Il gap tecnologico
Allo stato attuale, spiega Adapt, nella maggior parte dei casi il sito ministeriale non fa altro che «rimbalzare» annunci delle Agenzie per il lavoro senza un vero e proprio controllo su quanto inserito. Quasi il 90% delle offerte pubblicate, infatti, è stato caricato da queste e si riferisce a posizioni del tutto indifferenti rispetto al programma europeo. Nel portale nazionale si ritrovano così gli stessi annunci pubblicati in qualunque altro motore di ricerca presente sul web senza alcun filtro: da Monster a Indeed, fino a Cliclavoro, di cui - dice il centro studi - in buona sostanza il portale nazionale non costituisce altro che una duplicazione.
I profili
Uno dei problemi, denuncia Adapt, è rappresentato dalla qualità delle offerte: la figure ricercate riguardano tendenzialmente profili medio-bassi. Analizzando il database si scopre che nelle prime dieci posizioni più richieste appaiono profili professionali legati al mondo industriale e manifatturiero. Si va dai più generici addetti, operai e impiegati - che ricoprono vari ruoli - a figure più specializzate come i manutentori o i saldatori. Non mancano però richieste per gli ingegneri e i programmatori informatici. Il rischio beffa è dietro l’angolo: spesso, troppo spesso, si cercano ragazzi con anni di esperienza.
«E’ evidente - spiegano i ricercatori - che tale richiesta si pone in contraddizione con i pilastri della Garanzia Giovani, che invece vuole intercettare chi ha appena terminato un percorso di studio oppure è in una situazione di mancanza di formazione e lavoro».
I contratti
Se dal profilo professionale ricercato, si passa ad analizzare la modalità con cui le aziende intendono inserire i ragazzi nel mondo del lavoro, il contratto a tempo determinato risulta essere la formula preferita dalle imprese. Quasi il 76% delle «vacancies» propone, infatti, un contratto a termine, mentre il contratto a tempo indeterminato riguarda quasi il 14% delle offerte. Pochi i tirocini, ancora meno le occasioni di apprendistato: e dire che dovrebbero essere il cuore della Garanzia Giovani. Attenzione: alcune Regioni, su questo tipo di inserimento, hanno puntato forte. Il problema, spiegano gli autori del rapporto, è che le«opportunità di tirocinio non vengono veicolate, o per lo meno non a sufficienza, attraverso il portale, ma lasciate ad altre forme di intermediazione».
Giuseppe Bottero, Garanzia giovani, il portale sul web è un labirinto. "Nove offerte su dieci non in linea col programma", "La Stampa", 16-09-14.
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