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mercoledì 21 maggio 2014

Ancora sull'alternanza scuola-lavoro.

 
È un esperimento unico in Italia, quel modello duale tedesco di alternanza scuola-lavoro tante volte auspicato da più parti per avvicinare bisogni delle imprese e mondo dell'istruzione. Ducati e Lamborghini (entrambe di proprietà del gruppo Volkswagen) avvieranno assieme al glorioso Istituto Aldini-Valeriani di Bologna una «Scuola dei mestieri » che consentirà ai ragazzi di svolgere gli ultimi due anni di studio parte in fabbrica e parte nelle aule. Sei mesi di studio e sei mesi di lavoro, con una doppia formazione che consente ai ragazzi di avere una concreta ed immediata possibilità di impiego sviluppando le competenze specifiche che servono ai due colossi dell'industria. Per partire a settembre ci stanno lavorando da mesi la Regione, le due aziende interessate, l'Ufficio scolastico regionale e il ministero dell'istruzione, tanto che sia a Borgo Panigale (casa delle «Rosse») che a Sant'Agata Bolognese (dove nascono i bolidi del Toro) è stata fissata e rimandata più volte la data di presentazione in attesa che i dettagli tecnici vengano definiti. E infatti tutti sono molto prudenti, perché gli aspetti legislativi da sistemare sono parecchi e ci sono ancora molti tasselli da incastrare, ma il progetto che sta per tagliare il traguardo è una sorta di rivoluzione, tra l'altro replicabile anche in altre aziende. L'unico che può permettersi al momento di parlarne è l'assessore regionale alla scuola Patrizio Bianchi, che sull'iniziativa potrebbe mettere parte dei fondi assicurati dal progetto «Garanzia giovani», lanciato il Primo maggio, e altri incentivi legati al mondo dell'apprendistato. «È giusto che le aziende e il ministero ci pensino bene, perché è un esperimento unico in Italia — ammette — ma noi non molliamo, se ci sono problemi li affronteremo e risolveremo assieme perché uno dei nostri compiti è sempre stato quello di fare gli sperimentatori».Sono anni che si parla di rilanciare l'istruzione tecnica. Tra i tanti che si sono spesi sul tema c'è anche l'ex premier Romano Prodi, intervenuto più volte per invitare i giovani a rivalutare questi istituti. E sono anni che le scuole stringono alleanze e accordi con le imprese, così come lo stesso istituto Aldini- Valeriani che ha già progetti di collaborazione con Ducati. Ma questa volta è diverso perché sarebbero gli stessi tedeschi del gruppo Volkswagen, che possiedono da due anni Ducati e dal 1998 Lamborghini, che esporterebbero in uno degli istituti gioiello della formazione tecnica bolognese quel modello tedesco tanto invidiato e studiato. Il progetto secondo le intenzioni coinvolgerà almeno una cinquantina di ragazzi nel suo primo anno di vita, e prenderà forma nel biennio finale dell'istituto unendo la teoria della scuola con l'esperienza pratica in azienda, con lezioni e percorsi di lavoro protetti all'interno delle fabbriche. Nella bozza iniziale di progetto, che è stata cambiata profondamente e continua a cambiare in questi mesi, si legge che «il sistema duale è senza ombra di dubbio l'aspetto vincente del modello formativo tedesco, poiché da un lato permette di inserire efficacemente i giovani nel mondo del lavoro sin dal termine della scuola dell'obbligo e, dall'altro, consente alle aziende di investire in futuri collaboratori ». In questa ipotesi iniziale i percorsi sarebbero stati remunerati con il rimborso da tirocinante nella parte svolta a scuola e con un contratto a tempo determinato per la parte in azienda. Ma in queste settimane i tecnici stanno lavorando su altre ipotesi di inquadramento, come l'apprendistato. In sostanza, accertato che le aziende e le istituzioni locali sono disposte a investire fondi nell'iniziativa, si tratta di capire come riconoscere come «scuola» i mesi passati in azienda e arrivare così, al termine della «Scuola dei mestieri» di Ducati e Lamborghini, al raggiungimento del diploma. Per lanciarsi direttamente nel mondo del lavoro.  

Marco Bettazzi, Rivoluzione alle Aldini, metà studio metà lavoro in Lamborghini e Ducati, "La Repubblica" (Bologna), 18-05-14.

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Se andrà in porto verrà ricordato come il primo esperimento in Italia di modello duale di alternanza scuola-lavoro. Gli artefici sarebbero le aziende Ducati e Lamborghini, del gruppo Volkswagen, e l' Istituto Aldini Valeriani di Bologna, sino ad alcuni anni fa di gestione comunale, che rappresenta una vera e propria 'Scuola dei mestieri': l’accordo punta infatti a permettere agli studenti dell’istituto superiore di svolgere in fabbrica una parte delle ore settimanali degli ultimi due anni di corso.
Ad annunciare le intenzioni, ad un passo dalla ratifica, è stato l’edizione bolognese della ‘Repubblica’ Bologna. Il progetto prevederebbe una alternanza di sei mesi di studio e sei mesi di lavoro, con una doppia formazione per dare ai ragazzi una concreta ed immediata possibilità di impiego.
Secondo l'assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi, "è giusto che le aziende e il ministero ci pensino bene, perché è un esperimento unico in Italia - ammette - ma noi non molliamo: se ci sono problemi li affronteremo e risolveremo assieme perché uno dei nostri compiti è sempre stato quello di fare gli sperimentatori".
“Per partire a settembre - spiega il quotidiano - ci stanno lavorando da mesi Regione Emilia-Romagna, le due aziende interessate, l'Ufficio scolastico regionale e il ministero dell'Istruzione. Gli aspetti legislativi da sistemare sono parecchi e ci sono ancora molti tasselli da incastrare”.

Alessandro Giuliani, Bologna: la "Scuola dei mestieri punta in alto", "La Tecnica della Scuola", 18-05-14.

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Sotto, video sull'Istituto  -o meglio sugli istituti-  "Aldini Valeriani Siriani" di Bologna:




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