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giovedì 24 aprile 2014

Droghe 'leggere'. La Lettonia dà il buon esempio.

Dopo la legge entrata in vigore pochi giorni fa sul divieto della vendita di quelle che venivano finora considerate “droghe legali” in Lettonia, adesso il ministro Rihards Kozlovskis prevede anche pene amministrative per chi affitta edifici in cui vengono vendute “sostanze psicoattive”.
In questi ultimi mesi c’è stata in Lettonia una forte campagna per portare alla luce il fenomeno delle droghe leggere vendute fino a poco tempo fa in modo legale, ma che spesso causano a chi ne fa uso forti malesseri e gravi conseguenze alla salute.
Per questo la campagna contro la vendita e l’uso di queste sostanze ha avuto un forte impatto nell’opinione pubblica lettone, tanto da aver portato a modificare la legge penale che dal 9 aprile prevede sanzioni penali contro chiunque venda “sostanze psicoattive” la cui manipolazione è vietata o limitata.
Ma oltre alle conseguenze penali per chi vende queste sostanze, adesso il governo lettone spinge per colpire almeno a livello amministrativo e pecuniario anche gli affittuari dei luoghi dove si verifica lo spaccio di tali sostanze.
Per questo il ministro dell’interno Kozlovskis avrebbe previsto sanzioni da 280 a 700 euro per le persone fisiche, e da 1400 a 7000 euro per le persone giuridiche, che siano coinvolte nel traffico di queste sostanze, sia affittando stanze o negozi adibiti a questo commercio, sia per chi collabori allo stoccaggio e al trasporto di queste sostanze.


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