L’embargo commerciale all’importazione di alcuni cibi in Russia sta colpendo anche gli animali dello zoo di Mosca. In particolare gli orsi della struttura stanno letteralmente morendo di fame e gli operatori stanno cercando rapidamente di sostituire la carne, pesce, frutta e verdura di cui gli animali si sono sempre nutriti. Fra questi anche il miele polacco di cui gli orsi vanno ghiotti, ma anche le mele che vengono consumate in grande quantità.
«Molti dei cibi di cui si nutrono gli animali sono di importazione, perché più economici, magari rari o non disponibili in Russia - spiega Anna Kachurovskaya, portavoce dello zoo -. Non è possibile smettere di nutrire gli animali a causa delle sanzioni. Sono in corso discussioni per nuovi contratti con altri fornitori e nuove modalità di approvvigionamento. Ma questo potrebbe incidere sugli ospiti della struttura, non tutti sono pronti per cambi e modifiche: alcuni mostrano preferenze specifiche date dalla provenienza geografica».
Un esempio è dato dall’alimentazione dei pinguini, che prediligono il pesce pescato al largo del Sud America, mostrando apertamente di non gradire una tipologia differente. Al momento, questo tipo di embargo non ha colpito la fascia più fragile della Russia, ovvero i bambini, i quali possono avvalersi di cibi specifici, adatti per la loro salute e crescita. Mentre lo stesso riguardo non è stato rivolto agli animali, che ora si trovano a lottare contro le difficoltà alimentari.
Questa settimana il Primo Ministro Dmitry Medvedev ha assicurato che il divieto verrà leggermente modificato, consentendo l’accesso a qualche alimento proveniente da UE, Stati Uniti, Australia e Canada. L’embargo alimentare è una conseguenza delle sanzioni imposte alla Russia dall’Occidente, in risposta alle scelte politiche di Vladimir Putin nei confronti dell’Ucraina.
Fulvio Cerutti, Mosca, gli orsi dello zoo soffrono la fame, "La Stampa", 7-09-14.
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