Cerca nel blog

sabato 3 gennaio 2015

Sentenza esemplare contro i bulli.

Barga (Lucca), 2 gennaio 2015 - Insulti a sfondo sessuale e razziale, spintoni e intimidazioni. Cinque bulli contro un loro compagno. Ma ora per la baby-gang c'è una pena: "condannati" dal tribunale dei Minori a studiare, ad avere buoni voti e a rincasare entro le 20, all'ora di cena. Saranno i servizi sociali a seguire il loro "ravvedimento". È accaduto tra Lucca, Barga, Capannori e Porcari all'inizio dell'anno scolastico.
Teatro degli atti di bullismo l'autobus che portava tutti i giorni i ragazzi a scuola, all'istituto alberghiero di Barga. I cinque - tra i 15 e i 17 anni, residenti a Capannori e a Porcari - avevano preso di mira un loro coetaneo, un sedicenne albanese che vive con la famiglia alla periferia di Lucca. Una volta saliti, costringevano il ragazzino a stare in piedi, lo offendevano. E, ancora, spinte, insulti, anche nei confronti dei genitori. I maltrattamenti andavano avanti da un po'. Tra i compagni si era diffuso il timore di finire bersaglio della gang: così nessuno interveniva e chi aveva tentato di farlo era stato minacciato.
Il sedicenne soffriva in silenzio, come fanno spesso i ragazzi, vergognandosi di non riuscire a reagire. Pare che il suo rendimento scolastico fosse calato e lui fosse sul punto di interrompere gli studi pur di sottrarsi alla violenza del gruppetto. Ma i genitori si sono accorti che qualcosa non andava e sono riusciti a farlo parlare. Da lì è scattata la segnalazione ai carabinieri che hanno denunciato i cinque ragazzi per stalking.
A metà dicembre il tribunale dei Minori di Firenze, su richiesta della Procura, aveva disposto la "permanenza in casa", una misura simile agli arresti domiciliari utilizzata nei confronti dei maggiorenni. Ora, il nuovo provvedimento: se i ragazzini non rispetteranno le indicazioni del tribunale potrebbero essere nuovamente messi ai "domiciliari".
Non è la prima volta che in Italia si sperimentano misure con scopo rieducativo per combattere il bullismo. Tra i più curiosi, il caso di due studenti bulli di un istituto professionale di Alba (Cuneo), costretti a restare in mutande per quasi un'ora nell'ufficio del preside. O quello dei due ragazzini di 15 e 16 anni di Bassano del Grappa, accusati di rapina ed estorsione nei confronti di alcuni coetanei, che sono stati condannati dal tribunale dei Minori di Mestre a fare volontariato, ad andare a messa tutte le domeniche, ad ottenere ottimi voti a scuola oltre a scusarsi con le vittime.

Bulli condannati a studiare, avere buoni voti e tornare presto a casa, "La Nazione", 2-01-15.


-------------------------

Questa sentenza è particolarmente importante perché conferma ancora una volta che la scuola ha il diritto-dovere di stroncare nel modo più rigoroso anche quei comportamenti delinquenziali  -e comunque illeciti-  che si verificano al di fuori dell'istituto.

3 commenti:

  1. Ottimo ! Purtroppo i bulli non sono consapevoli del male che fanno agli altri. Le punizioni vanno date perchè devono capire che dietro ogni azione c'è una conseguenza , ma non devono essere date con lo scopo di umiliare il ragazzo e di non rispettarlo..ci deve essere un fine educativo. Non si può insegnare a un ragazzo a rispettare il prossimo se noi come adulti ci mettiamo al suo stesso livello e non lo rispettiamo. Sospenderli e allontanarli dalla scuola è solo controproducente..


    Musardo G. III N

    RispondiElimina
  2. Io penso che non si parli abbastanza di questo problema, se non in casi estremi, ossia quando succede qualche cosa di brutto, penso che prevenire è meglio che curare. Credo che in parte la colpa sia da attribuire ai genitori. Mi capita spesso di vedere i genitori che si sentono in colpa perché si rendono conto di non essere presenti nella vita dei propri figli. Invece di investire nell'educazione e nel rispetto del prossimo, preferiscono far regali, come se questo fosse sufficiente a far sentire il ragazzo o la ragazza appagati affettivamente. Credo che un adolescente nella sua fase di sviluppo sia molto influenzabile dalle persone che lo circondano, in particolare dai suoi amici. Inevitabilmente, se il gruppo di cui fa parte è costituito da esempi negativi ne rimarrà influenzato, visto che manca una figura positiva di riferimento. Sarà quindi compito dei genitori cercare per quanto possibile di rimettere in riga il ragazzo/a. Di conseguenza anche il ragazzo o la ragazza che subisce atti di bullismo si troverà a vivere inevitabilmente un vero e proprio trauma che be influenzerà il normale sviluppo psichico: senso di insicurezza, di paura, di disprezzo per se stessi e ecc....

    Greta Regesaite 4m

    Regesaite@libero.it

    RispondiElimina
  3. Il bullismo e la cosa più brutta per un adolescente soprattutto per alcuni ragazzi che sono chiusi in se stessi e che non esprimono le loro condizioni sentimentali. Una grande parte della colpa e dei genitori che lasciano i loro figli liberi di fare ciò che vogliono senza chiedergli nessuna spiegazione, e disinteressati della vita dei propri figli. Da 10 anni a questa parte la figura del genitori non e più quella di una volta dove se uno dei genitori decideva una cosa era quella e basta. Al giorno d'oggi invece quando senti parlare un genitore con il proprio figlio pare che stanno contrattando su qualcosa. Poi da una parte dovrebbe prevedere pure la scuola a questi atti di violenza (bullismo) facendo delle lezioni di psicologia con dei psicologi ed osservando l'umore degli adolescenti .

    Klejdi Pali 5*A serale

    RispondiElimina