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lunedì 15 dicembre 2014

Sopravviverà la scuola italiana fino al 2024 ? 2.

A scuola si passa gran parte della giornata e, purtroppo, in molti devono fare i conti non solo con prof, compiti e interrogazioni, ma anche con un clima da incubo. Oggi il governo presenta nuove proposte nate dalle consultazioni online su La Buona Scuola: tra queste ci saranno soluzioni a problemi strutturali che richiedono interventi immediati? Non è una novità infatti che nelle scuole ogni tanto i termosifoni si rompano o siano regolati male, ma secondo una ricerca di Skuola.net sta accadendo fin troppo spesso: su ben 6mila studenti solo il 30% sostiene che a scuola ci sia la giusta temperatura. Ben 1 ragazzo su 2 studia al freddo a scuola. Uno su 6, invece, lamenta il problema opposto: cioè che i termosifoni sono settati male, e quindi sono troppo caldi. Altre storie di termosifoni da incubo arrivano dagli stessi ragazzi che hanno partecipato al sondaggio: ecco cosa succede nelle classi quando il termosifone funziona male.
 
 
CLASSI AL POLO NORD... - Il 56% degli studenti denuncia: a scuola fa freddo. Infatti, per quasi il 29% i termosifoni sono regolati su una temperatura troppo bassa, mentre per un altro 27% non funzionano: o sono rotti (11%) o non vengono accesi perché costerebbe troppo (16%). Così, via libera a giacconi, sciarpe, coperte e stufe. Uno su due per combattere il freddo sta tutto il giorno con il cappotto, il 37% si veste molto pesante. Quasi il 4% si organizza con stufette e altri apparecchi, mentre il 7% porta le coperte.
 
...O AI TROPICI - Il 14% degli studenti ha il problema opposto: temperature troppo alte. La soluzione più comune, in questo caso, è aprire le finestre: lo sostiene ben il 67% dei ragazzi. Chi ci va di mezzo sono gli studenti che si trovano vicino al termosifone, che per combattere l'eccessivo calore sono costretti ad aprire le finestre ammalandosi di continuo. Il 27%, invece, ha ripescato dall'armadio le magliette a maniche corte. 

