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sabato 19 aprile 2014

Scuole a confronto: Danimarca e Cina.


Due video su altrettanti sistemi scolastici.
Il primo riguarda l' Ørestad Gymnasium di Copenhagen, che ha deciso di adottare una sperimentazione in versione Disneyland  (e con uno schema architettonico quantomeno discutibile), tra l'altro abolendo le classi, i libri cartacei e utilizzando soltanto supporti digitali.
Il secondo esamina il ruolo dell'istruzione in Cina, dove le classi in genere sono molto numerose, ma con allievi educati, vestiti in modo decoroso, collaborativi, fortemente motivati e decisi a conseguire risultati brillanti (risultati che spesso raggiungono, come dimostrano i test internazionali di profitto scolastico).
È troppo chiedere ai responsabili della nostra politica scolastica di seguire con attenzione il sistema educativo cinese, per trarne i dovuti insegnamenti, in particolare sotto il profilo del pieno e assoluto rispetto delle norme disciplinari da parte degli studenti ?
La domanda sembra retorica, vista la decisione dell'Indire di presentare il liceo danese come un modello educativo.






1 commento:

  1. Commento ai filmati sulla scuola in Danimarca e in Cina.
    Vedendo questi video, mi sono fatto un'idea sia positiva che negativa di entrambi i sistemi scolastici.
    La scuola danese sicuramente come struttura e spazi risulta essere molto affascinante ed attraente per un giovane:
    in effetti, dal video si evince che gli studenti sono ben contenti di trascorrere la giornata all'interno dell'istituto. Devo
    dire anche che trovo interessanti alcuni metodi di studio adottati, come ad esempio quello di trasformare un argomento
    studiato ed analizzato in un articolo, o quello di dedicare del tempo alla musica e agli strumenti musicali. Al contrario,
    altre modalità didattiche, come ad esempio la sostituzione totale del materiale cartaceo con quello elettronico, secondo me
    sono poco funzionali all'apprendimento. Un altro fattore che mi ha colpito in senso negativo è stato notare
    la presenza di alcuni cuscini enormi su cui sdraiarsi tranquillamente, come se si stesse nel salotto della propria casa.
    In sintesi, sicuramente rinnovarsi e stimolare i giovani è molto importante, ma evidentemente non serve solo questo.
    La scuola cinese, invece, mi è sembrata un luogo molto più adatto alla concentrazione e all'apprendimento. Grazie anche agli altri
    video presenti sul blog, ho avuto molto di più la sensazione di stare a guardare un vero e proprio ambiente scolastico.
    Personalmente, io non condivido molto la cultura cinese: da quello che so e che ho capito, il loro obiettivo è solo quello di studiare
    e lavorare, come se fossero soltanto dei numeri e non delle persone, trascurando un po' tutto il resto, che invece è altrettanto
    importante. Guardando altri filmati, infatti, alcuni bambini intervistati facevano notare proprio che avevano a disposizione
    pochissimi minuti al mese da dedicare al gioco e allo sport. Sicuramente il lato positivo è che dalle scuole cinesi stanno uscendo
    e continueranno ad uscire gli studenti migliori del mondo. Il lato negativo, seconde me, è che questo possa portare
    ad una generazione di persone che ha accumulato nozioni, ma che fondamentalmente è rimasta vuota. In tutto questo,
    io nei prossimi anni temo un'invasione cinese!

    Lorenzo Di Simone - 1^ As .

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