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sabato 19 settembre 2015

Dormire a sufficienza per andare bene a scuola.

Dormire fa bene. Il nostro cervello ha bisogno di un certo numero di ore di sonno per essere pronto ad affrontare ogni nuova giornata. E se i ritmi della quotidianità civilizzata ci hanno portano a svegliarci presto, la scienza ha rivelato che se la scuola iniziasse dopo le 10 di mattina, gli studenti andrebbero meglio a scuola. E non è un fattore di pigrizia, semplicemente questione di chimica.

Paul Kelley è un esperto del sonno, lavora infatti allo Sleep and Circadian Neuroscience Institute at the University of Oxford ed è stato proprio lui a dichiarare che si perdono in media 10 ore di sonno a settimana. Per i ritmi a cui siamo abituati dormiamo poco o comunque non abbastanza, e nell'arco delle settimane si accumulano debiti di sonno che potrebbero essere benefici per la nostra salute mentale. Kelley, almeno per gli studenti, propone fasce d'orario differente per fare iniziare le lezioni. Se per i bambini tra gli 8 e i 10 anni l'inizio delle lezioni alle 8:30 va bene, per i ragazzi di 16 anni invece sarebbe meglio iniziare alle alle 10. L'esperto è sostenuto dalla scienza infatti, in base all'età il nostro corpo rilascia la melatonina, un ormone che stimola il sonno. Nei ragazzi di 16 anni questa continua ad essere prodotto anche nelle prime ore della mattina, quindi la stanchezza non è pigrizia ma un fattore chimico.

L'inizio delle lezioni è fissato in media alle 8 di mattina, insomma nulla di strano, bisogna solo adattarsi. Certo, alla fin fine la campanella suona presto per tutti, ma se non fosse così ci sarebbero dei vantaggi? Secondo Kelley, si. L'esperto del sonno è stato un dirigente scolastico, ha condotto uno studio pilota in cui ha dimostrato quanto sonno e rendimento scolastico siano direttamente proporzionali. L'ex dirigente per un certo periodo ha applicato nella sua scuola un orario di lezione diverso: campanella alle 10. Dopo diverso tempo con l'orario tra i banchi posticipato di un paio di ore ha registrato un rendimento migliore degli studenti coinvolti nella ricerca. Insomma, più sonno uguale voti migliori. Ma questo è stato solo un esperimento isolato.

Quindi se proprio non c'è un rimedio alla sveglia presto che probabilmente continuerà a suonare prima delle 10, almeno questa volta sapete con chi prendervela: la melatonina !

Carmine Zaccaro, Se gli studenti vanno male a scuola è tutta colpa della melatonina, "Huffington post", 15-09-15.

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