Per tre mesi ha vissuto un incubo ed è pure finito in depressione. Un quindicenne canavesano era perseguitato da due suoi coetanei che doveva pagare se non voleva essere picchiato. E, quando non è riuscito a sfilare di nascosto i soldi ai suoi genitori per pagare la rata, uno dei suoi persecutori lo ha minacciato: «Se non puoi pagare la rata dovrai spacciare hashish per noi».
Ma il ragazzino non ha più retto e ha raccontato tutto ai genitori e ai carabinieri. E così, i carabinieri di Rivara, in collaborazione con i colleghi di Chivasso e del nucleo operativo di Venaria, hanno arrestato due studenti minorenni, residenti in Alto Canavese (come la vittima).
I militari bloccato gli estorsori mentre intascavano l’ultima rata all’esterno della scuola superiore di Caluso che frequentavano i tre. Ora sono agli arresti domiciliari. Tutto è iniziato nel dicembre scorso quando i due bulli hanno avanzato le prime richieste di denaro al loro coetaneo. Prima 50, 80 euro, poi le pretese sono lievitate fino ad arrivare a 500 euro in un colpo solo.
Il ragazzo prelevava le banconote dal nascondiglio usato dai suoi genitori per custodire in casa qualche contante in caso di emergenza. Ad un certo punto, però, la vittima non se l’è più sentita di far sparire gli euro da casa. Anche perché mamma e papà avevano subodorato che c’era qualcosa di strano in quegli ammanchi visto che, negli ultimi tre mesi il ragazzo avrebbe consegnato ai due bulli circa 2500 euro.
Così la vittima ha provato a prendere tempo perché non sapeva più come fare per procurarsi i soldi. Ma i suoi due «amici» gli hanno infilato in tasca dei pezzi di haschish: «Se non puoi pagare vorrà dire che spaccerai per noi». Il minore, però, ha trovato la forza di raccontare tutto ed è partita la denuncia.
Gianni Giacomini, Minacciato dai ragazzini bulli: “Se non ci paghi devi spacciare per noi” , "La Stampa", 5-03-16.
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