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mercoledì 14 maggio 2014

Sono davvero dei 'mattoni' ?


Il Ministro dell’Istruzione, presente al Salone del Libro, ha consigliato ai professori di non imporre i libri ai ragazzi per evitare l’effetto contrario e allontanare i ragazzi dalla lettura. Ma per gli studenti quali sono i 5 mattoni più impegnativi di? Ecco quelli la cui recensione è più cercata sul sito specializzato Skuola.net 
Il monito del ministro Giannini parla chiaro: un libro imposto non sempre avvicina lo studente alla letteratura.  Da sempre a scuola, infatti, vengono affrontate letture di  opere importanti ma tremendamente impegnative, a tratti tragiche: gli studenti sanno bene di cosa si tratta, sono i cosiddetti “mattoni”. Questi volumi sono riconoscibili già a prima vista, anche solo per le loro innumerevoli pagine. Pesantissimi, spesso non solo in senso figurato. Tuttavia, si può incappare anche in trabocchetti:  alcuni dei testi più indigesti, infatti, si nascondono in libretti apparentemente  innocui che poi si scatenanoi in un linguaggio obsoleto e difficile o nell’infinita tristezza della storia. E cos, gli studenti si precipitano su internet per scoprirne il significato, trovare un riassunto o, solamente, un po’ di consolazione: ecco i 5 peggiori nemici della lettura per i ragazzi, le cui recensioni sono più cercate sul sito specializzato Skuola.net. 


MATTONE #1: I PROMESSI SPOSI – Sale sul podio, di diritto.  C’è chi lo ama e chi lo odia, chi lo maledice e chi invece rimane da sempre affascinato dalla dolce Lucia, l’indomito Renzo e il resto dell’allegra, o giù di lì, compagnia. Non si poteva negare la medaglia d’oro come  mattone numero 1 per eccellenza, compagno di vita di tante classi di scuole superiori e medie. Vista l’onnipresenza del testo ottocentesco nel programma di scuola di italiano. Da Manzoni non si può scappare. Tuttavia, il web può dare una mano: sul sito Skuola.net, infatti, i Promessi Sposi sono tra i primi posti degli appunti più cercati. 

MATTONE #2: ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS -. Quel libriccino così piccolo, che sembra così facile da finire in poco tempo, nasconde lo scherzo del suo autore. Infatti sono pochissimi i personaggi della letteratura italiana depressi quanto Jacopo Ortis. Se si è vicini al finale, è il momento di prepararsi psicologicamente e salutare per sempre il nostro amico. Con un finale che lascia poco spazio alla speranza. 

MATTONE#3: LA STORIA – Questo è un mattone riconoscibile dalla mole, mette già un po’ di ansia fin dall’inizio. Tuttavia, siamo già un po’ più vicini ai giorni nostri. L’autrice, Elsa Morante, racconta di una mamma e dei suoi figli in pagine e pagine di libro sullo sfondo dell’occupazione nazista a Roma. Non si può non amare il dolce Useppe e la sua cagnetta Bella, con tutti i loro infiniti disagi e le loro innumerevoli sfighe. Non si può. L’ignaro studente comincerà ad appassionarsi e non sentirà più il peso delle pagine che scorrono fra le dita, coinvolto dall’affetto per quella creatura innocente. Mai lettori si preparino alla doppia mattonata tragica, tra capo e collo. 

MATTONE#4: I MALAVOGLIA – Il mattone si sente già dal nome: si comincia male e la voglia è già passata. Tuttavia, la mole è ragionevole e ci si sente incoraggiati almeno da questo. Niente di più sbagliato. Innanzitutto lo studente  dovrà fare i conti con il siciliano stretto di Padron ‘Ntoni & co. Quando l’avrà decifrato grazie a note a piè di pagina, comincerà a districarsi tra l’enorme sfortuna, tristezza e disagio di una famiglia intera, emanati dalle pagine. Si può sperare in un finale di riscatto? Ovvio che no. 

MATTONE#5: DELITTO E CASTIGO – Per il genere “mattone” da leggere per scuola, in quinta posizione tra le ricerche sul sito Skuola.net c’è Delitto e Castigo. La letteratura russa per gli studenti è il culmine più alto della noia, concentrata in libri, spesso usata per tormentarli sotto la veste di “lettura di svago per le vacanze”. Ebbene,  Il torbido crimine dell’impronunciabile protagonista del libro, Rodion Romanovič Raskol'nikov si svolge nella prima parte, con motivazioni quanto meno particolari. Dopo di che, la mattonata si sente forte e chiara: lo studente che seguirà i contorti pensieri dell’innominabile per le centinaia e centinaia di pagine a seguire, dopo aver imparato tutti i nomi dei personaggi, sarà un vero eroe.   


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Sotto, una serie di video che cercano di fare il punto sul perché in Italia si legge poco  -e talvolta in modo maldestro e comunque non corretto.
Alla luce dei dati che emergono, certi consigli non sembrano quindi necessari e, anzi, rischiano di allontanare ancora di più soprattutto i giovani dal mondo dei libri.












2 commenti:

  1. A me piace moltissimo leggere , lo faccio durante tutto l'anno ma soprattutto d'estate. Adoro i " libri mattone " .
    Loro hanno la promessa di un viaggio più lungo in compagnia dei personaggi rispetto ai libri con meno pagine .
    Quelli con meno pagine mi danno l'impressione che siano stati scritti in modo frettoloso trascurando tanti particolari..
    I Promessi Sposi , I Malavoglia ..sono dei capolavori ..

    Anni fa è uscita una serie di libri letti da tantissimi adolescenti.: Harry Potter . Erano dei piccoli mattoncini , eppure hanno avuto un grosso successo. Il libro è scritto bene, piacevole e facile da leggere .
    Si parla d'amore , di paure, di crescita , di rapporti con i compagni di scuola, gelosie , pericoli...si parla anche di magia ma non tanto ..diciamo che fa da sfondo..
    L'autrice ha scritto per i bambini un libro non noioso.. per cui accade che chi sta leggendo vuole sapere cosa succede dopo e come va a finire ..è ricco di colpi di scena.
    Ai bambini e agli adolescenti non serve imporre qualcosa , basta suscitare la loro attenzione ed educarli gradualmente ai "Mattoni"

    Musardo G. II^ A

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  2. Diciamo che l'unica logica che trovo in questo articolo è l'irrealtà(modello fantascienza,per intenderci).
    Ma come,si lamentano che l'italiano medio è ignorante e poi scrivono assurdità del genere(forse influenzati da qualche frase estemporanea del ministro)?
    Per quanto mi riguarda,amo questi libri,in particolar modo il primo,per cui credo che sconsigliarne la lettura sarebbe solo una vittoria di chi sostiene che allo Stato faccia comodo l'ignoranza!
    Sara Neri 1^As

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