Il 4 marzo Google ha brevettato due nuove tecnologie per raccontare storie da applicare ai libri di carta: lo “Storytelling Device” o “Interactive Book” (in italiano “Dispositivo per raccontare storie” e “Libro interattivo”), e il “Media Enhanced Pop-up Book” (in italiano “Libro pop-up potenziato”). Il primo è un libro cartaceo con un sensore che capta i movimenti del lettore e attiva la proiezione di immagini e l’emissione di suoni da una piccola cassa. La cassa e il proiettore sono inseriti all’interno della costola del libro e si attivano a seconda dell’andamento della storia.
Il brevetto riguarda in particolare il modo in cui i sensori attivano i contenuti audio-visuali allo sfogliare delle pagine. Lo “Storytelling Device” è una sorta di evoluzione dei libri per bambini con componenti sonore che permettere in più un’interazione automatica del lettore con il libro e quindi con la storia.
Il “Media Enhanced Pop-up Book” invece è un normale libro cartaceo che deve essere usato insieme a uno smartphone o a un tablet per attivare gli elementi di realtà aumentata: per ogni pagina del libro si apre una seconda pagina, orientata verticalmente, che costituisce una cornice per il dispositivo da usare. I contenuti aggiuntivi, immagini e suoni, provengono dal dispositivo e sono attivati sfogliando
Il brevetto mostra come, ad esempio, la cornice di una casa descritta nel libro e ritagliata su una pagina verticale possa essere popolata da personaggi e oggetti che appaiono sullo schermo del dispositivo.
Versioni precedenti dei due brevetti erano già state registrate da Google nel gennaio 2015. Nel corso dell’anno negli Stati Uniti è stato registrato un calo delle vendite di ebook (meno 12,3 per cento) e un aumento di vendite di libri cartacei (più 12,4 per cento), il primo dal 2007.
I libri pop-up digitali brevettati da Google, "Il Post", 7-03-16.
Stupore, fiducia nel progresso, ammirazione: queste sono le sensazioni che automaticamente sorgono in me alla lettura di quest'articolo. Delle menti geniali, realizzando nuove tecnologie da applicare ai libri cartacei, sono state in grado di rendere reale ciò che fino a poco fa rientrava nella sfera dell'impossibile. Ma analizzando più a fondo questo fenomeno, mi viene spontaneo chiedere dove finirà il gusto della lettura. Le casse e i proiettori, infatti, non farebbero altro che proporre sempre le stesse immagini e gli stessi suoni ad ogni singolo lettore: l'attività della personale immaginazione di ciascuno di noi verrebbe così a breve sostituita dall'operato di alcuni dispositivi elettronici.
RispondiEliminaAndrea Agostinelli 3Ms