedremo) sono stati scarsi e spesso contraddittori.
      Cominciamo con una delle poche verità che riguardano questo libro, ovvero quando è stato realizzato. Gli esami al carbonio 14 hanno evidenziato che il volume è della prima metà del XV secolo: questo ci fa escludere tutti quei personaggi a cui finora è stata attribuita la paternità del manoscritto (personaggi citati nei video riportati dal blog), visto che nascono, in alcuni casi, anche centinaia di anni dopo.
      La teoria secondo cui sarebbe stato un giovane Leonardo da Vinci ad aver realizzato il manoscritto è sicuramente la più affascinante. Ma campata in aria come le altre. Leonardo è certamente quello più vicino, come data, all'epoca della creazione del libro (visto che nasce nel 1452), ma ci sono molti punti a sfavore di questa tesi. Il Voynich è un libro articolato ed elaborato, sicuramente non partorito dalla mente di un bambino o di un giovane. In più, aggiungiamo che per produrre un manoscritto del genere occorrevano grande perizia sia nella scrittura che nella realizzazione dei colori usati, oltre a molti anni per terminarlo ed un costo che un bambino non poteva affrontare.
      Diciamo anche che i disegni di Leonardo (i primi databili) sono decisamente più curati di quelli che troviamo sul Voynich e anche il tratto è completamente diverso.
      Vorrei aggiungere che se fosse stato Leonardo il creatore del Voynich, avremmo trovato sicuramente altri scritti con lo stesso codice e forse anche la chiave per decifrarlo.

      La teoria che sia stato l'alchimista Jacobi (Jacobus) a Tepenece a scrivere il libro, è inverosimile, tenuto conto che intercorrono 150 anni tra la datazione del libro e la nascita dell'alchimista.
      Però, Jacobi (Jacobus) sicuramente è una figura importante per quanto riguarda il Voynich: infatti, le analisi all'infrarosso hanno evidenziato sul manoscritto proprio la firma dell'alchimista al servizio di Rodolfo II d'Asburgo.. Quindi è presumibile che per alcuni anni il libro sia stato in suo possesso. Tesi avvalorata dal fatto che nel 1666 Jan Marek Marci, che fu prima professore e poi rettore dell'università di Praga, inviò il libro ad Athanasius Kircher (Gesuita e filosofo) insieme ad una lettera dove chiedeva di tradurre il manoscritto.
      Da qui ci si ricollega al ritrovamento di Voynich: infatti il manoscritto venne scoperto dal giovane antiquario proprio in una cassa che apparteneva ad Athanasius Kircher.

      Le mie conclusioni.
      Mi sento di attribuire la creazione del Voynich a due possibili figure:
      1. un alchimista vissuto tra la fine del medioevo e l'inizio dell'era moderna, forse poco noto e che scrisse quest'unico libro, con un suo codice, di cui si è persa la chiave per decifrarlo;
      2. oppure, un truffatore. Parliamo di secoli dove l'alchimia e la magia erano passatempo di re e nobili. Quindi, esiste la concreta possibilità che il libro sia stato creato con l'intento di essere venduto (dietro un lauto compenso) come un'opera rara e dai grandi poteri.

      Ovviamente le mie sono supposizioni grossolane e dettate da una conoscenza della storia che circonda il libro decisamente sommaria (anche se mi ripropongo di approfondire l'argomento).
      Molto probabilmente non scopriremo mai la verità su questo volume, ed il suo mistero continuerà ad affascinare le generazioni a venire.

      Francesca Clemente 3^ Os

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  2. La spedizione Dyatlov.
    A volte, con troppa facilità viene accostata la parola UFO a eventi che sembrano privi di una risposta logica. Se oggi è diventato un modo per creare degli scoop televisivi, in quegli anni rappresentava la scusa migliore per insabbiare esperimenti o esercitazioni top secret (vedi Roswell, nel 1947). In quel periodo gli USA e l'URSS si trovavano in una situazione di pace precaria e sarebbe bastato un nonnulla per far scoppiare una nuova guerra. Forse, proprio per questo motivo si tirò in ballo l'ipotesi degli UFO. Un metodo semplice per non scoprire il fianco all'avversario.
    Quindi, il mio parere è che quei ragazzi si trovarono, per loro sfortuna, in mezzo ad una esercitazione missilistica, magari la sperimentazione di qualche missile chimico.

    Angelo Faenza - 3^0s

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  3. Ho guardato il documentario storico sulla civiltà degli Ittiti e l'ho trovato molto interessante, specie
    per la circostanza che la loro scrittura sembra legata in qualche modo all'inglese.
    Ho riflettuto sul fatto che un paese cosi lontano dall' Occidente presentasse questi aspetti nel linguaggio,
    ma anche nella legislazione, con norme tanto ferree quanto estreme, norme che d'altra parte sono state
    fondamentali per la costruzione e il controllo di un impero potente come pochi altri nella storia antica.
    Resta l'interrogativo circa il loro declino, spiegato da alcuni storici come conseguenza di un colpo di stato.
    Se questa è la verità, si è tentati quindi dal concludere che neppure gli Ittiti siano riusciti a creare una società
    in cui l'interesse generale prevalesse su quello del singolo individuo o di gruppi più o meno importanti.
    Frederyc Montesano, 1^ As.