STORIE DA INCUBO SUI TERMOSIFONI - Ma cosa succede nelle classi, davvero tante, in cui è presente questo problema? Lo abbiamo chiesto agli stessi studenti durante la nostra indagine. Tra malanni, sprechi e sbalzi di temperatura, ecco le loro testimonianze sulla scuola vissuta ogni giorno.  
Barricati in classe con il giaccone - Alcuni giorni spesso indossiamo tutti il giaccone in classe, oppure teniamo sempre la porta e finestre chiuse per far scaldare l'ambiente anche se l'aria diventa molto pesante. Ma questo non ci importa, almeno si sta un pochino al caldo. 
Nessun patteggiamento - Nella nostra scuola il freddo è un problema comune a tutte le classi e, dopo averlo fatto presente alla preside, ci è stato risposto che il termosifone è regolato con la temperatura esterna quindi non si può alzare. (Padova) 
Tubi incrostati, classi al freddo - Ci dicono sempre che i tubi del riscaldamento non vengono puliti da anni e che c'è troppa polvere all'interno! E' una situazione che va avanti così da generazioni...le uniche aule riscaldate sono la presidenza la vicepresidenza e gli uffici vari, da anni ormai andiamo avanti con scaldini plaid e cappotti.
Termosifoni solo fino alla 4° ora - I termosifoni non sono sufficientemente caldi e vengono spenti in quarta ora, e per le volte che bisogna stare a scuola fino alle 14.30 fa freddino.
Spenti - Siamo a dicembre e non hanno ancora acceso i termosifoni.
Troppa spesa, portatevi le coperte - Nella mia scuola non vogliono accendere i riscaldamenti perché dicono consuma troppa luce e noi siamo costretti a stare con i cappotti e a portarci le coperte.
Un'ora sola ti vorrei - In classe i termosifoni vengono accesi solo dalle 7:30 fino alle 8:30 (all'incirca) fatto sta che dalla seconda ora in poi si muore di freddo soprattutto ai piani superiori che dovrebbero essere più riscaldati ed invece siamo costretti a mettere giacche o altro.
16 gradi in classe e niente da fare - Nella mia scuola abbiamo seri problemi di riscaldamento solo in un lato della scuola, il blocco B, ma anche se è stata fatto richiesta di modificare questa situazione, la preside in modo molto scortese ha risposto che lei non può fare niente e che bisogna chiedere direttamente alla Provincia. Successivamente la prof di riferimento della mia classe gentilmente si è informata e ci ha riferito che hanno sbagliato a fare l'impianto di quel blocco e non si può rifare, di conseguenza ci dovremmo tenere la situazione attuale: giaccone durante le lezioni per combattere i 16 gradi che si registrano in classe. (Rovigo)  
Stufe in giro per la scuola - Dipende dall'aula in cui stiamo, quando siamo in quella con i riscaldamenti rotti abbiamo una stufetta portatile che mettiamo in giro per riscaldarci e se il freddo aumenta parecchio usiamo anche delle coperte. 
Bronchite per tutti - Per alcuni di noi la situazione è davvero difficile sia d'estate sia d'inverno, il sole entra nella classe in modo aggressivo e chi si trova agli ultimi banchi davvero dopo un po' si sente male, diciamocelo chiaro, il sole in testa per 5 ore non è molto bello... quindi di estate fa caldo per il sole, di inverno il sole resta, ovviamente perché nonostante le nostre richieste non esistono tapparelle, il sole persiste, i termosifoni posti dietro le nostre spalle e bollenti peggiorano la situazione, per rinfrescarci un po' non ci resta altro che aprire le finestre, e io sono già alla seconda bronchite dell'anno, nessuno ci ascolta, niente tapparelle, niente abbassamento della temperatura dei termosifoni e chi ci rimette siamo sempre noi dei mitici ultimi banchi. (Avellino) 
Due ore di riscaldamento - Nella nostra scuola i termosifoni vengono lasciati accesi per circa due ore poi arriva il freddo, considerando che stiamo li dentro per circa 6 ore, non è il massimo.  
Termosifoni illogici - Il riscaldamento è debole e spesso spento. La scuola è enorme, i caloriferi posizionati senza nesso logico, tipo 4 in due metri quadri e poi nessuno per 40 metri.
Riscaldamento in tilt - Ogni anno, in questo periodo, il sistema di riscaldamento va in tilt e intere classi si ritrovano al freddo. Per riscaldarci portiamo borse dell'acqua calda elettriche, coperte o indossiamo semplicemente i nostri giubbotti. Nonostante le richieste delle rappresentanti, la situazione non cambia e la scuola rimane aperta. 
30 minuti al caldo - I termi sono accesi per i primi 30 minuti della prima ora di lezione, poi si muore di freddo! 
Termosifoni a metà - I caloriferi vanno...si...per metà, letteralmente per metà, da una parte è caldo e dall' altra parte è freddo...nonostante ciò abbiamo i pinguini in classe che gironzolano con le loro palline di neve! Passiamo dalle 5\6 ore in classe e la maggior parte con i cappotti pesanti...non si può.... 
I soldi non bastano - Purtroppo non riescono a star dietro ai costi del riscaldamento, alle 11 li spengono e ci son persone che hanno il rientro fino alle 16. (Genova)
Tra caldo e freddo...il malanno! - Ragazzi che stando seduti vicino al termosifone si sentono male per il caldo, costretti ad aprire le finestre con caldo e freddo molti gli ammalati
Spreco di energia - I riscaldamenti sono abbastanza inutili poiché molte finestre sono ancora rotte quindi rimangono aperte. Inoltre le infiltrazioni del tetto nell'ultimo piano non aiutano.
Dalla padella alla brace - Fino alla metà del mese di Novembre il riscaldamento era completamente spento ("la provincia non ci da i soldi"), poi è stato attivato e attualmente nelle classi vi è un caldo insopportabile, se i custodi non se ne accorgono abbiamo l'abitudine di chiudere i condotti dei termosifoni, perché la situazione è davvero insopportabile. (Siena)
 

2 commenti:

  1. Ho iniziato ad andare a scuola nel 1989 e ad oggi, stiamo oramai nel 2015, questo è ancora un problema, nelle scuole italiane. Andavo in una
    scuola elementare di Roma e mi ricordo che durante il periodo invernale tornavo a casa puntualmente raffreddato, soprattutto dopo le ore di
    Educazione Fisica, durante le quali si sudava e si prendevano le freddate. Oltre che la palestra, per fare Educazione Fisica, visto che si suda,
    ci dovrebbero essere delle docce, sia per una questione igienica, sia per evitare malanni di vario tipo.
    Purtroppo abbiamo strutture obsolete, con impianti vecchi e molti a rischio di crolli. Capita spesso di entrare in istituti e vedere zone
    transennate per pericolo caduta di cornicioni.
    Mi ricordo un aneddoto di quando stavo al 2° superiore. Mi trovavo in un Istituto di Bassano Romano, in provincia di Viterbo: si staccò il
    neon, per fortuna senza creare danni alle persone. La scuola è lo specchio della società in cui viviamo: abbiamo una scuola che a livello
    strutturale è a pezzi, come la nostra società.
    Angelo Pierezza - 5^

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  2. Sarò breve e conciso:
    TUTTI i servizi pubblici compresi gli istituti scolastici vanno privatizzati, salgono i costi ma aumenta la produttività. Penso sia la soluzione migliore.
    Simone Atzu 3Ns
    simone.atzu@gmail.com

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