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domenica 19 ottobre 2014

Ebola. Mentre l'Italia e altri paesi europei continuano a trastullarsi, qualcuno cerca di fare qualcosa.

Nell'ennesima, inutile e costosa riunione a Bruxelles per  'interrogarsi'  su cosa fare contro Ebola, non solo non è emersa alcuna proposta reale, ma si è avuti il coraggio di consigliare procedure al limite del ridicolo  (come quella dei foglietti 'informativi' generici e approssimativi distribuiti negli aeroporti, foglietti che oltretutto sembrano un brutto 'copia e incolla' dei manifesti che appaiono da mesi nelle località africane colpite dal morbo). Di più: si è avuti il coraggio, in uno sforzo di demenzialità collettiva davvero notevole, di sconsigliare controlli negli aeroporti dei passeggeri provenienti dai paesi africani devastati dall'epidemia  (mentre questi stessi viaggiatori, prima di lasciare quei paesi vengono sottoposti a rigide procedure di screening, procedure che sono già in vigore negli scali inglesi e francesi).
L'abisso che separa diversi paesi europei, che continuano ad affrontare la terribile pericolosità del virus solo con le chiacchiere, contrasta in modo eclatante con quanto, ad esempio, stanno facendo il Regno Unito. gli Stati Uniti, il Canada e Cuba  (con Castro che ha offerto agli Stati Uniti la sua collaborazione per una lotta comune contro Ebola, una decisione poco meno che storica, visti i rapporti tra i due paesi).
Di seguito, alcuni video che dimostrano lo sforzo considerevole degli Inglesi per aiutare le popolazioni africane aggredite dall'epidemia  (con particolare riguardo alla Sierra Leone), video seguiti da altri filmati relativi all'aiuto degli Stati Uniti a queste stesse comunità:














 






 
















1 commento:

  1. Articolo molto interessante che parla di un problema che si cerca di nascondere! Tutti dovremmo fare in modo di tutelarci da un problema che aumenta di giorno in giorno! Ottimo blog!

    Lorenzo Ferrara 4 As
    Ferrara.Lorenzo88@gmail.com

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