Lo storico monzese Bartolomeo Zucchi, vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, contò 34 incoronazioni tra cui quelle di Carlo Magno, Adruino d’Ivrea, Corrado II e Corrado III, Federico Barbarossa, Carlo IV, Carlo V d’Asburgo, Napoleone e Ferdinando d’Austria. In lega di argento e oro all’80%, la corona, di 15 centimetri di diametro e di 5, 5 centimetri di altezza, è composta da sei placche legate tra loro da cerniere verticali ed è adornata da 26 rose d’oro a sbalzo, ventidue gemme di vari colori e ventiquattro placchette floerali a smalto cloisonnè. Simbolo di regalità e di potere oltre che sacra reliquia emblema della cittadina brianzola, la Corona Ferrea è un tesoro prezioso dall’origine ignota che nel corso dei secoli si è arricchita di storie e leggende.
In base agli studi effettuati da Bertelli e da altri studiosi sembra essere più antica dell’età longobarda e magari appartenuta a Costantino: un ritratto dell’imperatore lo rappresenta con il suo elmo decorato da una serie di placche unite da cerniere e ornate da file verticali di gemme, che ricordano molto la Corona di Monza. Durante il Seicento molto diffusa era la convinzione che questo tesoro fosse stato forgiato con uno dei chiodi della Passione di Cristo ritrovato dall’imperatrice Elena: questo a testimonianza della sottile lamina di ferro che appare al suo interno. La tradizione, infatti, vuole che Sant’Ambrogio, nell'elogio funebre per l'imperatore Teodosio tenuto a Milano nel 395, disse che Elena, madre di Costantino, cercò e trovò i chiodi della Crocifissione e con uno fece un diadema per il figlio: questo sarebbe avvenuto nel XIII anno del pontificato di san Silvestro (326 d.C.) e da allora "il Santo Chiodo è posto sul capo degli Imperatori".
Carlo Bertelli riconosce un’antica raffigurazione della Corona Ferrea nel Sant'Ambrogio di Milano, su uno dei frontoni del ciborio, dove la mano di Dio la posa sul capo di un vescovo, affiancato dagli imperatori Ottone I e Ottone II, che gli rendono omaggio. Sempre lo storico d’arte afferma che nella lunetta del portale maggiore del Duomo di Monza, la regina Teodolinda porgerebbe a san Giovanni Battista proprio la Corona ferrea. Vengono prese in considerazione anche le tesi che affermano che il diadema è tardoantico, realizzato nel V secolo probabilmente a Costantinopoli, anche se le sue origini continuano ad essere incerte.
Ciò non toglie che Monza, proprio grazie alla presenza di tale oggetto prezioso, ribadisca la propria importanza e la propria origine regale, tenendo in considerazione l’alta valenza simbolica che possiede: le corone, indossate dai re o donate alla Chiesa, rappresentano la legittimazione del potere. Per questo in numerose raffigurazioni, che siano dipinti, miniature, mosaici o sculture, ci sono santi, martiri o re che vengono incoronati: la loro gloria o il loro potere ricevono la giusta legittimazione tramite quest’oggetto. L’importanza di questo simbolo è tale che persino Hitler pretese che la Corona Imperiale fosse conservata a Vienna: per fortuna il fuhrer ne ricevette solo una copia.
Informazioni utili
Museo e Tesoro del Duomo di Monza
Corona Ferrea:
da martedì a sabato: 9.00-13.00 e 14.00-18.00 e compatibilmente con le funzioni liturgiche domenica: 14.00- 18.00 e compatibilmente con le funzioni liturgiche
lunedì: per gruppi e solo su prenotazione, compatibilmente con le funzioni liturgiche del Duomo di Monza.
Deve essere un 'emozione molto grande trovarsi di fronte alla famosa Corona Ferrea che a è stata indossata da grandi Imperatori e Re d'Italia..tra cui Carlo Magno e Napoleone, anche per tutta la storia che si porta dietro.
RispondiEliminaComunque che sia stata indossata da Imperatori o Re o donata alla Chiesa, la corona rappresenta il potere .Questo traspare nei dipinti. nei mosaici e nelle sculture che mostrano l'incoronazione.
Una corona da potere e gloria a chi la indossa e non mi meraviglia sapere che anche Hitler ne rimase affascinato..
Musardo G. III^A