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  4. Il 25 Gennaio del 1959, nove studenti dell'Istituto Politecnico degli Urali, appassionati escursionisti, partirono per una spedizione sul versante settentrionale della catena montuosa degli Urali con l'intento di raggiungere l'Ortoten , uno dei monti più affascinati e difficili...Il 2 Febbraio i 9 ragazzi trovarono la morte in circostanze apparentemente misteriose...
    L'incidente ebbe vasto eco e risalto da parte dell'opinione pubblica statunitense, dando quindi modo di sciorinare, nel corso degli anni, teorie decisamente fantasiose o improponibili, alternate ad altre decisamente più interessanti e suggestive.
    Una delle teorie che ovviamente incuriosì l'opinione pubblica fu quella della morte per contaminazione da sostanze radioattive determinate da esperimenti segreti del governo dell'ex Unione Sovietica. I ragazzi, secondo questa teoria, si trovarono inconsapevolmente nel pieno di un' esercitazione o sperimentazione di nuove armi segrete fra cui i temibili missili R-7.

    La teoria degli Alieni è forse una delle più suggestive e fantasiosa. Seppur non suffragata da alcun elemento oggettivo e basata esclusivamente sulle misteriose “sfere arancioni“ nel cielo degli Urali, ha per anni coinvolto pseudo esperti in ufologia nel tentativo di dare una spiegazione concreta a reale a questa estemporanea congettura.

    La teoria dell'aggressione della popolazione Mansi è stata quella cavalcata in prima istanza in virtù delle lesioni rinvenute sui corpi di alcuni dei 9 giovani.
    Questa ipotesi venne quasi immediatamente scartata dalle autorità ed in seguito anche dall'opinione pubblica in quanto attorno alla Tenda dell'ultima notte furono rinvenute solo ed esclusivamente le impronte dei 9 ragazzi.

    La teoria del complotto governativo è sicuramente tra le più affascinanti, ma anch'essa non suffragata da alcun elemento oggettivo. I 9 sfortunati ragazzi, a causa della deviazione non preventivata rispetto al percorso programmato, si ritrovarono inconsapevolmente in zona militare protetta e furono testimoni di qualche evento a cui non dovevano assistere. Per questo motivo le autorità governative decisero di eliminare gli scomodi testimoni.
    Questa teoria ricalca a grandi linee la teoria sulla sperimentazione dei famosi missili R-7.

    Fra le altre teorie da segnalare, c'è quella che ipotizza l'aggressione di un personaggio mostruoso, comparabile all'onnipresente Yeti.

    Tutte queste teorie appaiono più o meno strampalate e comunque non sono sostenute da alcun elemento oggettivo e credibile.

    Donnie Eichar ( film-maker e scrittore) ha presentato recentemente uno studio che spiegherebbe l'incidente: il passo Djatlov sarebbe stato flagellato da una “tempesta di vento o tempesta perfetta” . Questa tempesta causò repentini spostamenti d'aria ed un assordande rumore nei pressi della tenda che, secondo Eichar generò una gran quantita di infrasuoni.
    Questi infrasuoni avrebbero causato perdita di sonno, mancanza di respiro ed attacchi di panico. L'insieme di questi effetti avrebbe causato la paura immotivata di alcuni ragazzi che in preda ad attacchi pseudo isterici avrebbero tagliato la tenda dall'interno per fuggire all'esterno. Gli altri amici li avrebbero seguiti nel tentativo di soccorrerli nel buio della notte ed in quel contesto ostile avrebbero trovato la morte.
    Questo fenomeno naturale lascia comunque dei punti interrogativi difficilmente spiegabili e delle domande senza risposta.
    “Come giustificare la contemporaneità degli attacchi di panico o di follia ?” .
    “Perchè non uscire, come appare logico, dall'entrata della tenda ed invece si tenta di fuggire dall'ipotetico pericolo praticando un vasto taglio lato opposto della tenda ? “
    “Perchè uscire tutti dalla tenda senza lasciare nessuno a presidiarla?”

    Domande a cui probabilmente non troveremo alcuna risposta…

    Francesca Clemente 3^Os ederafry@hotmail.it

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  5. I Templari, noti anche come Cavalieri Templari o Ordine dei Templari, sono un'organizzazione miliare monastica.

    La nascita dell'ordine si colloca nella Terrasanta al centro delle guerre tra forze cristiane e islamiche scoppiate dopo la prima crociata indetta nel 1096, e intorno al 1118-1119 alcuni cavalieri decisero di fondare il nucleo originario dell'ordine templare, il doppio ruolo di monaci e combattenti, che contraddistinse l'ordine templare negli anni della sua maturità, fu sempre fonte di perplessità in ambito cristiano.
    I templari si distinguevano con una sottoveste bianca, nera o bigia (con mantello bianco solo per i fratelli cavalieri) e con una croce rossa sul torace o sulla schiena.
    Per quella poca conoscenza che ho riguardanti i Templari tramite un gioco (Assassin's Creed), volevano ordine e potere, e per riuscire nel loro progetto svolsero sostanzialmente tre azioni, oltre a quella religiosa: l'attività militare, la coltivazione delle terre, la gestione di sistemi economici e finanziari.
    Nel 18 marzo del 1314, a Parigi, su una piccola isola del fiume Senna vengono arsi sul rogo l’ultimo Gran Maestro dei Cavalieri Templari Jacques de Molay ed altri seguaci.
    Sui Templari sono stati scritti un numero incredibile di libri. Tanti sono i misteri ancora insoluti che avvolgono questo potentissimo Ordine di monaci-guerrieri. In cosa consisteva il loro terribile segreto? Esiste il tesoro dell’Ordine? Cosa si sa oggi di questi cavalieri? Ma chi erano veramente? Quali motivazioni li animavano? Di quali saperi occulti erano a conoscenza? Quali simboli li legavano in un’eterna fratellanza? Sono ancora fra noi? Troppe le domande e i misteri da scoprire sul loro conto, che penso non si sapranno mai.

    I segreti dei Templari, molto si è scritto e detto senza mai averne colto la vera essenza e la spiritualità, sempre ben celata sotto i bianchi mantelli.

    Caramuta Michele 5°A
    michelecaramella@hotmail.it

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