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sabato 28 marzo 2015

Nuove frontiere della robotica.

Giocare a pallone o a basket con agili robot umanoidi capaci anche di ballare, provare emozioni e assistere disabili e anziani, garantendo loro la massima protezione. Avere a disposizione robot comandati a distanza, in grado di lavorare in ambienti ostili senza far correre rischi all’uomo, o indossare isoscheletri robotici per assistere nella camminata e nei gesti quotidiani persone con mobilità ridotta. Il futuro non è mai stato così vicino e potrà essere toccato con mano dal 26 al 28 marzo 2015 presso i padiglioni di Fiere di Parma nel corso di MECSPE, la fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione, organizzata da Senaf, vero e proprio punto di riferimento per il comparto della meccanica e della subfornitura. 

La manifestazione offrirà una panoramica completa di materiali innovativi, macchine, lavorazioni e sistemi per implementare la produzione, con 1.229 espositori, 31 isole di lavorazione, 15 quartieri tematici, 9 saloni tematici, 10 piazze d’eccellenza, 103 tra convegni e miniconferenze organizzati da aziende, università e istituti di ricerca. 

Tra queste, spicca sicuramente la Piazza della Robotica & degli Umanoidi in cui verrà analizzata a fondo l’interazione uomo-macchina che in questi ultimi anni, grazie soprattutto agli algoritmi automatici di apprendimento del movimento umano, ha fatto passi da gigante. Così sarà possibile interagire con Nao, un umanoide presentato dall’Università degli Studi di Padova in grado di ballare e di rialzarsi in caso di caduta, di capire cosa gli viene detto e rispondere con la sua voce, o con Orobot, un robot autonomo sviluppato per assistere gli anziani in casa, capace di identificare le persone, segnalare qualsiasi evento si verifichi all’interno delle mura domestiche, rilevare intrusioni ed effettuare chiamate in videoconferenza. 

Le ultime frontiere della robotica presenti a Mecspe riguarderanno anche innovazioni rivolte al mondo della riabilitazione e al miglioramento della deambulazione per le persone con mobilità e indipendenza ridotta. In particolare, l’Istituto di Biorobotica della scuola di Sant’Anna presenterà due progetti di robotica indossabile inerenti a questo problema: WAY, un esoscheletro di mano volto al recupero della funzionalità della mano post trauma con assistenza funzionale alla presa degli oggetti e il progetto CYBERLEGs, incentrato sulla realizzazione di un sistema di ausilio alla camminata naturale per soggetti a mobilità ridotta, quali anziani o amputati. Una protesi robotizzata che, grazie ad una sorta di servomotore, asseconda in maniera attiva il movimento dell’arto permettendo a chi ha subito un’amputazione, di camminare, salire le scale, alzarsi con il minimo sforzo fisico. 

MECSPE: a Parma le ultime frontiere della robotica, La Stampa, 27/03/15. 

2 commenti:

  1. Che spettacolo la tecnologia. Penso sia davvero il futuro del mondo.. Robot in grado di aiutare anziani o persone invalide? È davvero il massimo che si può chiedere. C'è da prendere in atto poi che tali robot sapranno agire di conseguenza in base alle circostanze, e verificare la problematicità di una situazione. Io credo davvero che questo progetto sia unico, e che potremmo sfruttare i robot con il tempo anche in ambito lavorativo. L'unica perplessità è questa: se i robot riusciranno a lavorare meglio e piu velocemente rispetto ad un essere umano, poi che ne sarà di noi? Quanti posti di lavoro si potrebbero perdere? E quanta disoccupazione potrebbe esserci? In un paese come l'Italia, già devastato dalla disoccupazione, sarebbe giusto pensare anche a questo. Spendere i soldi per un robot, o far fare lo stesso lavoro del robot ad un essere umano? Forse, se si riuscissero a coordinare le cose, il mondo sarebbe davvero un posto migliore. Ed è a questo che tutti aspiriamo!

    Peccato non essere stato a Parma, se ne è parlato molto poco di questa fiera. Lo avessi saputo prima avrei partecipato, sarebbe stato davvero interessante.

    Stefano Segatori V As

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  2. Questo articolo è molto interessante in quanto mostra l'evoluzione in campo tecnologico. Una tecnologia simile è una scoperta molto importante che potrebbe aiutare molte persone tra cui anziani o disabili secondo i progetti dei robot WAY, CYBERLEGs e Orobot.
    Potrebbero essere utilissimi perchè non aiuterebbero soltanto le persone in difficoltà fisica, ma anche coloro che li circondano o li assistono. Oltre a questi lati positivi ci sono anche quelli negativi in quanto lo sviluppo dell'intelligenza e della capacità fisica dei robot potrebbe superare l'essere umano; questo comporterebbe, oltre a meno posti di lavoro e più spese per lo stato, anche il "fallimento" del genere umano.
    Credo comunque che siano progetti che debbano essere presi in considerazione, nei limiti, per evitare che si presentino i suddetti lati negativi.
    Szulc T. III^ N

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