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mercoledì 6 agosto 2014

Telecamere a scuola.


Tra le tante sciocchezza che si è costretti ad ascoltare, vi è anche quella  -sostenuta con veemenza da alcuni  'esperti'-  secondo cui l'installazione di un sistema di videosorveglianza nelle scuole, attraverso le telecamere a circuito chiuso, violerebbe la privacy.
Chiunque possegga un minimo di giudizio capisce perfettamente che si tratta, appunto, di balordaggini, visto che ormai le telecamere rappresentano una costante nella vita quotidiana di ciascuno di noi  (senza che nessuno ci chieda il permesso di essere ripresi). E lo rappresentano anche in alcuni istituti scolastici, dove sono stati già installati sistemi di videosorveglianza, con buoni risultati nella prevenzione e nel contenimento della devianza disciplinare studentesca e di altre forme di illegalità.
Le telecamere a scuola costituiscono ormai una priorità assoluta, a fronte soprattutto della drastica riduzione del personale ausiliario, che prima riusciva quantomeno ad evitare i danni più gravi alle strutture e le aggressioni fisiche e verbali in ambito scolastico.
Per un approfondimento, cfr. qui, quiquiquiquiquiquiquiquiquiqui, qui  (per non andare oltre).
Per un esame dei regolamenti, v. quelli dei seguenti istituti statali: "A. Balzico"  (Cava de' Tirreni), "I. Newton"  (Camposampiero, Padova), C. N. "P. Diacono"  (Cividale del Friuli, Udine), che per inciso ha adottato la divisa scolastica"E. Majorana" (Seriate, Bergamo),. E se ne potrebbero citare altri.
Sotto, una serie di filmati sul ruolo della videosorveglianza nel contrasto alla delinquenza e di altri fenomeni di devianza sociale:











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