Essere cinici e pensare che ciascuno badi solo al proprio tornaconto personale fa male alla salute del cervello e triplica il rischio di ammalarsi di demenza senile.
È quanto emerge da una ricerca finlandese pubblicata sulla rivista Neurology e condotta da Anna-Maija Tolppanen della Università della Finlandia Orientale.
Gli esperti hanno considerato 1.449 persone di età media 71 anni e ne hanno monitorato la salute mediamente per 10 anni.
Periodicamente i ricercatori finlandesi hanno sottoposto il campione ad una batteria di test per la diagnosi di demenza e per capire la personalità di ciascuno, in particolare per misurarne il livello di cinismo. Il campione è stato poi suddiviso in gruppi, in base ai livelli di cinismo “emersi”.
Il cinismo e la sfiducia cinica sono stati poi indagati chiedendo ai partecipanti, ad esempio, quanto si sentissero d’accordo con frasi come «È più sicuro non fidarsi di nessuno». È emerso che i più cinici hanno un rischio triplo di ammalarsi di Alzheimer, la forma più comune di demenza senile, rispetto alle persone di indole meno cinica. Il cinismo, in precedenti studi, era stato già correlato al rischio di problemi cardiovascolari.
Essere cinici triplica il rischio demenza, "La Stampa", 29-05-14.
Questo articolo è veramente curioso: è strano pensare che un sentimento di fiducia o di ottimismo, oltre a far affrontare bene
le sfide quotidiane, sia anche una specie di elisir per prevenire le malattie cerebrali.
Forse hanno ragione quegli studiosi i quali sostengono che tra i progetti demoniaci di Hitler e il morbo di Parkinson (di cui soffriva)
esista un nesso.
Sarebbe bello che tutti potessero fidarsi uno dell'altro, non solo per prevenire malattie, ma proprio per vivere meglio.
Credo che rappresenti uno dei traguardi più ambiziosi dell'umanità.
Voglio essere ottimista, per cui ritengo che un giorno ce la faremo.
Frederyc Montesano - 1^ As