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mercoledì 28 maggio 2014

Una scuola in prima linea contro la corruzione.


Municipio VII: "combattiamo la corruzione dai banchi di scuola"

La lotta alla corruzione riparte dai banchi di scuola. E più precisamente da quelli situati in Piazza dei Cavalieri del lavoro, dove ha sede il Liceo Scientifico Gullace Talotta. In quelle aule, infatti, è stato elaborato il piccolo atlante della corruzione che sarà presentato mercoledì 28 maggio alle ore 17 presso la Sala Rossa del Municipio VII.
IL POLSO DEL TERRITORIO - “Comprendere i fenomeni di illegalità partendo dalla percezione che ne hanno le persone, non solo è istruttivo per i più giovani, ma restituisce all'amministrazione una visione ancora più completa del territorio” ha osservato il Presidente Fantino, cui sarà presentato il lavoro frutto di un un percorso didattico promosso dall’Associazione Libertà e Giustizia di Roma.  
LA CORRUZIONE E LA CULTURA - “Ciò che si nasconde dietro la corruzione – ha poi aggiunto nella nota Fantino - spesso è una carenza culturale che impedisce di percepire il reato anche a chi lo commette. Un vuoto  - ha concluso il minisindaco  - che  la scuola e  iniziative come il Piccolo Atlante della corruzione possono contribuire a contrastare, molto più di tante politiche securitarie. Agli studenti del Gullace vanno i più sentiti ringraziamenti del Municipio”.

1 commento:

  1. Istruire e sensibilizzare i ragazzi con queste tematiche,credo sia una cosa intelligente,specialmente a questa età dove il carattere inizia a formarsi.
    "Prevenire è meglio che curare",anche se,la corruzione non potrà mai essere "curata",poichè è nella natura dell'uomo raggiungere degli obiettivi usando delle scorciatoie.
    In parte ,la colpa è anche del sistema che attribuisce al denaro troppo valore,mandando inconsciamente un messaggio:”chi ha i soldi ha potere e di conseguenza è libero di comprare qualsiasi cosa ”.
    Quindi,non sono totalmente d'accordo sul fatto che,dietro la corruzione spesso si nasconde una carenza culturale,che impedisce di percepire il reato a chi lo commette.Anzi, è proprio il contrario,perchè colui che commette il reato è consapevole di cosa sta facendo e il vantaggio che acquisisce in quella azione.

    Angelo Faenza 3^Os

    angelo.faenza@gmail.com

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